martedì, settembre 29, 2009

Silvio Lai pensi alle lacerazioni del Pd anziché occuparsi del Pdl

Preso dal clima da campagna elettorale in cui è coinvolto in queste settimane, l’ex consigliere regionale Silvio Lai sembra non accontentarsi più di puntare alla guida del Partito Democratico sardo e voler estendere la sua candidatura anche alla guida del Popolo Della Libertà gallurese”, dichiara il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa diramato oggi pomeriggio dal candidato alla segreteria regionale del Pd, Silvio Lai.

“Forse l’on. Lai farebbe meglio a dedicarsi ai problemi interni del proprio partito”, prosegue Diana, “non solo perché gli altri non hanno alcun bisogno dei suoi interventi ma anche e soprattutto perché, qualora dovesse essere eletto segretario regionale, non avrà davanti a sé un compito facile nel tenere unito un partito lacerato fino all’inverosimile per i prossimi quattro anni e mezzo di opposizione al centrodestra che governa la Regione”.

“In vista della sua eventuale avventura alla guida del più grande partito di minoranza in Sardegna, colgo l’occasione per suggerire all’on. Lai, evidentemente a digiuno di questioni amministrative, di informarsi”, conclude il capogruppo, “onde evitare ulteriori brutte figure, poiché non si può pensare che la pubblicazione su un sito Internet, per quanto istituzionale, sia condizione necessaria per dare legittimità ad un atto amministrativo. Oltretutto, se così non fosse, è facile immaginare quante delle delibere adottate dalla Giunta regionale di centrosinistra nella passata legislatura dovrebbero essere ritenute carta straccia”.

lunedì, settembre 28, 2009

Regione, utile maggiore collaborazione da parte dei Parlamentari sardi del Pdl

L’imponente lavoro che la Giunta regionale e la maggioranza di centrodestra che governano la Regione si trovano ad affrontare nel tentativo di risollevare le sorti della Sardegna dopo cinque anni di malgoverno del centrosinistra meriterebbero un maggiore supporto da parte di qualche parlamentare del nostro partito, evidentemente troppo impegnato a rivendicare nomine in posti di sottogoverno per avere il tempo di assumersi la responsabilità di agire in modo costruttivo e non solo astrattamente critico per appoggiare l’azione di governo della coalizione che anch’egli rappresenta e per fare qualcosa di utile per il suo territorio di provenienza”, dichiarano il coordinatore regionale del Popolo Della Libertà, Mariano Delogu, ed il capogruppo in Consiglio regionale, Mario Diana.

“Da qualche settimana”, proseguono Delogu e Diana, “si assiste ad un risveglio e ad un tentativo di recupero sui temi del ‘territorio trascurato’ e del mancato ‘coinvolgimento nelle scelte’ da parte di parlamentari della cui attività abbiamo finora avuto pochi riscontri se non per l’abitudine ad ‘accodarsi’ ogni qualvolta si ripropone, a livello nazionale o regionale, qualche singolo tema, dalla continuità territoriale ai lavori pubblici, dall’istruzione all’urbanistica, che hanno particolarmente a cuore. Nessuno dispone, poiché altrimenti sarebbe un aspirante mago e non un politico, di bacchette magiche in grado, se non di risolvere, almeno di modificare in pochi mesi ciò che si è sedimentato e incancrenito per oltre quattro anni. Quanto al richiamo agli impegni assunti in campagna elettorale, non c’è di che preoccuparsi: la Giunta e la maggioranza che la sostiene hanno ben presente il valore, non elettorale ma sostanziale, di quello per cui ci siamo battuti, proponendoci per un deciso cambiamento di rotta e ottenendo la conseguente fiducia dei sardi”.

“Domani”, sottolineano Delogu e Diana, “nell’Aula del Consiglio e contemporaneamente nella sede della Presidenza della Regione, due importanti segnali di cambiamento imboccheranno la dirittura d’arrivo: da una parte la replica dell’Assessore all’Urbanistica e il passaggio all’esame dell’articolato del Piano Casa e dall’altra l’illustrazione da parte del Presidente e dell’Assessore al Bilancio della finanziaria 2010. Un fatto, quest’ultimo, che assume una valenza straordinaria, visto che per molti e molti anni la manovra finanziaria della Regione non è stata approvata nei tempi previsti e senza il ricorso a lunghi e deleteri mesi di esercizio provvisorio. Si tratta di una prima, parziale ma importante risposta anche a chi oggi si erge a paladino difensore del proprio territorio accusando gli altri di ‘trascurarlo’”.

“Vogliamo concludere con un invito a tutti i parlamentari sardi del Pdl”, concludono il coordinatore e il capogruppo, “affinché si rendano disponibili a partecipare a breve ad un incontro con il presidente Cappellacci, con gli assessori e con i consiglieri regionali, in modo tale che possano contribuire attivamente alla definizione della finanziaria e del Piano Regionale di Sviluppo facendosi portatori delle istanze dei loro territori che, ne siamo certi, vanno ben oltre la rivendicazione di una poltrona in Giunta o in qualche Asl”.

giovedì, settembre 17, 2009

Cordoglio del gruppo Pdl per la morte di Matteo Mureddu

Il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, a nome dell’intero gruppo consiliare esprime cordoglio per la morte del caporal maggiore Matteo Mureddu, rimasto vittima dell’attentato terroristico di questa mattina a Kabul.

“Da italiani e soprattutto da sardi siamo vicini nel dolore alla famiglia Mureddu e all’intera comunità di Solarussa, che piangono la tragica morte di un giovane caduto mentre rendeva un servizio prezioso per la difesa della pace e per lo sviluppo di una democrazia compiuta in un paese dilaniato da decenni di guerre civili e dittature”, dichiara Diana. “Allo stesso modo siamo vicini a tutti i soldati della brigata Folgore, tra cui figurano numerosi sardi, e agli altri militari italiani impegnati in missioni di pace, con un pensiero particolare alla Brigata Sassari che partirà per l’Afghanistan la prossima settimana”.

mercoledì, settembre 16, 2009

Parco eolico Is Arenas, coinvolgere la Regione e le popolazioni locali

Il parco eolico di Is Arenas non deve essere autorizzato senza il coinvolgimento della Regione e delle popolazioni locali: lo chiede il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in un’interrogazione all’Assessore regionale agli Enti Locali, Gabriele Asunis. Diana fa riferimento alla notizia apparsa oggi su un quotidiano locale, secondo cui la società Is Arenas Renewable Energies S.r.l. avrebbe presentato alla Capitaneria di Porto di Oristano la richiesta per una concessione demaniale relativa ad un tratto di mare situato tra Su Pallosu e S’Archittu, al largo delle coste di Is Arenas, per la realizzazione di un parco eolico ‘off shore’ da 320 Megawatt.

Il parco si estenderebbe su una superficie a mare di quasi 2.200 ettari e su un’area demaniale di 450 metri quadri. Le singole torri, che saranno piazzate a una distanza minima di meno di due chilometri dalla costa, potranno raggiungere un’altezza di 100 metri. La notizia, riferisce il capogruppo nell’interrogazione, “ha provocato grande sconcerto nella popolazione del territorio”, che teme per l’impatto devastante che l’opera potrebbe avere “su un’area di straordinario pregio paesaggistico come quella di Is Arenas, interessata da importanti progetti di sviluppo turistico su cui gravano le speranze di rilancio dello sviluppo economico dell’intera provincia di Oristano”.

Oltretutto, a Diana “non risulta che la società abbia presentato alcuna richiesta di Valutazione di impatto ambientale, sia in sede regionale che in sede nazionale”. “La decisione di realizzare il parco eolico su un’area del demanio marittimo”, prosegue l’esponente oristanese del Pdl, “consente un iter autorizzativo estremamente semplificato, non implica il rispetto delle norme del Piano paesaggistico regionale e riduce al minimo le possibilità di intervento da parte dell’Amministrazione regionale, delle comunità locali e delle loro rappresentanze istituzionali”. Inoltre, “quella in oggetto non appare l’unica iniziativa nel territorio slegata dalla programmazione regionale e che si vuole realizzare senza il coinvolgimento dell’Amministrazione regionale e delle comunità locali”.

Diana chiede perciò all’assessore Asunis se le notizie sul progetto per il parco eolico ‘off shore’ sono vere e alla Giunta regionale che “sia valutata con assoluto rigore l’aderenza del progetto alla normativa paesaggistica, regionale o nazionale, cui è sottoposta l’area del demanio marittimo su cui il progetto dovrebbe essere realizzato”. Infine, Diana chiede all’esecutivo di attivarsi, “se necessario anche presso le autorità statali competenti”, affinché “il rilascio delle necessarie autorizzazioni per la realizzazione del progetto sia preceduto dalla consultazione della popolazione locale e affinché l’iter autorizzativo avvenga con il coinvolgimento dell’Amministrazione regionale e delle istituzioni locali”.



INTERROGAZIONE URGENTE DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sul progetto per la realizzazione di un parco eolico ‘off shore’ al largo delle coste di Is Arenas


Il sottoscritto,

PREMESSO che, secondo preoccupanti indiscrezioni apparse oggi sulla stampa locale, la società Is Arenas Renewable Energies S.r.l. avrebbe presentato alla Capitaneria di Porto di Oristano la richiesta per una concessione demaniale relativa ad un tratto di mare situato tra Su Pallosu e S’Archittu, al largo delle coste di Is Arenas, per la realizzazione di un parco eolico;

CONSIDERATO che il parco eolico di cui sopra, la cui capacità è stimata in 320 Megawatt, si estenderebbe su una superficie a mare di quasi 2.200 Ha e su un’area demaniale di 450 mq, e che le singole torri, situate a una distanza minima di meno di 2 km dalla costa, potrebbero raggiungere un’altezza di 100 m;

VERIFICATO che la notizia, apparsa oggi sulla stampa, ha provocato grande sconcerto nella popolazione del territorio, che teme per l’impatto devastante che un’opera come quella in oggetto potrebbe avere su un’area di straordinario pregio paesaggistico come quella di Is Arenas, interessata da importanti progetti di sviluppo turistico su cui gravano le speranze di rilancio dello sviluppo economico dell’intera provincia di Oristano;

AGGIUNTO che non risulta all’interrogante che la società abbia presentato alcuna richiesta di Valutazione di impatto ambientale, sia in sede regionale che in sede nazionale;

VALUTATO che la decisione di realizzare il parco eolico su un’area del demanio marittimo consente un iter autorizzativo estremamente semplificato, non implica il rispetto delle norme del Piano paesaggistico regionale e riduce al minimo le possibilità di intervento da parte dell’Amministrazione regionale, delle comunità locali e delle loro rappresentanze istituzionali;

SOTTOLINEATO che quella in oggetto non appare l’unica iniziativa nel territorio slegata dalla programmazione regionale e che si vuole realizzare senza il coinvolgimento dell’Amministrazione regionale e delle comunità locali;


CHIEDE DI INTERROGARE

l’Assessore regionale agli Enti locali

affinché riferisca

  • Se quanto apparso oggi sulla stampa locale relativamente al progetto per la realizzazione di un parco eolico ‘off shore’ al largo delle coste di Is Arenas risponde al vero;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare affinché sia valutata con assoluto rigore l’aderenza del progetto alla normativa paesaggistica, regionale o nazionale, cui è sottoposta l’area del demanio marittimo su cui il progetto dovrebbe essere realizzato;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare, se necessario anche presso le autorità statali competenti, affinché il rilascio delle necessarie autorizzazioni per la realizzazione del progetto in oggetto sia preceduto dalla consultazione della popolazione locale e affinché l’iter autorizzativo del progetto avvenga con il coinvolgimento dell’Amministrazione regionale e delle istituzioni locali.

sabato, settembre 12, 2009

Asl commissariate per colpa della lottizzazione del centrosinistra

Prima di lanciare accuse di lottizzazione e di ritorno alla più becera partitocrazia, l’on. Bruno farebbe bene a rileggere gli articoli che uscivano sui quotidiani sardi nella passata legislatura, ogni qual volta la Giunta regionale presieduta da Renato Soru nominava il direttore generale di qualche Azienda sanitaria locale”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa del capogruppo del Partito Democratico, Mario Bruno, sul commissariamento delle Asl.

“Chi segue costantemente le vicende della politica isolana ricorda benissimo i lunghi tira e molla tra le correnti del Pd e tra quest’ultimo e gli alleati, e i malumori di chi, di volta in volta, restava a bocca asciutta”, sottolinea Diana. “La differenza è che allora si trattava di nominare dei direttori generali, per i quali la legge prevede una comparazione tra curricula da effettuarsi secondo criteri di obiettività e trasparenza per individuare i candidati con i migliori requisiti professionali, cosa che nella scorsa legislatura non si è mai fatta. Questa volta si stanno nominando dei commissari, che in quanto tali sono delegati della Giunta regionale con l’incarico politico di risanare il disastro finanziario lasciato dai manager del centrosinistra e garantire ai cittadini un’assistenza decente, cosa che evidentemente i direttori generali uscenti non sono stati capaci di fare”.

“Anche per quanto riguarda gli ‘appetiti di amici e sodali’, l’on. Bruno parla di un film già visto: come non ricordare la pletora di consulenti e presunti esperti a vario titolo, in massima parte continentali con interessi economici legati a quelli dell’allora Assessore alla Sanità, Nerina Dirindin, abbondantemente remunerata dai direttori generali del centrosinistra?”, conclude il capogruppo. “Insomma, chi, come l’on. Bruno, ha svolto un ruolo di primo piano nel sistema di spartizione del potere che ha caratterizzato l’era Soru non può certo permettersi di dare delle lezioni a noi che stiamo cercando di rimediare ai danni che quel sistema ha causato alla sanità sarda”.

venerdì, settembre 11, 2009

Risposta a on. Barracciu: stufi dei suoi insulti

Il centrodestra si è stufato della dose quotidiana di insulti, di attacchi, di accuse senza capo né coda che ci viene propinata dall’aspirante segretario del Partito Democratico sardo, Francesca Barracciu”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa diramato nella serata di ieri dalla consigliera regionale Francesca Barracciu. “Da quando si sono aperti i giochi per la segreteria regionale del Pd, non passa giorno senza che l’on. Barracciu senta il bisogno di esternare su qualsiasi argomento, finendo immancabilmente per dare la proverbiale zappa sui piedi suoi e del suo partito”.

“Gli insulti rivolti al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, li rispediamo al mittente con la considerazione che meritano. Ci limitiamo a ricordare”, sottolinea Diana, “quali grandi risultati hanno portato alla Sardegna l’amicizia del Governo guidato da Romano Prodi ed i grandi moti di protesta di cui si è reso protagonista Soru ad uso e consumo, fortunatamente vani, della propria immagine elettorale. Dei gloriosi risultati citati dall’on. Barracciu non ce ne risulta neppure uno. Al vertice italo-algerino di Alghero, mentre l’allora governatore, auto-invitatosi, faceva tappezzeria, Prodi siglò con il Governo algerino un passaggio intermedio per la realizzazione del gasdotto Galsi, progetto nato grazie al governo regionale di centrodestra della dodicesima legislatura e che sarà portato a termine grazie all’impegno dell’attuale governo regionale, sempre di centrodestra, mentre Soru non ha saputo far altro che osteggiarlo in campagna elettorale e poi cercare di cavalcarlo per prendersene i meriti, senza riuscirci”.

“Sull’industria e l’energia”, prosegue il capogruppo, “verrebbe da stendere un velo pietoso, se solo l’on. Barracciu non avesse passato il segno. Per quanto riguarda la prima, il centrodestra è impegnato a ricostruire il tessuto produttivo sulle macerie lasciate dal centrosinistra che lo ha preceduto al governo della Regione. La giunta Cappellacci sta riuscendo a scongiurare la chiusura degli stabilimenti entrati in crisi durante l’era Soru, ma questo l’on. Barracciu fa finta di non vederlo. Quanto alle politiche energetiche, non ci pare che la norma sul Virtual Power Plant che ridurrà i costi per le industrie energivore sia stata approvata con Soru ancora in carica, o che l’ex governatore abbia avuto un qualche ruolo nella sua approvazione. In tutto questo disastro, l’on. Barracciu era ben presente, in qualità di consigliera regionale che diligentemente alzava e abbassava la mano a richiesta del suo leader, senza discutere e senza pensare. Lo stesso che è riuscita a fare anche da segretaria regionale del Pd, carica che ha già ricoperto e per la quale ancora oggi è ricordata, non soltanto dagli avversari ma anche dai compagni. Per quanto riguarda il Piano Casa, qual è la posizione dell’on. Barracciu, quella del Pd o quella del suo capocorrente Soru, che non ci pare essere in linea con quella del partito?”.

“Anziché sparare a zero sul centrodestra senza rendersi conto che le sue armi sono caricate a salve e non possono nuocere a nessuno, l’on. Barracciu farebbe bene ad incentrare la sua campagna elettorale sul cercare di spiegare ad iscritti ed elettori del Pd perché il centrosinistra ha perso le elezioni regionali e cosa propone per evitare di ripetere nuovamente gli stessi errori”, conclude Diana. “Difficilmente, però, lo farà: rischierebbe di svelare quale ruolo e quanta responsabilità ella stessa ha avuto sul tracollo elettorale del suo partito, cui i sardi hanno voltato le spalle in massa ed il cui consenso non sarà certo riconquistato con esternazioni tanto fastidiose e inconsistenti”.

giovedì, settembre 10, 2009

Accordo Italia-Spagna su Autostrade del Mare, auspichiamo scali in Sardegna

E’ con soddisfazione ed orgoglio che ho appreso dell’accordo tra i Ministri dei Trasporti di Italia e Spagna finalizzato allo sviluppo delle cosiddette Autostrade del Mare”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana. “Soddisfazione perché l’accordo sarà di fondamentale importanza per il trasporto merci nel bacino del Mediterraneo negli anni a venire e orgoglio perché è stato siglato nel corso del primo vertice internazionale ospitato nelle nuove strutture di La Maddalena”.

“Ora non resta che auspicare che nelle rotte commerciali tra la Penisola e la Spagna siano previsti degli scali in Sardegna, altrimenti diventerebbe difficile capire quali benefici possono derivare all’Isola dall’ospitare sul suo territorio gli incontri bilaterali organizzati dal Governo italiano”, prosegue Diana. “Le rotte tra l’Italia e la Spagna transitano al largo di Oristano, pertanto non sarebbe difficile prevedere uno scalo che consenta alle aziende sarde, penalizzate dall’annoso problema della continuità territoriale per le merci, di sbarcare a condizioni competitive sui mercati europei. Ciò costituirebbe un’importantissima valvola di sfogo per le aziende dei settori, come quello lapideo e quello del sughero, che più soffrono a causa delle difficoltà nei trasporti. Oltretutto, si tratta principalmente di aziende delle zone interne dell’Isola; le rotte Italia-Spagna con scalo in Sardegna potrebbero così rappresentare un volano per lo sviluppo delle aree più disagiate”.

“Un segnale positivo potrebbe essere rappresentato dalla convocazione del Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nella commissione mista che dovrà selezionare le proposte degli armatori”, conclude il capogruppo. “Così la Sardegna potrebbe candidarsi a ricoprire quel ruolo di primo piano nei traffici marittimi nel bacino mediterraneo che la sua fortunata posizione geografica le consente”.

Asl 8, illegittimità a catena nell’istituzione del Dipartimento di Prevenzione?

La Giunta regionale intervenga per sanare le presunte numerose illegittimità commesse dall’Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari nell’istituzione del Dipartimento di Prevenzione e nelle nomine dei dirigenti. Lo chiede il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in un’interrogazione all’Assessore regionale alla Sanità, Antonello Liori.

Il Dipartimento è stato istituito nel gennaio del 2007 e la sua direzione è stata affidata a titolo provvisorio alla dott.ssa Silvana Tilocca, nonostante questa non fosse né direttore di una struttura complessa, né referente di una struttura semplice. Nell’agosto del 2008, “con singolare solerzia”, sottolinea Diana nell’interrogazione, la struttura semplice Medicina Legale è stata trasferita dalla struttura complessa Servizio Igiene e Sanità Pubblica, da cui proveniva la dott.ssa Tilocca, al Dipartimento di Prevenzione, mentre non è stato fatto altrettanto per l’altra struttura complessa Servizio Igiene Edilizia, Urbanistica e degli Ambienti Confinati, sebbene l’Atto Aziendale in corso di approvazione prevedesse il trasferimento di entrambe.

Nel maggio del 2008 è stata poi istituita la struttura semplice Salute e Ambiente, di cui è stata nominata referente la dott.ssa Maria Grazia Serra (che però proveniva da una diversa linea di attività, vale a dire il Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della Asl n. 3 di Nuoro). Nonostante l’istituzione della nuova struttura, non si è proceduto con il trasferimento del Servizio Igiene Edilizia, che sarebbe dovuto passare al Servizio Igiene Pubblica con alcune funzioni trasferite alla struttura Salute e Ambiente.

Con l’approvazione dell’Atto Aziendale, avvenuta nel dicembre del 2008, all’interno del Dipartimento di Prevenzione è stata istituita la struttura complessa Promozione della Salute (“con pochi precedenti nazionali, tra cui la Provincia di Udine da cui proveniva il prestigiosissimo allora direttore generale della Asl”, Gino Gumirato). Al concorso per la direzione della struttura complessa hanno partecipato in due: la dott.ssa Tilocca e la dott.ssa Teresa Gorgoni, sua subalterna nel Dipartimento. La commissione esaminatrice era composta dal dott. Giorgio Sorrentino che, in qualità di direttore sanitario dell’Azienda, ha partecipato all’approvazione della delibera con cui è stata affidata alla dott.ssa Tilocca la direzione del Dipartimento, dal dott. Salvatore Sarritzu, direttore del Servizio Igiene Edilizia e dunque sottoposto alla dott.ssa Tilocca, e dal dott. Antonello Frailis, in forze alla Asl n. 6 di Sanluri e sottoposto a controlli di valutazione da parte di una commissione di cui faceva parte la stessa dott.ssa Tilocca.

Vincendo il concorso per la direzione della struttura complessa Promozione della Salute, la dott.ssa Tilocca ha automaticamente acquisito i titoli necessari per la nomina a direttore del Dipartimento. A cose fatte, nello scorso luglio, è stato completato il trasferimento del Servizio Igiene Edilizia, il cui direttore è stato ricollocato alla direzione dell’ospedale San Marcellino di Muravera con un extra che “non trova riscontro per nessun altro dirigente medico”: un rimborso per le spese di viaggio di 5 mila euro all’anno.

Per il capogruppo, la creazione delle nuove linee di attività “rappresenta un’indebita duplicazione con ingiustificato aggravio di spesa” e crea sovrapposizioni e confusione che minano il funzionamento del Dipartimento. L’operato di quest’ultimo finora si è caratterizzato per “il rigetto dei casi più ‘spinosi’”, come quelli del polo industriale di Sarroch e l’emergenza intossicazioni da mitili. Anche il coinvolgimento della Asl nel caso Ocean Med Fish dimostrerebbe “una condotta quantomeno distratta” da parte del Dipartimento. “Le innumerevoli circostanze elencate”, argomenta Diana, “non possono che trovare un’unica e coerente spiegazione nell’evidenza di un maldestro progetto articolato a tappe in cui ciascun passaggio risulta fondamentale per sanare a posteriori l’illegittimità di quello precedente”.

Diana chiede dunque all’assessore Liori se ritiene che le procedure che hanno accompagnato l’istituzione del Dipartimento di Prevenzione, della struttura complessa Promozione della Salute e della struttura semplice Salute e Ambiente sono avvenute in piena legittimità e trasparenza. Inoltre, il capogruppo chiede che la Giunta intervenga per sanare i problemi che si sono creati con la duplicazione di strutture con funzioni analoghe e con le nomine dei rispettivi dirigenti e che valuti l’opportunità di segnalare i fatti alle autorità competenti, in particolare per gli aspetti di natura contabile.



INTERROGAZIONE DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sull’istituzione da parte della Asl n. 8 di Cagliari del Dipartimento di Prevenzione, sulla sua organizzazione e sulle relative nomine di direzione e referenza


Il sottoscritto,

PREMESSO che


  • Con deliberazione n. 9 del 10 gennaio 2007, in ottemperanza del Piano Regionale dei Servizi Sanitari, il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari ha istituito il Dipartimento di Prevenzione, non affidandone la direzione, come previsto dalle norme vigenti, ad uno dei direttori delle strutture complesse ad esso afferenti (tali in quanto vincitori di concorso pubblico), bensì, con una nomina a carattere provvisorio, alla dott.ssa Silvana Tilocca, la quale non risultava avere un incarico di direzione di struttura complessa, né di referente di una struttura semplice all’interno del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (di seguito Sisp) cui era in carico all’epoca;

  • L’8 agosto 2008, con singolare solerzia, la struttura semplice Medicina Legale è stata trasferita dalla struttura complessa Sisp al Dipartimento di Prevenzione, mentre non è stato fatto altrettanto per la struttura complessa dipartimentale Servizio Igiene Edilizia, Urbanistica e degli Ambienti Confinati (di seguito Sieuac), per la quale l’Atto Aziendale in corso di approvazione prevedeva il passaggio alla struttura complessa Sisp;

  • Con deliberazione n. 583 del 13 maggio 2008 è stata istituita la struttura semplice Salute e Ambiente, posta direttamente in capo al Dipartimento di Prevenzione, e ne è stata nominata referente la dott.ssa Maria Grazia Serra, appartenente però ad una diversa linea di attività essendo proveniente dal Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (di seguito Spresal) della Asl n. 3 di Nuoro, più precisamente dalla sede di Isili cui era stata appena trasferita da quella del capoluogo, ma non essendo stata assegnata, come dovuto, allo Spresal della Asl n. 8;

  • Alla struttura semplice Salute e Ambiente non sono state trasferite, come invece prevedeva l’Atto Aziendale, alcune linee di attività in carico al Sieuac, il quale ha continuato a restare operativo non venendo attuato il suo passaggio alla struttura complessa Sisp;

  • Con l’approvazione dell’Atto Aziendale, avvenuta con deliberazione n. 1672 del 12 dicembre 2008, è stata istituita all’interno del Dipartimento di Prevenzione la nuova struttura complessa Promozione della Salute (con pochi precedenti nazionali, tra cui la Provincia di Udine da cui proveniva il prestigiosissimo allora direttore generale della Asl n. 8), per la cui direzione è stato bandito il concorso pubblico ma senza pubblicità sul Buras e attraverso gli usuali canali informativi;

  • Se, nel frattempo, si fosse proceduto al trasferimento delle attività del Sieuac, il suo direttore, dott. Salvatore Sarritzu, sarebbe rimasto privo di incarico, il che avrebbe potuto e dovuto consentire l’attribuzione a quest’ultimo della direzione della nuova struttura complessa in assenza di concorso;

  • Al concorso per la direzione della struttura complessa Promozione della Salute, nel quale era previsto quale titolo preferenziale l’attività ambulatoriale rivolta agli immigrati (istituita nel frattempo dal Dipartimento di Prevenzione ed affidata dalla dott.ssa Tilocca a se medesima), hanno partecipato due candidati: uno era la stessa dott.ssa Tilocca, l’altro era la dott.ssa Teresa Gorgoni, sua subalterna nel Dipartimento; suggestiva la composizione della commissione esaminatrice, di cui facevano parte:

a) dott. Giorgio Sorrentino, direttore sanitario della Asl n. 8, corresponsabile dell’assegnazione dell’incarico di direzione del Dipartimento di Prevenzione ad un soggetto privo dei titoli necessari, del mancato passaggio del Sieuac al Sisp e di tutti gli altri atti e procedimenti citati, compreso quello concorsuale;

b) dott. Salvatore Sarritzu, direttore del Sieuac, ancora operante per la perdurante inapplicazione dell’Atto Aziendale e pertanto funzionalmente sottoposto alla dott.ssa Tilocca, candidata al concorso;

c) dott. Antonello Frailis, direttore del Sisp della Asl n. 6 di Sanluri, soggetto a valutazioni di merito per i rinnovi di incarico da parte di una commissione avente tra i suoi componenti la stessa dott.ssa Tilocca (si aggiunge incidentalmente che, con deliberazione n. 1776 del 23 dicembre 2008, alla moglie del dott. Frailis è stato conferito l’incarico di responsabile di struttura semplice presso il Servizio Farmaceutico della Asl n. 8);

  • Vincendo il concorso per la direzione della struttura complessa Prevenzione della Salute ed acquisendo così il titolo di direttore di struttura complessa, attribuitole con deliberazione n. 1672 del 12 dicembre 2008, la dott.ssa Tilocca ha ottenuto anche la legittimazione per la nomina a direttore del Dipartimento di Prevenzione, come già segnalato dall’interrogante in una precedente interrogazione presentata il 18 aprile 2007;

  • Il 17 luglio 2009 si è completato il trasferimento del Sieuac al Sisp, con un incoerente ritardo di un anno rispetto al distacco della struttura semplice Medicina Legale;

  • Con il passaggio del Sieuac al Sisp ha avuto luogo anche il trasferimento di alcune linee di attività del Sieuac alla struttura semplice Salute e Ambiente;

  • Al direttore dell’ex Sieuac, dott. Sarritzu, è stata assegnata la direzione dell’ospedale San Marcellino di Muravera, con una particolarità che non trova riscontro per nessun altro dirigente medico: un surplus in busta paga di Euro 5.000 annui, a titolo di rimborso spese per il raggiungimento, due volte alla settimana, della nuova sede di lavoro;


CONSIDERATO che

  • La creazione delle due nuove linee di attività, la struttura complessa Promozione della Salute e la struttura semplice Salute e Ambiente, direttamente in carico al Dipartimento di Prevenzione, rappresenta un’indebita duplicazione con ingiustificato aggravio di spesa, poiché tali competenze erano previste per i servizi dipartimentali già esistenti e poiché la stessa istituzione del Dipartimento era finalizzata a programmare e coordinare l’attività degli stessi servizi e a sanare gli eventuali vuoti operativi che necessitavano di un approccio multidisciplinare;

  • Quanto sopra è dimostrato anche dal fatto che gli operatori assegnati alle due nuove linee di attività dipartimentali non sono nuove professionalità provenienti da altri ambiti operativi ma operatori degli stessi servizi dipartimentali;

  • Gli imprecisati ambiti di competenza delle due nuove strutture determinano sovrapposizioni e conseguente confusione con gli altri servizi dipartimentali, con i quali non si è mai avuta una chiara ed efficace interazione;


CONSIDERATO INOLTRE che

  • L’azione del Dipartimento nell’affrontare le problematiche a valenza multidisciplinare di sua competenza si sta caratterizzando per la presa in carico di quanto evidentemente gradito ed il rigetto dei casi più ‘spinosi’ quali le problematiche legate alle sedi industriali ad alto impatto ambientale come il polo di Sarroch e quelle legate all’amianto e al relativo registro dei lavoratori ex esposti o l’emergenza intossicazione da mitili;

  • E’ da attribuire al Dipartimento di Prevenzione anche l’assenza di supervisione e vigilanza sui servizi, come nel cosiddetto ‘caso Ocean Med Fish’, vicenda nella quale l’assenza di replica alle motivazioni quantomeno suggestive addotte dal Servizio Veterinario attestano con imbarazzo una condotta quantomeno distratta da parte del Dipartimento;


VALUTATO che

  • Le innumerevoli circostanze testé elencate non possono che trovare un’unica e coerente spiegazione nell’evidenza di un maldestro progetto articolato a tappe in cui ciascun passaggio risulta fondamentale per sanare a posteriori l’illegittimità di quello precedente;


CHIEDE DI INTERROGARE

l’Assessore regionale alla sanità

affinché riferisca

  • Se ritiene che le procedure di nomina che hanno accompagnato l’istituzione del Dipartimento di Prevenzione, della struttura complessa Promozione della Salute e della struttura semplice Salute e Ambiente da parte della Asl n. 8 siano caratterizzate dai requisiti di legittimità e trasparenza richiesti per le nomine all’interno di un ente pubblico istituzionale;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di sanare l’equivoco operativo creatosi con l’attivazione delle due nuove linee di attività, la struttura complessa Promozione della Salute e la struttura semplice Salute e Ambiente, e di annullare le nomine rispettivamente del direttore e del referente, ricollocando gli stessi nelle originarie linee di attività con le originarie qualifiche;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di valutare l’opportunità di segnalare quanto accaduto alle autorità competenti, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di natura contabile.

venerdì, settembre 04, 2009

Disagi ad aeroporto Cagliari-Elmas, incomprensibile attacco dell’on. Palomba

Davanti all’incomprensibile attacco che mi è stato mosso dall’on. Federico Palomba a seguito della mia denuncia dei disagi causati dal malfunzionamento dell’impianto di climatizzazione dell’aeroporto di Cagliari-Elmas, è bene innanzi tutto precisare una cosa: io non ho, né ho mai inteso, attaccare la società che gestisce lo scalo aeroportuale, come ho già avuto modo di confermare privatamente ai vertici societari, ma denunciare un disservizio il cui superamento è nell’interesse di tutti, compreso quello dell’on. Palomba che afferma di essere un assiduo viaggiatore”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa diramato questa sera dal segretario regionale dell’Italia Dei Valori, Federico Palomba.

“Il mio intervento, come ha potuto facilmente comprendere chi lo ha letto, sottolineava la necessità di una maggior cura dei servizi aeroportuali forniti dagli scali sardi nel contesto più generale delle difficoltà legate ai trasporti da e per la Sardegna”, puntualizza Diana. “Migliorare il sistema dei trasporti, e dunque anche i servizi aeroportuali, è un obiettivo irrinunciabile per una coalizione che si trova a governare la Regione e che vuole puntare sul rilancio dell’economia isolana, oltre che assicurare ai cittadini dei servizi pubblici dignitosi. Una differenza non da poco rispetto a quanto accadeva ai tempi in cui era l’on. Palomba a governare la Sardegna, che ancora oggi sono ricordati e non certo come un periodo felice”.

“Se poi l’on. Palomba vuole avere ulteriori conferme sui disservizi che si sono registrati nei giorni scorsi all’aeroporto di Cagliari-Elmas”, conclude il capogruppo, “anziché chiederlo a se stesso o ad altri assidui viaggiatori, potrebbe provare a chiederlo a chi nell’aeroporto trascorre la giornata lavorativa e ha modo di sperimentare i disagi per un periodo di tempo ben più lungo rispetto a chi si trattiene solo per il check-in. Io l’ho fatto e anche questo ha pesato sulla mia decisione di intervenire pubblicamente per sollecitare la Sogaer affinché il problema sia risolto con la massima rapidità”.

giovedì, settembre 03, 2009

Incendi, Governo non fa mancare la sua vicinanza alla Sardegna

Il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, prende atto “con soddisfazione” dell’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, dello stato di emergenza per gli incendi divampati in Sardegna gli scorsi 23 e 24 luglio e costati la vita a due persone.

“Non ho mai avuto dubbi sul fatto che il Governo avrebbe accolto la richiesta della Regione”, sottolinea Diana, “data la gravità del disastro e la partecipazione che l’esecutivo nazionale ha mostrato sin dal primo momento, dapprima schierando in Sardegna la maggior parte della flotta aerea antincendio nazionale e successivamente con la presenza nell’Isola del Sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso”.

“Ora, ancora una volta, bisogna rimboccarsi le maniche e cercare di ripristinare una parvenza di normalità nei territori colpiti dai roghi”, conclude il capogruppo, “per quanto si possa parlare di normalità dopo eventi del genere, che segnano i luoghi e le persone per sempre. Bisogna aiutare chi ha perso tutto a rimettere in piedi la propria esistenza e ricostruire il tessuto economico delle aree interessate, ma soprattutto bisogna cogliere questa opportunità per rafforzare l’apparato della Protezione Civile regionale, affinché non ci si debba mai trovare impreparati davanti alla minaccia del fuoco”.

Aeroporto Cagliari-Elmas, con climatizzatori guasti servizio da terzo mondo

Nonostante sbandieri con orgoglio dati di traffico in costante crescita, la società di gestione dell’aeroporto di Cagliari-Elmas ha ancora molto da fare per riuscire a garantire ai cittadini un servizio di qualità accettabile”, denuncia il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.

“Questa mattina, nelle aree Arrivi e Partenze si boccheggiava per il caldo”, sottolinea Diana. “Non so se si sia trattato di un guasto temporaneo all’impianto di climatizzazione, come parrebbe dal momento che, appena un paio di settimane fa, il direttore generale dell’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, si è trovato a decollare da Elmas in un clima deliziosamente confortevole; sta di fatto che chi ha avuto la sventura di trascorrere oggi qualche minuto in aeroporto ha vissuto un’esperienza che non scorderà facilmente”.

“E’ impensabile che nel 2009 si offrano ancora ai cittadini dei servizi di qualità così scadente”, conclude il capogruppo. “Non è questa la Sardegna che vogliamo, per noi sardi e per chi viene a visitare l’Isola: il problema della scarsa qualità dei servizi aeroportuali dovrà essere affrontato dalla Regione nella più generale revisione del sistema dei trasporti che accompagnerà la privatizzazione della Tirrenia e la scadenza dell’attuale sistema di continuità territoriale aerea, perché non si può pensare di rilanciare l’industria turistica isolana mettendo in mostra un simile biglietto da visita”.