mercoledì, dicembre 23, 2009

Porcu attacca il centrodestra per coprire i disastri della giunta Soru

L’incredibile attacco mosso oggi dall’on. Porcu ai danni della Giunta regionale e della maggioranza di centrodestra lascia sorpresi, più che per la tempistica natalizia che sa tanto di strenna per una minoranza sempre più in crisi di idee e di identità, per la dose di faccia tosta profusa nel tentativo di difendere l’indifendibile”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa diramato oggi pomeriggio dal consigliere regionale del Partito Democratico, Chicco Porcu.

“Non si può certo pensare che il centrodestra potesse, in appena dieci mesi di governo, far sparire i disastri fatti dalla giunta Soru in quattro anni e mezzo”, sottolinea Diana. “Eppure, per rimediare ai danni, molto è già stato fatto. In dieci mesi sono state approvate due leggi finanziarie ed un collegato. E’ in grado, l’on. Porcu, di indicarci quando il centrosinistra è riuscito a fare qualcosa di simile? E’ stata conquistata la certezza dei finanziamenti per la realizzazione della Sassari-Olbia, non certo per merito di un centrosinistra che sembra non saper far altro che gridare al presunto scippo del Fondo per le Aree Sottoutilizzate, che in realtà non c’è mai stato. Le più gravi emergenze industriali, Alcoa e Vinyls su tutte, sono in via di risoluzione”.

“Per contro”, conclude il capogruppo, “ci ritroviamo con un’opposizione che continua a difendere a spada tratta il feticcio del Piano Paesaggistico Regionale, il mostro creato ad uso e consumo del governatore Renato Soru che tanto danno ha arrecato ai sardi e all’economia isolana. Se sono tutti qui gli argomenti su cui può puntare il centrosinistra, allora l’on. Porcu farebbe bene a preoccuparsi per lo stato di salute dell’opposizione, piuttosto che pensare ad attaccare la maggioranza”.

martedì, dicembre 22, 2009

Nucleare, no a facili allarmismi

Come era ampiamente prevedibile, l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dello schema di decreto legislativo per il ritorno dell’Italia all’energia nucleare ha dato il via a una serie di reazioni strumentali e dai toni allarmistici da parte del centrosinistra”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.

“Ben prima di aver letto i contenuti dello schema di decreto adottato dal Governo, numerosi esponenti dell’opposizione dotati di poteri di chiaroveggenza vogliono far credere di conoscere già i siti in cui saranno realizzate le centrali e i depositi di stoccaggio delle scorie”, prosegue Diana, “sebbene, a quanto è dato sapere, di tali siti nel decreto non vi sia alcuna traccia. E, come al solito, nella ‘lista nera’ diffusa dal centrosinistra non manca la Sardegna, o più precisamente l’Oristanese. Sa tutto di già sentito: le località individuate dall’opposizione sono sempre le stesse su cui, da mesi e mesi, a cadenza regolare si scatenano ridde di voci che hanno come unica finalità quella di terrorizzare i cittadini”.

“Sarebbe quantomeno opportuno che il centrosinistra abbandonasse la strategia del terrore”, conclude il capogruppo, “e assumesse atteggiamenti più responsabili. Solo così sarebbe possibile avere un confronto politico serio, ma soprattutto si eviterebbe di giocare cinicamente sulla pelle delle persone la partita della caccia al consenso elettorale”.

giovedì, dicembre 17, 2009

Lettera Pisanu a sindacati, utile contributo al dibattito sulla crisi

La lettera inviata dal senatore Beppe Pisanu alle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil può rappresentare un utile contributo al dibattito sul superamento della crisi economica e sulla ripresa dello sviluppo in Sardegna”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana. “La preoccupazione mostrata dal Senatore per l’emergenza occupazionale è senza dubbio condivisibile, sebbene certi toni allarmistici sembrino adombrare qualche limite nella fiducia nei confronti dell’esecutivo regionale”.

“Il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, il suo esecutivo e la maggioranza che li sostiene si stanno adoperando quotidianamente per cercare di risolvere le emergenze che investono la Sardegna”, sottolinea Diana. “La finanziaria regionale approvata entro i termini stabiliti dalla legge è una risposta importante in un momento che richiede una maggiore efficienza nella spesa pubblica. Ma non solo, perché l’impegno della Regione nei confronti del Governo nazionale per la rinegoziazione del patto di stabilità, per lo sblocco delle risorse necessarie per la realizzazione di opere pubbliche fondamentali come la Sassari-Olbia e per il salvataggio delle industrie in crisi è sotto gli occhi di tutti e i risultati stanno cominciando ad arrivare. E’ la dimostrazione che il lavoro paga, che concentrare le energie su obiettivi concreti anziché disperderle nelle solite polemiche può rappresentare la chiave per risolvere i problemi dell’Isola”.

“Davanti ai primi risultati riportati nel confronto con il Governo”, conclude il capogruppo, “non mi sembra si possa dire che la Regione parla con voce flebile sullo scenario politico nazionale, grazie anche all’impegno dei parlamentari sardi ed in particolare di quelli del centrodestra, la cui fattiva collaborazione alle iniziative portate avanti dalla Regione fa sì che il loro ruolo di rappresentanti del territorio si traduca in un contributo concreto per uscire dalla crisi e rilanciare lo sviluppo in Sardegna”.

mercoledì, dicembre 16, 2009

Chiesto intervento della Regione per impianto climatizzazione Tribunale Oristano

Il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, ha presentato un’interrogazione all’Assessore regionale ai Lavori Pubblici, Angelo Carta, per chiedere che la Regione realizzi un nuovo impianto di climatizzazione nel Palazzo di Giustizia di Oristano, che da anni deve fare i conti con il malfunzionamento del vecchio impianto, risalente agli anni Novanta.

L’impianto attuale, realizzato con tecnologie ormai obsolete, non è esteso all’intero edificio: il vano scala, i corridoi e le aule per le udienze sono privi di climatizzazione e ciò ha determinato, nel corso degli anni, un sovraccarico dell’impianto ed il suo conseguente deterioramento. Oggi, l’impianto è funzionante solo per il 40 per cento, il che comporta gravi disagi per i magistrati, il personale e l’utenza. Nei mesi estivi, in particolare nelle aule per le udienze, si raggiungono temperature superiori ai 30° e spesso si verificano malori causati dal caldo. I ripetuti interventi di riparazione effettuati non hanno portato a nulla. “Lo stato di obsolescenza e la capacità di funzionamento ridotta”, si legge nell’interrogazione, “rendono inutili interventi parziali e appare pertanto improcrastinabile la realizzazione di un nuovo impianto di climatizzazione, in linea con l’attuale livello tecnologico, prevedendo il ricorso alle energie rinnovabili quali pannelli solari da installare sul tetto dell’edificio”.

Diana chiede perciò all’assessore Carta, come ha già fatto con una lettera il sindaco di Oristano, Angela Nonnis, nel luglio scorso, che la Giunta regionale “disponga la somma necessaria, stimata in circa 700 mila euro, e provveda alla realizzazione di un nuovo impianto di climatizzazione nel Palazzo di Giustizia di Oristano, eventualmente considerando la possibilità di affidare in concessione la progettazione esecutiva, la realizzazione dei lavori e la successiva gestione funzionale dell’impianto”, così come previsto dalla normativa regionale sugli appalti pubblici.



INTERROGAZIONE DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di funzionamento dell’impianto di climatizzazione del Palazzo di Giustizia di Oristano



Il sottoscritto,


PREMESSO che l’impianto di climatizzazione del Palazzo di Giustizia di Oristano è stato realizzato intorno alla metà degli anni Novanta con tecnologie oggi obsolete e che detto impianto non è esteso all’intero edificio: il vano scala, i corridoi e le aule per le udienze sono privi di climatizzazione, situazione che ha determinato, nel corso degli anni, un sovraccarico dell’impianto ed il suo conseguente deterioramento;


CONSIDERATO che, allo stato attuale, solo il 40 per cento dell’impianto di climatizzazione è funzionante e che ciò comporta gravi disagi per i magistrati, per il personale e per l’utenza, limitando di fatto l’efficienza del servizio offerto dagli uffici giudiziari;


SOTTOLINEATO che, nei mesi estivi, in modo particolare nelle aule per le udienze, si raggiungono temperature superiori ai 30° e che sovente si verificano casi di malori causati dal caldo;


VALUTATO che, nel corso degli anni, l’impianto è stato sottoposto a ripetuti interventi di riparazione senza che ne sortisse alcun risultato;


VERIFICATO che, come è stato puntualmente segnalato dal sindaco di Oristano all’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici nello scorso mese di luglio, lo stato di obsolescenza e la capacità di funzionamento ridotta ad appena il 40 per cento rendono inutili interventi parziali per il ripristino dell’impianto e che appare pertanto improcrastinabile la realizzazione di un nuovo impianto di climatizzazione, in linea con l’attuale livello tecnologico, prevedendo il ricorso alle energie rinnovabili quali pannelli solari da installarsi sul tetto dell’edificio;



CHIEDE DI INTERROGARE

l’Assessore regionale ai Lavori Pubblici

affinché riferisca


Se non ritenga opportuno valutare che la Giunta regionale disponga la somma necessaria, stimata in circa Euro 700.000, e provveda alla realizzazione di un nuovo impianto di climatizzazione nel Palazzo di Giustizia di Oristano, eventualmente considerando la possibilità di affidare in concessione, ai sensi dell’art. 34 della L.R. 7 agosto 2007, n. 5, la progettazione esecutiva, la realizzazione dei lavori e la successiva gestione funzionale dell’impianto.

martedì, dicembre 15, 2009

Solidarietà al presidente Berlusconi per l'aggressione subita sabato sera

L’offesa fisica arrecata nella serata di sabato al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi, ha suscitato la condanna del mondo politico e della pubblica opinione. È opportuno significare - senza se e senza ma - la condanna unanime per un evento che, ancorché isolato, suscita viva preoccupazione, specie alla luce di talune dichiarazioni che di certo non fanno onore a chi - ritenuta esecrabile l’offesa - poco dopo si abbandona a spiegazioni e dietrologie che legittimano ed avallano de facto quanto è accaduto.

Quando il bersaglio della polemica è una persona, quando l’obiettivo è quello di distruggere l’interlocutore, la polemica cessa di essere una manifestazione della dialettica. L’imbarbarimento dei toni sfocia in una gestualità inaccettabile, che non appartiene alla civiltà democratica. Occorre segnare marcatamente questo confine, per evitare manifestazioni che rimanderebbero alle stagioni più tristi dei decenni trascorsi.

Un gesto gravissimo ed incivile, sinonimo d’intolleranza: quanto è avvenuto rappresenta un disvalore che non appartiene al popolo italiano e che è totalmente estraneo a chi è chiamato a rappresentarlo nella massima istituzione autonomistica. In qualità di consigliere regionale e di capogruppo del partito di maggioranza relativa, sento dunque l’obbligo morale – e non solo formale – di manifestare al Presidente del Consiglio dei Ministri la più profonda solidarietà unendo a ciò fervidi auguri di pronta guarigione.

Quanto è accaduto è motivo di riflessione per tutti. Mi rammarica che le vicende nazionali rimbalzino sulle prime pagine e nei titoli dei network mondiali per fatti di tale gravità. Non di meno mi rattrista pensare che il gesto di uno squilibrato - come affermano analisti e commentatori – appaia o sia l’effetto, in questo caso incidentale, di un clima di violenza verbale e concettuale, percepito facilmente anzitutto dalla sensibilità del comune cittadino.

Una nota dell’Osservatore Romano avverte il pericolo che «tutto possa riprendere allo stesso modo, e che il pesante souvenir del Duomo scagliato sul viso del Presidente del Consiglio sia considerato, tutto sommato, un fenomeno fisiologico del confronto politico». Questa lettura, la si consideri valida o meno, chiama ciascuno di noi ad uno sforzo dialettico ed una collegiale assunzione di responsabilità.

Ora più che mai – nel linguaggio, nel commento, nella difesa tenace ma non oltraggiosa delle rispettive posizioni politiche – è auspicabile che si cerchi di non superare il livello di guardia. Non di meno mi persuade quanto affermato dal Ministro della Giustizia a proposito del fatto che il gesto di un folle non possa né debba essere derubricato come una semplice azione di demenza: la complessità dell’avvenimento ci vincola a leggere con maggiore intelligenza il segnale di un sillogismo che, d’altro canto, rischia di apparire pervicace e pericoloso.

Una lettura manichea della lotta politica sembra avallare l’idea che il nemico ha un nome, l’avversario ha un volto: il passo è breve perché a ciò segua l’emulazione dell’offesa, prima verbale, poi addirittura fisica. Rifiutare e condannare la violenza significa creare le condizioni per ristabilire con immediatezza il clima di civiltà politica e di sociale rispetto verso l’altro.

È invece disprezzabile motivare l’offesa fisica e l’insulto sistematico e personale collegando queste manifestazioni d’odio con la congiuntura sociale. Vi è chi non ha avuto la forza di sottrarsi a questa lettura. La cosa si commenta da sola ma spiace che ciò abbia affermato addirittura chi ha maturato una rodata esperienza politica e di gestione della cosa pubblica. Ognuno - del resto - sa in coscienza quanto ha fatto e fa per alimentare l’estremizzazione del confronto. Dispiace perciò udire talune affermazioni che da un lato manifestano la solidarietà al premier e dall'altro annoverano tra gli artefici di questo clima il Capo del Governo, pregandolo di non fare la vittima.

Episodi come quello accaduto a Milano richiedono l’impegno di tutte le Istituzioni democratiche. La sensazione che questa triste pagina arrechi danno alla convivenza democratica obbliga ad operare affinché si contrasti tenacemente il ripetersi di questi accadimenti. Disinnescare con fermezza l’accentuarsi di un’eccitazione - dovuta ad atteggiamenti talora non estranei alla politica - ammonisce tutti e ciascuno ad un maggiore e più solerte controllo.

La solidarietà al Presidente del Consiglio porta ad affermare energicamente la condanna di un attacco alla persona e l’offesa al ruolo istituzionale che essa rappresenta, ripudiando l’intolleranza che mette a repentaglio il confronto civile e contrastando risolutamente forme di violenza che, come ha affermato il Capo dello Stato, in un passato non lontano l’Italia ha conosciuto, pagando un prezzo salatissimo per tutelare la conquista della libertà e della democrazia.

Da polo universitario Sardegna Centrale occasione di sviluppo per le zone interne

Con la futura istituzione del polo universitario della Sardegna Centrale, le istanze di sviluppo delle zone interne dell’Isola avranno una prima, importante risposta”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.

“L’impegno profuso dai consiglieri regionali del territorio, di entrambi gli schieramenti politici, ha fatto sì che l’Aula facesse proprio un concetto di capitale importanza: che la conoscenza è alla base dello sviluppo economico”, sottolinea Diana. “Per questo era necessario che l’Assemblea desse il via libera alla nascita del consorzio universitario unificato di Oristano e Nuoro: non soltanto per difendere l’esistenza di corsi di laurea, anche di eccellenza nazionale come quello in Archeologia subacquea con sede ad Oristano, perennemente a rischio chiusura, ma affinché l’Università possa rafforzare la sua presenza nel territorio, potenziando la propria offerta formativa in un’ottica di razionalizzazione e contenimento dei costi”.

“Con l’istituzione del polo universitario della Sardegna Centrale”, conclude il capogruppo, “sarà più agevole l’accesso ai corsi da parte degli studenti ed in particolare di quelli meno abbienti, ed il sistema produttivo locale potrà contare su un maggiore bagaglio di conoscenze. L’Università potrà così rivelarsi un elemento fondamentale per lo sviluppo economico e la lotta allo spopolamento”.

venerdì, dicembre 11, 2009

Bilancio, da Corte dei Conti chiarezza su politiche della giunta Soru

L’udienza di parificazione dei bilanci regionali 2007 e 2008, che si è svolta stamani davanti alla sezione di Cagliari della Corte dei Conti, ha fatto chiarezza sulla reale portata delle cosiddette ‘politiche di risanamento’ portate avanti nella scorsa legislatura dalla Giunta regionale presieduta da Renato Soru”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana. “La Corte dei Conti ha dimostrato quanto l’allora opposizione di centrodestra ha sempre denunciato: per risanare il bilancio non bastano i proclami, servono azioni concrete”.

“I dati messi in luce dalla relazione della Corte, in particolare il peggioramento del saldo di bilancio e la crescita della spesa corrente superiore all’incremento delle entrate, mostrano l’insuccesso delle politiche messe in atto dal centrosinistra”, prosegue Diana. “Non soltanto il tanto sbandierato risanamento non c’è stato, ma le condizioni di salute delle casse regionali sono andate progressivamente peggiorando, lasciando in eredità al centrodestra una situazione che necessita di interventi decisivi per evitare che il bilancio della Regione continui ad essere ingessato dai debiti e dall’enorme mole di residui. Il dato delle risorse disponibili dalle entrate finali a copertura delle spese per investimenti, fermo al 45 per cento nel 2007 e sceso addirittura al 20 per cento nel 2008, è a dir poco drammatico se valutato alla luce dell’attuale situazione di crisi economica, che richiede interventi finanziari rapidi ed efficaci da destinare soprattutto al superamento del gap infrastrutturale”.

“La presentazione e l’ormai certa approvazione della finanziaria 2010 entro i termini stabiliti dalla legge sono un primo passo verso il recupero della capacità di spesa, indispensabile per ridurre il formarsi di nuovi residui”, conclude il capogruppo. “Le indicazioni della Corte dei Conti, però, ci dicono che c’è ancora molto da fare per risanare la situazione debitoria e per accelerare l’erogazione delle risorse. La revisione dei residui e la rinegoziazione del patto di stabilità, già avviate dall’esecutivo, sono risposte importanti, soprattutto se affiancate a misure finalizzate a snellire ed accelerare le procedure di spesa”.

martedì, dicembre 08, 2009

Nucleare, dai Verdi vecchie notizie e solite strumentalizzazioni

Ancora una volta assistiamo all’ennesimo tentativo di riesumare la vecchia lista di siti deputati ad ospitare le centrali nucleari italiane, redatta dall’Enea negli anni Settanta, spacciandola come una notizia nuova di zecca per utilizzarla come arma politica da usare contro il Governo nazionale e la Giunta regionale di centrodestra”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando il presunto elenco di possibili siti nucleari reso noto oggi dal Presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli.

“Il maldestro tentativo di fomentare la paura del nucleare in Sardegna, indicando Oristano tra i siti che potrebbero ospitare le nuove centrali nucleari, è un’arma che la sinistra ambientalista tira fuori all’approssimarsi di ogni tornata elettorale, con quali risultati è sotto gli occhi di tutti”, sottolinea Diana. “La verità è che il terrorismo psicologico non funziona più. A furia di gridare: ‘Al lupo!’, i Verdi hanno finito per giocarsi la loro credibilità. Chiunque può facilmente rendersi conto che le località che vengono sbandierate a cadenza regolare sono sempre le stesse da anni e che coincidono in massima parte con quelle individuate dall’allora Cnen, poi divenuto Enea. L’idea che un elenco stilato negli anni Settanta possa essere ritenuto valido ancora oggi, senza bisogno di alcun nuovo studio, fa quantomeno sorridere”.

“La verità è quella con cui l’Enel ha smentito la nota dei Verdi”, conclude Diana, “vale a dire che l’iter per l’individuazione dei siti candidati ad ospitare le centrali è ancora molto lungo e che al momento non è possibile alcuna indiscrezione, dal momento che ancora non esiste alcuna ipotesi. Qualsiasi tentativo di indicare la Sardegna tra le località in cui saranno costruite le centrali va pertanto liquidato come pura disinformazione di chi cerca di recuperare consensi tra gli elettori fomentando paure ingiustificate”.

giovedì, novembre 26, 2009

Gruppo Pdl, soddisfazione per accordo su vertenza Alcoa

L’accordo concluso oggi a Roma in merito alla vertenza Alcoa dimostra come le mobilitazioni unitarie della classe politica sarda siano ben più utili per raggiungere risultati concreti di quanto possano esserlo le sterili contrapposizioni strumentali che spesso caratterizzano il confronto tra gli schieramenti”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà, Mario Diana, a nome dell’intero gruppo consiliare.

“La decisione di Alcoa di sospendere l’avvio delle procedure di cassa integrazione”, sottolinea Diana, “non può certo essere accolta come la soluzione definitiva ai problemi dello stabilimento di Portovesme, ma rappresenta il raggiungimento di un obiettivo parziale necessario per avere il tempo di mettere in campo gli strumenti con i quali si punta a risolvere l’annoso problema delle tariffe energetiche”.

“Per questo, il gruppo del Pdl si dichiara soddisfatto per l’accordo di oggi”, conclude il capogruppo, “che dimostra ancora una volta quanto il Governo nazionale e quello regionale si stiano adoperando nel tentativo di dare risposte alle crisi industriali che investono la Sardegna”.

martedì, novembre 17, 2009

Soddisfazione per approvazione manovra in Commissione Bilancio

Il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, si è detto “soddisfatto” per l’approvazione della manovra finanziaria da parte della Commissione Bilancio, avvenuta questa sera. “Con il voto sul provvedimento, la maggioranza, che ha votato compatta a favore della manovra presentata dalla Giunta, ha mantenuto fede all’impegno di rispettare i tempi di legge previsti per l’approvazione del bilancio”, sottolinea Diana. “Sono certo che, anche nel passaggio in Aula, la coalizione si impegnerà a lavorare unita per l’obiettivo comune, che è quello di dare alla Sardegna, per la prima volta nella storia dell’Autonomia, una finanziaria regionale approvata entro il 31 dicembre”.

Ringraziamento ad Assessore Industria dimissionario

Il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale della Sardegna Mario Diana, anche a nome del gruppo, esprime “il più vivo ringraziamento e apprezzamento per il lavoro intenso e difficile svolto in questi otto mesi dall’assessore Andreina Farris”.

“Le numerose vicende e vertenze affrontate dalla Farris in un momento di crisi come quello che sta vivendo la Sardegna – afferma Diana - sono avviate a conclusione positiva grazie alla professionalità, alle capacità politiche e di mediazione della Farris. Siamo certi – conclude il capogruppo – che l’impostazione di lavoro avviata dalla Farris troverà sicuramente riscontri nell’immediato futuro”.

Tasse sul lusso, da Corte europea parola fine a operazione irresponsabile

Con la sentenza odierna della Corte di giustizia europea del Lussemburgo si è posta una volta per tutte la parola fine sulle cosiddette ‘tasse sul lusso’ introdotte nella scorsa legislatura dal governatore Renato Soru. Quello della Corte europea è un pronunciamento atteso che conferma ancora una volta quanto fosse giusta e necessaria la strenua opposizione fatta dal centrodestra contro le imposte regionali sul turismo”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.

“I rilievi mossi dai magistrati del Lussemburgo dimostrano quanto quella voluta da Soru sia stata un’operazione irresponsabile, mossa unicamente da motivazioni ideologiche e di marketing elettorale e messa in pratica in spregio dei diritti costituzionali dei cittadini e di tutte le norme vigenti, a livello sia nazionale che comunitario”, sottolinea Diana. “Bene ha fatto il centrodestra, perciò, ad abrogare le tasse non appena si è trovato a governare la Regione, ricostituendo così lo stato di diritto ed evitando ulteriori danni di immagine all’industria turistica isolana”.

venerdì, novembre 13, 2009

Regione, bene il nuovo modello di continuità territoriale aerea

Il nuovo modello di continuità territoriale aerea anticipato oggi dal Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, è esattamente ciò di cui i sardi avevano bisogno per superare il fallimentare modello Soru con cui hanno dovuto fare i conti negli ultimi anni”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.

“Nella scorsa legislatura si è cercato di spacciare per continuità territoriale un sistema fatto di tariffe elevate, ridotta disponibilità di voli, orari impossibili e disfunzioni a non finire”, sottolinea Diana. “Il nuovo modello in via di elaborazione sembra invece in grado di rispondere alle esigenze dei sardi, garantendo prezzi da vera continuità territoriale, consentendo di muoversi da e per la Sardegna con un costo paragonabile a quello che si sostiene per percorrere le stesse distanze sul territorio della Penisola, e assicurando un’ampia disponibilità di voli e destinazioni. L’estensione della continuità territoriale a tutti i cittadini dell’Unione Europea, inoltre, sarà un formidabile volano per lo sviluppo dell’industria turistica sarda, oggi frenata anche dai costi proibitivi dei biglietti aerei”.

“La rimodulazione del trasporto ferroviario, che sarà decisa la prossima settimana dall’esecutivo, va a completare il quadro di un generale ridisegno del sistema dei trasporti in Sardegna, cui si aggiungerà entro breve tempo anche il nuovo regime di continuità territoriale marittima che farà seguito alla privatizzazione della Tirrenia”, conclude il capogruppo. “In pochi mesi, la giunta Cappellacci sta realizzando, di concerto con il Governo, quanto il precedente esecutivo di centrosinistra non è riuscito a fare in quasi cinque anni alla guida della Regione”.

giovedì, novembre 12, 2009

Eolico off-shore, opposizione Regione spazza via polemiche strumentali

Con l’atto di opposizione formale presentato oggi alla Capitaneria di Porto di Oristano, la Giunta regionale ha dimostrato di non essersi affatto disinteressata al problema delle centrali eoliche off-shore che minacciano di deturpare la costa oristanese, al contrario di quanto hanno strumentalmente affermato a più riprese vari esponenti del centrosinistra”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.

“L’esecutivo ha agito di conseguenza rispetto al pronunciamento del Consiglio regionale e alla linea della coalizione di centrodestra che governa la Regione”, sottolinea Diana. “Ci siamo sempre battuti per la tutela dell’ambiente e del paesaggio, e pertanto non possiamo accettare scempi come quelli di Sassu e di Is Arenas, per giunta in nome di interessi economici che appaiono tutt’altro che trasparenti. Il tempo trascorso prima che la Giunta regionale formalizzasse il suo parere negativo non è andato sprecato ma è servito per approfondire tutti gli aspetti di una materia assai delicata, non soltanto dal punto di vista ambientale ma anche da quello giuridico. Come avrebbe reagito l’opposizione se l’esecutivo avesse presentato i suoi rilievi in tutta fretta per poi vederseli respinti a causa di un esame troppo superficiale delle normative in materia?”

“Quanto fatto oggi dalla Giunta dimostra come fossero strumentali le polemiche dell’opposizione”, conclude il capogruppo. “La vicenda, però, non si esaurisce oggi: bisogna mantenere alta l’attenzione per tutto l’iter autorizzativo degli impianti che speriamo, anche a seguito delle rassicurazioni avute dal Ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, sia destinato a concludersi con un pronunciamento negativo. Fino ad allora, sarebbe opportuno che le forze politiche garantissero un impegno unitario anziché sprecare tempo ed energie in polemiche sterili come quelle sul presunto disimpegno della Regione”.

giovedì, novembre 05, 2009

Crisi Alcoa, Regione e Governo intervengano per salvare l’industria nel Sulcis

Un intervento da parte della Regione e del Governo, nella persona del Ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, per assicurare all’Alcoa di Portovesme tariffe energetiche agevolate, per scongiurare un pronunciamento negativo della Commissione Europea contro l’attuale regime di agevolazioni tariffarie e, più in generale, per salvare l’industria nel Sulcis-Iglesiente: è quello che chiede il consigliere regionale del Popolo Della Libertà, Giorgio Locci, insieme al capogruppo Mario Diana, in un’interrogazione rivolta al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e all’Assessore regionale all’Industria, Andreina Farris.

L’interrogazione è incentrata soprattutto su una data, quella del 17 novembre. Tra dodici giorni, infatti, scadrà l’attuale regime tariffario agevolato per l’acquisto dell’energia elettrica da parte dell’Alcoa e l’azienda ha comunicato che, da quella data, il sito di Portovesme sarà messo in ‘fermata tecnica’. Nei prossimi giorni è inoltre previsto il pronunciamento della Commissione Europea sulla procedura di infrazione aperta nel 2006 contro la legge nazionale che concede i benefici tariffari all’Alcoa, che potrebbe prefigurare un aiuto di Stato non ammesso dalle norme comunitarie. La cessazione delle agevolazioni, si legge nell’interrogazione, “comporterebbe per lo stabilimento una perdita mensile stimata in circa 8 milioni di euro”, mentre l’eventuale pronunciamento negativo in sede europea, “ritenuto allo stato attuale molto probabile”, “comporterebbe l’obbligo di restituzione di una somma fino ad un massimo di 600 milioni”. Perciò la fermata tecnica dello stabilimento “è destinata a tramutarsi in una chiusura definitiva”, “con conseguente perdita del posto di lavoro da parte dei quasi 2 mila dipendenti”.

I due consiglieri ricordano il tentativo fatto con l’istituzione del Virtual power plant che, “secondo gli impegni assunti dal Ministero, avrebbe dovuto consentire l’acquisto di energia elettrica a prezzo agevolato”, ma che ha rivelato “la sua inadeguatezza”. Scajola “ha successivamente dichiarato di avere elaborato una nuova strategia di intervento” e che la avrebbe illustrata nella sua visita in Sardegna programmata per il 3 novembre. Rinviata la visita per problemi di salute del Ministro, senza che “nessun sottosegretario, dirigente o funzionario” sia stato inviato nell’Isola per illustrare la nuova strategia, il personale dell’Alcoa, “esasperato dal concreto pericolo di perdere il posto di lavoro, ha dichiarato lo stato di mobilitazione, inscenando diverse iniziative di protesta tra Portovesme e Cagliari con modalità che destano preoccupazione anche per l’incolumità degli stessi lavoratori”. In un contesto simile, la Regione, sottolineano Locci e Diana, deve “intervenire con la massima urgenza per garantire la preservazione del tessuto produttivo del Sulcis-Iglesiente, interessato da una crisi industriale senza precedenti che riguarda non soltanto la Alcoa ma altre importanti realtà e che mette a rischio svariate migliaia di posti di lavoro”.

I due interroganti chiedono dunque al presidente Cappellacci e all’assessore Farris cosa la Giunta regionale intende fare, di concerto con il Ministero, per “scongiurare la chiusura dello stabilimento Alcoa e, più in generale, per garantire la preservazione del tessuto produttivo del Sulcis-Iglesiente”. I due chiedono inoltre all’esecutivo di attivarsi presso il Dicastero dello Sviluppo economico “affinché siano immediatamente varate misure straordinarie e di rapida efficacia finalizzate a consentire, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato alle imprese, l’approvvigionamento di energia elettrica con tariffe agevolate da parte della Alcoa” e perché “siano assunti tutti gli atti necessari ad evitare il pronunciamento negativo della Commissione Europea sulla procedura di infrazione”.



INTERROGAZIONE URGENTE LOCCI – DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sulla crisi dello stabilimento Alcoa di Portovesme



Il sottoscritto,


PREMESSO che la dirigenza della Alcoa, società multinazionale che opera nel settore della produzione di alluminio primario, ha annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di sottoporre a fermata tecnica il proprio stabilimento di Portovesme a partire dal 17 novembre p.v., a causa dei costi eccessivi di produzione determinati dal prezzo dell’energia elettrica;


CONSIDERATO che il 17 novembre p.v. scadrà il regime tariffario agevolato per l’acquisto di energia elettrica concesso alla Alcoa sin dall’acquisizione dello stabilimento di Portovesme in applicazione della L. 14 maggio 2005, n. 80, e che è previsto a giorni il pronunciamento della Commissione Europea sulla procedura di infrazione aperta nel 2006 relativamente all’applicazione della legge citata, che potrebbe rientrare tra gli aiuti di Stato alle imprese non ammessi dalla normativa comunitaria;


VALUTATO che la cessazione delle agevolazioni tariffarie comporterebbe per lo stabilimento una perdita mensile stimata in circa Euro 8.000.000, mentre un eventuale pronunciamento negativo da parte della Commissione Europea, ritenuto allo stato attuale molto probabile, comporterebbe l’obbligo di restituzione di una somma fino ad un massimo di Euro 600.000.000;


VERIFICATO che ciascuna delle eventualità di cui sopra comporterebbe l’immediata cessazione dell’attività dello stabilimento e che la fermata tecnica annunciata dalla dirigenza aziendale è destinata a tramutarsi in una chiusura definitiva del sito produttivo, con conseguente perdita del posto di lavoro da parte dei quasi 2.000 dipendenti;


SOTTOLINEATO che, con l’entrata in vigore della L. 23 luglio 2009, n. 99, è stato istituito il meccanismo del Virtual power plant che, secondo gli impegni assunti dal Ministero per lo Sviluppo economico, avrebbe dovuto consentire l’acquisto di energia elettrica a prezzo agevolato da parte delle industrie cosiddette ‘energivore’ come la Alcoa;


ATTESTATO che, subito dopo l’entrata in vigore della norma di cui sopra, è stata verificata la sua inadeguatezza rispetto alla finalità prevista: non soltanto l’applicazione del Virtual power plant non dovrebbe comportare una riduzione delle tariffe energetiche ma potrebbe tradursi addirittura in un loro incremento;


PRESO ATTO che il Ministro per lo Sviluppo economico ha successivamente dichiarato di avere elaborato una nuova strategia di intervento per consentire alla Alcoa l’approvvigionamento di energia elettrica a condizioni agevolate e che avrebbe illustrato tale strategia nella sua visita in Sardegna programmata per il 3 novembre u.s.;


PRESO ATTO ALTRESI’ che il Ministro ha rinviato a data da destinarsi, adducendo ragioni di salute, la sua visita in Sardegna, che nessun sottosegretario, dirigente o funzionario è stato inviato nell’Isola per illustrare la nuova strategia del Ministero in materia di tariffe agevolate per le industrie ‘energivore’ e che, in conseguenza di ciò, il personale dello stabilimento Alcoa, esasperato dal concreto pericolo di perdere il posto di lavoro, ha dichiarato lo stato di mobilitazione, inscenando diverse iniziative di protesta tra Portovesme e Cagliari con modalità che destano preoccupazione anche per l’incolumità degli stessi lavoratori;


RITENUTO che la Regione debba intervenire con la massima urgenza al fine di garantire la preservazione del tessuto produttivo del Sulcis-Iglesiente, interessato da una crisi industriale senza precedenti che riguarda non soltanto la Alcoa ma altre importanti realtà quali Portovesme Srl, Otefalsail e Rockwool, e che mette a rischio svariate migliaia di posti di lavoro;



CHIEDE DI INTERROGARE

il Presidente della Regione e l’Assessore regionale all’Industria

affinché riferiscano


  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare, di concerto con il Ministero per lo Sviluppo economico, al fine di scongiurare la chiusura dello stabilimento Alcoa di Portovesme e, più in generale, di garantire la preservazione del tessuto produttivo del Sulcis-Iglesiente;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare presso il Ministero per lo Sviluppo economico affinché siano immediatamente varate misure straordinarie e di rapida efficacia finalizzate a consentire, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato alle imprese, l’approvvigionamento di energia elettrica con tariffe agevolate da parte della Alcoa;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare presso il Ministero per lo Sviluppo economico affinché siano assunti tutti gli atti necessari ad evitare il pronunciamento negativo della Commissione Europea sulla procedura di infrazione relativa alla L. n. 80/2005.

martedì, novembre 03, 2009

Sentenza europea su crocifisso esagerata, non si espella la religione dalla vita pubblica

Sebbene le sentenze della magistratura, sia essa italiana o comunitaria, debbano sempre essere rispettate, sono del parere che il pronunciamento della Corte europea per i diritti dell’uomo, secondo cui sarebbe illegittima la pratica di esporre il crocifisso nelle aule delle scuole italiane, possa essere considerata quantomeno esagerata rispetto alla materia del contendere”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.

“Sono dell’idea che lo Stato debba essere laico, il che però non significa impedire ai cittadini l’espressione del loro credo religioso o negare le radici cristiane del popolo italiano”, puntualizza Diana. “Spero che la sentenza della Corte europea non sia viziata da una corrente di pensiero laicista che mira ad espellere la religione dalla vita pubblica, perché una simile impostazione difficilmente potrà trovarmi d’accordo”.

venerdì, ottobre 30, 2009

Auguri di buon lavoro all’assessore Franco Manca

Il gruppo consiliare del Popolo Della Libertà esprime i migliori auguri al nuovo Assessore regionale al Lavoro, Franco Manca”, dichiara il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Mario Diana. “L’assessore Manca è un tecnico di provate capacità e può vantare un curriculum che gli consentirà di ricoprire al meglio una carica che, in un periodo come questo di grave crisi economica ed occupazionale, si presenta quanto mai delicata e strategica per le politiche dell’esecutivo”.

“Terminata la fase caratterizzata dall’interim dell’Assessorato al Lavoro ricoperto dal Presidente della Regione, Ugo Cappellacci”, prosegue Diana, “funzionale alla riorganizzazione dell’Agenzia regionale del Lavoro, al rilancio del programma Master & Back, alla definizione del piano annuale della formazione professionale e all’accelerazione della spesa dei fondi comunitari, l’Assessorato può ora, con la nomina del nuovo titolare, tornare nel pieno delle sue funzioni sotto la guida di un professionista che da anni si trova ad analizzare le dinamiche del lavoro in Sardegna ed i loro effetti sull’economia isolana”.

“Con la nomina dell’assessore Manca”, conclude il capogruppo, “viene aggiunto alla compagine di governo l’ultimo tassello mancante, che consentirà un ulteriore salto di qualità nella realizzazione del programma di legislatura e nella soluzione delle numerose vertenze che affliggono l’Isola”.

giovedì, ottobre 29, 2009

Master & Back, importanti rassicurazioni da Assessorato

L’audizione del capo di gabinetto dell’assessore ad interim Ugo Cappellacci, Anselmo Piras, e del direttore generale dell’Assessorato al Lavoro, Antonello Mascia, che si è svolta stamani davanti alla Seconda Commissione consiliare, ha consentito di fugare gli ultimi dubbi circa il rilancio del programma Master & Back, sul quale l’Assessorato sta profondendo un grande impegno e che entro la fine dell’anno, con lo smaltimento delle annualità pregresse e la pubblicazione del quinto bando, entrerà a pieno regime”, dichiarano congiuntamente il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, e la vicecapogruppo, Simona De Francisci.

“Le vicende che hanno portato all’accumularsi dei ritardi nella gestione dei bandi sono note e prossime a trovare completa soluzione”, spiegano Diana e De Francisci. “La sostituzione del direttore generale dell’Agenzia regionale del Lavoro e lo sblocco delle procedure ha consentito la chiusura delle graduatorie relative alla terza annualità, pubblicate nei giorni scorsi. Il quarto bando è in fase di chiusura e può contare di una disponibilità di 10 milioni di euro per l’intero programma e 13 milioni aggiuntivi per la sola fase di rientro, in massima parte fondi comunitari. Entro la fine dell’anno è inoltre prevista la pubblicazione del quinto bando, con cui il programma andrà definitivamente a regime”.

“Relativamente alla complessità delle procedure di partecipazione, che ha determinato l’esclusione dalle graduatorie di diversi candidati, l’Assessorato si è impegnato ad intervenire per porre rimedio al problema”, concludono i due consiglieri. “Pertanto si è deciso, viste anche le scadenze ravvicinate dei due prossimi bandi, di non intervenire sulle graduatorie della terza annualità, dal momento che i partecipanti rimasti esclusi potranno concorrere già da subito per i nuovi bandi potendo contare su procedure più semplici”.

mercoledì, ottobre 28, 2009

Soddisfazione per la riperimetrazione delle bonifiche storiche di Oristano ed Arborea

Il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, si è detto “soddisfatto” per la delibera, adottata dalla Giunta regionale nella seduta di ieri, con cui vengono riperimetrate le aree classificate come bonifiche storiche del sistema di Oristano ed Arborea, come tali sottoposte a vincolo paesaggistico.

“Si tratta della correzione di un errore materiale contenuto nel Piano paesaggistico regionale”, spiega Diana, “un problema la cui risoluzione si trascina dalla passata legislatura. A causa dell’errata perimetrazione delle aree classificate come bonifiche storiche, un’ampia parte delle campagne dell’Oristanese sono sottoposte a vincolo paesaggistico nonostante non siano sede di alcuna opera di bonifica. Nell’agro di Uras, in particolare, l’errore ha causato gravi danni alle aziende agricole, molte delle quali non hanno potuto usufruire dei contributi previsti nel Piano di sviluppo rurale perché impossibilitate ad eseguire le opere di miglioramento fondiario richieste per la loro erogazione”.

“L’intervento dell’Assessore agli Enti Locali, Gabriele Asunis, ha consentito di porre rimedio all’errore”, conclude il capogruppo. “Resta l’amarezza per il grave ritardo accumulato: se l’esecutivo fosse intervenuto in risposta alle prime segnalazioni, nel corso della passata legislatura, le aziende non avrebbero perso l’opportunità di usufruire dei contributi erogati dalla Regione per rilanciare e potenziare la loro attività in un periodo segnato dalla profonda crisi economica che colpisce il comparto agricolo”.

venerdì, ottobre 23, 2009

Parchi eolici off-shore, incomprensibili accuse al centrodestra

Trovo incomprensibili le polemiche striscianti con cui da qualche tempo si cerca di investire il centrodestra che governa la Regione, colpevole, secondo alcuni, di non stare facendo abbastanza per impedire la realizzazione di numerosi parchi eolici off-shore davanti alle coste della Sardegna”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana. “Per fortuna, le prese di posizione di esponenti politici in cerca di visibilità si scontrano con una realtà dei fatti inequivocabile”.

“Due ordini del giorno approvati dal Consiglio regionale”, sottolinea Diana, “e, soprattutto, una norma di legge, inserita nel provvedimento per il rilancio del comparto edilizio, che impone la tutela integrale del mare territoriale e che vieta la realizzazione di linee elettriche nella fascia dei 300 metri dalla battigia e qualsiasi attività a mare che possa danneggiare le praterie di posidonia non sono parole gettate al vento ma atti concreti che impediranno la realizzazione dei parchi eolici off-shore. A ciò si aggiunga l’impegno che la Giunta regionale si è assunta, anche dietro sollecitazione dell’Assemblea, ad opporsi formalmente alla realizzazione del parco di Is Arenas, atto in fase di definizione che consentirà alla Regione di confrontarsi direttamente con il Ministero delle Infrastrutture per scongiurare la devastazione paesaggistica di uno dei tratti di costa più belli e con il maggior potenziale di sviluppo turistico dell’Isola”.

“Penso che lo straordinario lavoro fatto finora dal centrodestra per tutelare le coste sarde dall’assalto della speculazione energetica meriterebbe di essere pubblicamente riconosciuto e non messo in dubbio ad ogni pie’ sospinto per ragioni puramente strumentali”, conclude il capogruppo. “Dispiace continuare a constatare l’utilizzo di due pesi e due misure per le diverse parti politiche: chi gode della fama di paladino dell’ambiente viene incensato anche quando si rende protagonista di scelte a dir poco discutibili, mentre chi si è visto affibbiare la patente di cementificatore deve vedere puntualmente misconosciuti i propri impegni per la tutela dell’ambiente”.

martedì, ottobre 20, 2009

Sondaggio su gradimento governatori, ottimo risultato per Cappellacci

E’ una grande soddisfazione vedere il Presidente della Regione sarda, Ugo Cappellacci, al settimo posto nella classifica dei governatori più amati stilata da Ekma Ricerche. Evidentemente i sardi stanno apprezzando l’azione di governo del centrodestra, che con il suo impegno sta riuscendo a dare le prime risposte ai cittadini che dalla Regione si aspettano interventi concreti per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia isolana”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.

“Passati otto mesi dalle elezioni regionali, la ‘luna di miele’ con gli elettori è finita ormai da un pezzo”, sottolinea Diana. “Eppure i sardi mostrano di nutrire ancora una grande fiducia nel presidente Cappellacci e nella maggioranza che lo sostiene, nonostante in questi mesi la crisi globale stia facendo sentire duramente le proprie ricadute sul fragile tessuto produttivo isolano. L’impegno e la determinazione mostrati dalla Giunta regionale nell’affrontare le emergenze occupazionali, la scelta del dialogo e della concertazione come metodo di governo, provvedimenti finalizzati al rilancio dell’economia come il piano straordinario per il comparto edilizio sono apprezzati dai cittadini ben più di quanto l’opposizione cerchi di far credere”.

“Il risultato del sondaggio”, conclude il capogruppo, “dimostra che il successo del centrodestra alle regionali non è stato determinato soltanto dalla reazione dei sardi contro il malgoverno di Renato Soru e del centrosinistra ma anche e soprattutto dalla capacità del centrodestra di presentare un progetto di governo credibile la cui prima fase di attuazione vede invariato il gradimento dell’opinione pubblica. L’approvazione del Piano regionale di sviluppo, che traccerà le linee dell’azione di governo per l’intera legislatura, e della finanziaria 2010, che conterrà misure importanti per il superamento della crisi, serviranno a rafforzare il nostro legame con i sardi e, ne sono certo, a far crescere ancora il consenso del presidente Cappellacci e del centrodestra”.

venerdì, ottobre 16, 2009

Profonda soddisfazione per l’approvazione della legge sull’edilizia

Profonda soddisfazione” viene espressa dal capogruppo del Popolo Della Libertà, Mario Diana, per l’approvazione del disegno di legge per il rilancio del comparto edilizio. “Dopo un iter non certo privo di sofferenze si è riusciti ad approvare una legge di importanza fondamentale, perché si tratta del primo tassello del più vasto progetto di rilancio dell’economia sarda con cui il centrodestra si è presentato ai cittadini in occasione delle passate elezioni regionali”.

“La legge approvata oggi rappresenta un grande successo per il centrodestra”, prosegue Diana, “principalmente per due ragioni. La prima è che siamo riusciti a dare, in tempi relativamente rapidi rispetto all’inizio della legislatura, una risposta concreta alle istanze delle realtà produttive isolane, che chiedevano a gran voce interventi in grado di sbloccare la situazione di stallo in cui è precipitata l’economia dopo quasi cinque anni di governo del centrosinistra. La seconda è che la maggioranza, alla sua prima vera prova, ha dimostrato di possedere la capacità di dialogo e di coesione necessaria per portare a termine l’iter di un provvedimento simile senza divisioni, riuscendo a trovare una sintesi tra le sue componenti nonostante le diverse sensibilità mostrate su vari punti”.

“Il grande risultato raggiunto oggi dimostra la bontà del metodo di governo che il centrodestra si è dato sin dall’inizio della legislatura”, conclude il capogruppo. “Siamo certi che il confronto costruttivo tra le diverse componenti della maggioranza e la Giunta regionale continuerà ad essere alla base della nostra azione politica e ci consentirà di dare risposte puntuali ed efficaci ai problemi della Sardegna”.

giovedì, ottobre 15, 2009

Solidarietà alla presidente Lombardo per gli attacchi dell’opposizione

Il gruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale esprime totale solidarietà alla Presidente dell’Assemblea, Claudia Lombardo, oggetto di attacchi strumentali ed inaccettabili da parte della minoranza”, dichiara il capogruppo del Pdl, Mario Diana.

“Si tratta di una spiacevole situazione che va avanti da diverso tempo”, spiega Diana, “ma oggi si è superato ogni limite, con gli attacchi di alcuni esponenti del centrosinistra che hanno raggiunto una virulenza mai vista prima. Sebbene sia comprensibile – ancorché non sempre giustificabile – un inasprirsi della polemica politica quando ci si trova a discutere argomenti di grande importanza come quelli che vedono impegnata l’Aula in questi giorni, non si può accettare che ciò possa portare a trascinare strumentalmente nello scontro tra gli opposti schieramenti una figura al di sopra delle parti come quella del Presidente del Consiglio regionale. Pretendere che il fatto che la presidente Lombardo ricopre l’incarico di vicecoordinatore regionale del Pdl sia sufficiente a dimostrare una sua inadeguatezza a garantire imparzialità e trasparenza nella conduzione dei lavori consiliari è un modo a dir poco scorretto di fare opposizione. Non è certo la prima volta che un Presidente del Consiglio regionale ricopre incarichi dirigenziali nel proprio partito, ma solo ora sembra che ciò sia diventato uno scandalo. La verità è che la minoranza si è fatta trascinare dalla volontà di cercare lo scontro ad ogni costo, tanto da perdere di mira il vero argomento in discussione per dedicarsi ad attacchi personali, di cui peraltro la presidente Lombardo non è stata l’unica vittima”.

“Per tali ragioni ritengo necessario ribadire l’appoggio mio personale e dell’intero gruppo del Pdl alla Presidente”, conclude il capogruppo, “auspicando che l’opposizione si impegni a ristabilire un confronto corretto tra gli schieramenti, isolando quegli esponenti che si stanno mettendo in mostra negativamente con la loro mancanza di rispetto per le cariche istituzionali e con tentativi maldestri di trascinare lo scontro politico sul piano personale, atteggiamenti che, a quanto ci risulta, in qualche caso stanno mettendo in imbarazzo anche la stessa minoranza”.

giovedì, ottobre 08, 2009

Renato Lai e Mario Diana (PdL): «La Gallura indenne dal virus. Occorre rivedere le vaccinazioni sulla blue tongue».

«La Provincia Olbia-Tempio risulta essere indenne dalla presenza del virus della Blue Tongue (BTV 8), per questo motivo è necessario rivedere la politica di vaccinazione e collegarla alla movimentazione degli animali da allevamento».

A chiederlo, con una interrogazione all’assessore Antonello Liori, sono i consiglieri regionali del PdL Renato Lai e Mario Diana.

«Dall’analisi epidemiologica - sostengono Lai e Diana - risulta che la provincia di Olbia-Tempio è assimilabile alle zone indenni in quanto, pur essendo state riscontrate sporadiche sieroconversioni per il BTV 8, non è stata mai evidenziata la presenza del virus, né sono stati identificati focolai di malattia».

«Per questo motivo occorre rivedere la politica di vaccinazione per il comparto bovino - proseguono i consiglieri del PdL - ridefinendo quanto previsto dal decreto assessoriale del 17 febbraio scorso che dispone la vaccinazione obbligatoria contro la BTV 8 per tutti gli animali della specie ovina e bovina allevati nella Provincia di Olbia-Tempio».

«Infatti - proseguono - gli allevatori hanno accolto con disagio e scarso spirito di collaborazione l’estensione, indistinta, della vaccinazione a tutti i capi bovini, dichiarandosi favorevoli e disponibili alla vaccinazione dei capi in compravendita».

«Per questo motivo, occorre tener conto anche della circolare del ministero della Salute n. 10317 del primo giugno scorso il quale dispone - concludono Lai e Diana - che la movimentazione sia libera in tutto il territorio nazionale per gli animali provenienti da zone indenni, che il periodo di restrizione postvaccinale sia ridotto da 60 a 30 giorni e che l’ambito territoriale per l’esecuzione dei controlli clinici e sierologici sia limitato alle aziende ubicate entro i 4 chilometri intorno all’azienda coinvolta».

I due esponenti politici, chiedono che l’assessorato regionale della Sanità avvii interventi di indagine epidemiologica e di laboratorio per ridefinire la situazione della circolazione virale BTV 8 per la Provincia di Olbia Tempio, al fine di attestarne la qualifica sanitaria di zona indenne; che la Regione elabori adeguati accordi interregionali che consentano la movimentazione dei bovini da ristallo destinati agli allevamenti da ingrasso della penisola con procedure agevoli e non onerose e limitare l’obbligo di vaccinazione ai soli capi destinati alla movimentazione.

venerdì, ottobre 02, 2009

Intesa generale quadro sulle infrastrutture, spazzate via le strumentalizzazioni politiche

L’Intesa generale quadro sulle infrastrutture firmata oggi a Roma dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, e dal Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, pone finalmente la parola fine alle strumentalizzazioni politiche sul presunto scippo di risorse a vantaggio di altre regioni e sul Governo che si sarebbe ‘dimenticato’ della Sardegna”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.

“L’Intesa prevede l’inserimento nel prossimo Documento di programmazione economico-finanziaria di 1,269 miliardi di euro da spendere nel triennio 2010-2013, più altri 1,380 miliardi per completare le opere iniziate nel triennio”, sottolinea Diana. “Con l’aggiunta delle opere ritenute strategiche ma non prioritarie, che comunque saranno realizzate negli anni a venire, si arriva a 3,864 miliardi: un bello schiaffo a chi fino a ieri predicava la parabola del Governo che generosamente elargiva fiumi di denari pubblici alla Sicilia dimenticandosi della Sardegna. Vedremo se quando inizieranno i lavori per la Sassari-Olbia, per la SS 131, per la Sassari-Alghero, per la metropolitana di Cagliari e per l’eliminazione degli incroci a raso sulla SS 554, interventi destinati a rivoluzionare in positivo la viabilità isolana, snellendo il traffico ed eliminando situazioni di pericolo cui i sardi pagano un tributo in vite umane pressoché quotidiano, sentiremo ancora risuonare il solito ritornello stonato delle promesse mancate e del Governo che si ricorda della Sardegna solo in campagna elettorale”.

“La decisione di considerare un grande evento di rilevanza nazionale la tappa maddalenina delle Louis Vuitton World Series, con la possibilità di realizzare le infrastrutture necessarie con procedure d’urgenza gestite dalla Protezione Civile, è un altro successo, una sorta di ‘fase 2’ per il rilancio dell’arcipelago di La Maddalena dopo la dismissione delle servitù militari e i lavori già realizzati per ospitare i vertici internazionali”, conclude il capogruppo. “I grandi risultati ottenuti oggi a Roma dal presidente Cappellacci sono la dimostrazione che la politica del dialogo e del confronto costruttivo con il Governo, con cui il centrodestra ha scelto di distinguersi da quanto si è visto nella passata legislatura, è l’unica via possibile per rilanciare lo sviluppo economico della Sardegna”.

martedì, settembre 29, 2009

Silvio Lai pensi alle lacerazioni del Pd anziché occuparsi del Pdl

Preso dal clima da campagna elettorale in cui è coinvolto in queste settimane, l’ex consigliere regionale Silvio Lai sembra non accontentarsi più di puntare alla guida del Partito Democratico sardo e voler estendere la sua candidatura anche alla guida del Popolo Della Libertà gallurese”, dichiara il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa diramato oggi pomeriggio dal candidato alla segreteria regionale del Pd, Silvio Lai.

“Forse l’on. Lai farebbe meglio a dedicarsi ai problemi interni del proprio partito”, prosegue Diana, “non solo perché gli altri non hanno alcun bisogno dei suoi interventi ma anche e soprattutto perché, qualora dovesse essere eletto segretario regionale, non avrà davanti a sé un compito facile nel tenere unito un partito lacerato fino all’inverosimile per i prossimi quattro anni e mezzo di opposizione al centrodestra che governa la Regione”.

“In vista della sua eventuale avventura alla guida del più grande partito di minoranza in Sardegna, colgo l’occasione per suggerire all’on. Lai, evidentemente a digiuno di questioni amministrative, di informarsi”, conclude il capogruppo, “onde evitare ulteriori brutte figure, poiché non si può pensare che la pubblicazione su un sito Internet, per quanto istituzionale, sia condizione necessaria per dare legittimità ad un atto amministrativo. Oltretutto, se così non fosse, è facile immaginare quante delle delibere adottate dalla Giunta regionale di centrosinistra nella passata legislatura dovrebbero essere ritenute carta straccia”.

lunedì, settembre 28, 2009

Regione, utile maggiore collaborazione da parte dei Parlamentari sardi del Pdl

L’imponente lavoro che la Giunta regionale e la maggioranza di centrodestra che governano la Regione si trovano ad affrontare nel tentativo di risollevare le sorti della Sardegna dopo cinque anni di malgoverno del centrosinistra meriterebbero un maggiore supporto da parte di qualche parlamentare del nostro partito, evidentemente troppo impegnato a rivendicare nomine in posti di sottogoverno per avere il tempo di assumersi la responsabilità di agire in modo costruttivo e non solo astrattamente critico per appoggiare l’azione di governo della coalizione che anch’egli rappresenta e per fare qualcosa di utile per il suo territorio di provenienza”, dichiarano il coordinatore regionale del Popolo Della Libertà, Mariano Delogu, ed il capogruppo in Consiglio regionale, Mario Diana.

“Da qualche settimana”, proseguono Delogu e Diana, “si assiste ad un risveglio e ad un tentativo di recupero sui temi del ‘territorio trascurato’ e del mancato ‘coinvolgimento nelle scelte’ da parte di parlamentari della cui attività abbiamo finora avuto pochi riscontri se non per l’abitudine ad ‘accodarsi’ ogni qualvolta si ripropone, a livello nazionale o regionale, qualche singolo tema, dalla continuità territoriale ai lavori pubblici, dall’istruzione all’urbanistica, che hanno particolarmente a cuore. Nessuno dispone, poiché altrimenti sarebbe un aspirante mago e non un politico, di bacchette magiche in grado, se non di risolvere, almeno di modificare in pochi mesi ciò che si è sedimentato e incancrenito per oltre quattro anni. Quanto al richiamo agli impegni assunti in campagna elettorale, non c’è di che preoccuparsi: la Giunta e la maggioranza che la sostiene hanno ben presente il valore, non elettorale ma sostanziale, di quello per cui ci siamo battuti, proponendoci per un deciso cambiamento di rotta e ottenendo la conseguente fiducia dei sardi”.

“Domani”, sottolineano Delogu e Diana, “nell’Aula del Consiglio e contemporaneamente nella sede della Presidenza della Regione, due importanti segnali di cambiamento imboccheranno la dirittura d’arrivo: da una parte la replica dell’Assessore all’Urbanistica e il passaggio all’esame dell’articolato del Piano Casa e dall’altra l’illustrazione da parte del Presidente e dell’Assessore al Bilancio della finanziaria 2010. Un fatto, quest’ultimo, che assume una valenza straordinaria, visto che per molti e molti anni la manovra finanziaria della Regione non è stata approvata nei tempi previsti e senza il ricorso a lunghi e deleteri mesi di esercizio provvisorio. Si tratta di una prima, parziale ma importante risposta anche a chi oggi si erge a paladino difensore del proprio territorio accusando gli altri di ‘trascurarlo’”.

“Vogliamo concludere con un invito a tutti i parlamentari sardi del Pdl”, concludono il coordinatore e il capogruppo, “affinché si rendano disponibili a partecipare a breve ad un incontro con il presidente Cappellacci, con gli assessori e con i consiglieri regionali, in modo tale che possano contribuire attivamente alla definizione della finanziaria e del Piano Regionale di Sviluppo facendosi portatori delle istanze dei loro territori che, ne siamo certi, vanno ben oltre la rivendicazione di una poltrona in Giunta o in qualche Asl”.

giovedì, settembre 17, 2009

Cordoglio del gruppo Pdl per la morte di Matteo Mureddu

Il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, a nome dell’intero gruppo consiliare esprime cordoglio per la morte del caporal maggiore Matteo Mureddu, rimasto vittima dell’attentato terroristico di questa mattina a Kabul.

“Da italiani e soprattutto da sardi siamo vicini nel dolore alla famiglia Mureddu e all’intera comunità di Solarussa, che piangono la tragica morte di un giovane caduto mentre rendeva un servizio prezioso per la difesa della pace e per lo sviluppo di una democrazia compiuta in un paese dilaniato da decenni di guerre civili e dittature”, dichiara Diana. “Allo stesso modo siamo vicini a tutti i soldati della brigata Folgore, tra cui figurano numerosi sardi, e agli altri militari italiani impegnati in missioni di pace, con un pensiero particolare alla Brigata Sassari che partirà per l’Afghanistan la prossima settimana”.

mercoledì, settembre 16, 2009

Parco eolico Is Arenas, coinvolgere la Regione e le popolazioni locali

Il parco eolico di Is Arenas non deve essere autorizzato senza il coinvolgimento della Regione e delle popolazioni locali: lo chiede il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in un’interrogazione all’Assessore regionale agli Enti Locali, Gabriele Asunis. Diana fa riferimento alla notizia apparsa oggi su un quotidiano locale, secondo cui la società Is Arenas Renewable Energies S.r.l. avrebbe presentato alla Capitaneria di Porto di Oristano la richiesta per una concessione demaniale relativa ad un tratto di mare situato tra Su Pallosu e S’Archittu, al largo delle coste di Is Arenas, per la realizzazione di un parco eolico ‘off shore’ da 320 Megawatt.

Il parco si estenderebbe su una superficie a mare di quasi 2.200 ettari e su un’area demaniale di 450 metri quadri. Le singole torri, che saranno piazzate a una distanza minima di meno di due chilometri dalla costa, potranno raggiungere un’altezza di 100 metri. La notizia, riferisce il capogruppo nell’interrogazione, “ha provocato grande sconcerto nella popolazione del territorio”, che teme per l’impatto devastante che l’opera potrebbe avere “su un’area di straordinario pregio paesaggistico come quella di Is Arenas, interessata da importanti progetti di sviluppo turistico su cui gravano le speranze di rilancio dello sviluppo economico dell’intera provincia di Oristano”.

Oltretutto, a Diana “non risulta che la società abbia presentato alcuna richiesta di Valutazione di impatto ambientale, sia in sede regionale che in sede nazionale”. “La decisione di realizzare il parco eolico su un’area del demanio marittimo”, prosegue l’esponente oristanese del Pdl, “consente un iter autorizzativo estremamente semplificato, non implica il rispetto delle norme del Piano paesaggistico regionale e riduce al minimo le possibilità di intervento da parte dell’Amministrazione regionale, delle comunità locali e delle loro rappresentanze istituzionali”. Inoltre, “quella in oggetto non appare l’unica iniziativa nel territorio slegata dalla programmazione regionale e che si vuole realizzare senza il coinvolgimento dell’Amministrazione regionale e delle comunità locali”.

Diana chiede perciò all’assessore Asunis se le notizie sul progetto per il parco eolico ‘off shore’ sono vere e alla Giunta regionale che “sia valutata con assoluto rigore l’aderenza del progetto alla normativa paesaggistica, regionale o nazionale, cui è sottoposta l’area del demanio marittimo su cui il progetto dovrebbe essere realizzato”. Infine, Diana chiede all’esecutivo di attivarsi, “se necessario anche presso le autorità statali competenti”, affinché “il rilascio delle necessarie autorizzazioni per la realizzazione del progetto sia preceduto dalla consultazione della popolazione locale e affinché l’iter autorizzativo avvenga con il coinvolgimento dell’Amministrazione regionale e delle istituzioni locali”.



INTERROGAZIONE URGENTE DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sul progetto per la realizzazione di un parco eolico ‘off shore’ al largo delle coste di Is Arenas


Il sottoscritto,

PREMESSO che, secondo preoccupanti indiscrezioni apparse oggi sulla stampa locale, la società Is Arenas Renewable Energies S.r.l. avrebbe presentato alla Capitaneria di Porto di Oristano la richiesta per una concessione demaniale relativa ad un tratto di mare situato tra Su Pallosu e S’Archittu, al largo delle coste di Is Arenas, per la realizzazione di un parco eolico;

CONSIDERATO che il parco eolico di cui sopra, la cui capacità è stimata in 320 Megawatt, si estenderebbe su una superficie a mare di quasi 2.200 Ha e su un’area demaniale di 450 mq, e che le singole torri, situate a una distanza minima di meno di 2 km dalla costa, potrebbero raggiungere un’altezza di 100 m;

VERIFICATO che la notizia, apparsa oggi sulla stampa, ha provocato grande sconcerto nella popolazione del territorio, che teme per l’impatto devastante che un’opera come quella in oggetto potrebbe avere su un’area di straordinario pregio paesaggistico come quella di Is Arenas, interessata da importanti progetti di sviluppo turistico su cui gravano le speranze di rilancio dello sviluppo economico dell’intera provincia di Oristano;

AGGIUNTO che non risulta all’interrogante che la società abbia presentato alcuna richiesta di Valutazione di impatto ambientale, sia in sede regionale che in sede nazionale;

VALUTATO che la decisione di realizzare il parco eolico su un’area del demanio marittimo consente un iter autorizzativo estremamente semplificato, non implica il rispetto delle norme del Piano paesaggistico regionale e riduce al minimo le possibilità di intervento da parte dell’Amministrazione regionale, delle comunità locali e delle loro rappresentanze istituzionali;

SOTTOLINEATO che quella in oggetto non appare l’unica iniziativa nel territorio slegata dalla programmazione regionale e che si vuole realizzare senza il coinvolgimento dell’Amministrazione regionale e delle comunità locali;


CHIEDE DI INTERROGARE

l’Assessore regionale agli Enti locali

affinché riferisca

  • Se quanto apparso oggi sulla stampa locale relativamente al progetto per la realizzazione di un parco eolico ‘off shore’ al largo delle coste di Is Arenas risponde al vero;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare affinché sia valutata con assoluto rigore l’aderenza del progetto alla normativa paesaggistica, regionale o nazionale, cui è sottoposta l’area del demanio marittimo su cui il progetto dovrebbe essere realizzato;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare, se necessario anche presso le autorità statali competenti, affinché il rilascio delle necessarie autorizzazioni per la realizzazione del progetto in oggetto sia preceduto dalla consultazione della popolazione locale e affinché l’iter autorizzativo del progetto avvenga con il coinvolgimento dell’Amministrazione regionale e delle istituzioni locali.

sabato, settembre 12, 2009

Asl commissariate per colpa della lottizzazione del centrosinistra

Prima di lanciare accuse di lottizzazione e di ritorno alla più becera partitocrazia, l’on. Bruno farebbe bene a rileggere gli articoli che uscivano sui quotidiani sardi nella passata legislatura, ogni qual volta la Giunta regionale presieduta da Renato Soru nominava il direttore generale di qualche Azienda sanitaria locale”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa del capogruppo del Partito Democratico, Mario Bruno, sul commissariamento delle Asl.

“Chi segue costantemente le vicende della politica isolana ricorda benissimo i lunghi tira e molla tra le correnti del Pd e tra quest’ultimo e gli alleati, e i malumori di chi, di volta in volta, restava a bocca asciutta”, sottolinea Diana. “La differenza è che allora si trattava di nominare dei direttori generali, per i quali la legge prevede una comparazione tra curricula da effettuarsi secondo criteri di obiettività e trasparenza per individuare i candidati con i migliori requisiti professionali, cosa che nella scorsa legislatura non si è mai fatta. Questa volta si stanno nominando dei commissari, che in quanto tali sono delegati della Giunta regionale con l’incarico politico di risanare il disastro finanziario lasciato dai manager del centrosinistra e garantire ai cittadini un’assistenza decente, cosa che evidentemente i direttori generali uscenti non sono stati capaci di fare”.

“Anche per quanto riguarda gli ‘appetiti di amici e sodali’, l’on. Bruno parla di un film già visto: come non ricordare la pletora di consulenti e presunti esperti a vario titolo, in massima parte continentali con interessi economici legati a quelli dell’allora Assessore alla Sanità, Nerina Dirindin, abbondantemente remunerata dai direttori generali del centrosinistra?”, conclude il capogruppo. “Insomma, chi, come l’on. Bruno, ha svolto un ruolo di primo piano nel sistema di spartizione del potere che ha caratterizzato l’era Soru non può certo permettersi di dare delle lezioni a noi che stiamo cercando di rimediare ai danni che quel sistema ha causato alla sanità sarda”.

venerdì, settembre 11, 2009

Risposta a on. Barracciu: stufi dei suoi insulti

Il centrodestra si è stufato della dose quotidiana di insulti, di attacchi, di accuse senza capo né coda che ci viene propinata dall’aspirante segretario del Partito Democratico sardo, Francesca Barracciu”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa diramato nella serata di ieri dalla consigliera regionale Francesca Barracciu. “Da quando si sono aperti i giochi per la segreteria regionale del Pd, non passa giorno senza che l’on. Barracciu senta il bisogno di esternare su qualsiasi argomento, finendo immancabilmente per dare la proverbiale zappa sui piedi suoi e del suo partito”.

“Gli insulti rivolti al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, li rispediamo al mittente con la considerazione che meritano. Ci limitiamo a ricordare”, sottolinea Diana, “quali grandi risultati hanno portato alla Sardegna l’amicizia del Governo guidato da Romano Prodi ed i grandi moti di protesta di cui si è reso protagonista Soru ad uso e consumo, fortunatamente vani, della propria immagine elettorale. Dei gloriosi risultati citati dall’on. Barracciu non ce ne risulta neppure uno. Al vertice italo-algerino di Alghero, mentre l’allora governatore, auto-invitatosi, faceva tappezzeria, Prodi siglò con il Governo algerino un passaggio intermedio per la realizzazione del gasdotto Galsi, progetto nato grazie al governo regionale di centrodestra della dodicesima legislatura e che sarà portato a termine grazie all’impegno dell’attuale governo regionale, sempre di centrodestra, mentre Soru non ha saputo far altro che osteggiarlo in campagna elettorale e poi cercare di cavalcarlo per prendersene i meriti, senza riuscirci”.

“Sull’industria e l’energia”, prosegue il capogruppo, “verrebbe da stendere un velo pietoso, se solo l’on. Barracciu non avesse passato il segno. Per quanto riguarda la prima, il centrodestra è impegnato a ricostruire il tessuto produttivo sulle macerie lasciate dal centrosinistra che lo ha preceduto al governo della Regione. La giunta Cappellacci sta riuscendo a scongiurare la chiusura degli stabilimenti entrati in crisi durante l’era Soru, ma questo l’on. Barracciu fa finta di non vederlo. Quanto alle politiche energetiche, non ci pare che la norma sul Virtual Power Plant che ridurrà i costi per le industrie energivore sia stata approvata con Soru ancora in carica, o che l’ex governatore abbia avuto un qualche ruolo nella sua approvazione. In tutto questo disastro, l’on. Barracciu era ben presente, in qualità di consigliera regionale che diligentemente alzava e abbassava la mano a richiesta del suo leader, senza discutere e senza pensare. Lo stesso che è riuscita a fare anche da segretaria regionale del Pd, carica che ha già ricoperto e per la quale ancora oggi è ricordata, non soltanto dagli avversari ma anche dai compagni. Per quanto riguarda il Piano Casa, qual è la posizione dell’on. Barracciu, quella del Pd o quella del suo capocorrente Soru, che non ci pare essere in linea con quella del partito?”.

“Anziché sparare a zero sul centrodestra senza rendersi conto che le sue armi sono caricate a salve e non possono nuocere a nessuno, l’on. Barracciu farebbe bene ad incentrare la sua campagna elettorale sul cercare di spiegare ad iscritti ed elettori del Pd perché il centrosinistra ha perso le elezioni regionali e cosa propone per evitare di ripetere nuovamente gli stessi errori”, conclude Diana. “Difficilmente, però, lo farà: rischierebbe di svelare quale ruolo e quanta responsabilità ella stessa ha avuto sul tracollo elettorale del suo partito, cui i sardi hanno voltato le spalle in massa ed il cui consenso non sarà certo riconquistato con esternazioni tanto fastidiose e inconsistenti”.

giovedì, settembre 10, 2009

Accordo Italia-Spagna su Autostrade del Mare, auspichiamo scali in Sardegna

E’ con soddisfazione ed orgoglio che ho appreso dell’accordo tra i Ministri dei Trasporti di Italia e Spagna finalizzato allo sviluppo delle cosiddette Autostrade del Mare”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana. “Soddisfazione perché l’accordo sarà di fondamentale importanza per il trasporto merci nel bacino del Mediterraneo negli anni a venire e orgoglio perché è stato siglato nel corso del primo vertice internazionale ospitato nelle nuove strutture di La Maddalena”.

“Ora non resta che auspicare che nelle rotte commerciali tra la Penisola e la Spagna siano previsti degli scali in Sardegna, altrimenti diventerebbe difficile capire quali benefici possono derivare all’Isola dall’ospitare sul suo territorio gli incontri bilaterali organizzati dal Governo italiano”, prosegue Diana. “Le rotte tra l’Italia e la Spagna transitano al largo di Oristano, pertanto non sarebbe difficile prevedere uno scalo che consenta alle aziende sarde, penalizzate dall’annoso problema della continuità territoriale per le merci, di sbarcare a condizioni competitive sui mercati europei. Ciò costituirebbe un’importantissima valvola di sfogo per le aziende dei settori, come quello lapideo e quello del sughero, che più soffrono a causa delle difficoltà nei trasporti. Oltretutto, si tratta principalmente di aziende delle zone interne dell’Isola; le rotte Italia-Spagna con scalo in Sardegna potrebbero così rappresentare un volano per lo sviluppo delle aree più disagiate”.

“Un segnale positivo potrebbe essere rappresentato dalla convocazione del Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nella commissione mista che dovrà selezionare le proposte degli armatori”, conclude il capogruppo. “Così la Sardegna potrebbe candidarsi a ricoprire quel ruolo di primo piano nei traffici marittimi nel bacino mediterraneo che la sua fortunata posizione geografica le consente”.