giovedì, dicembre 29, 2011

Vertenza entrate, rivendicazione in stallo per atteggiamento ondivago dell’opposizione

Non capisco come si possa accusare la maggioranza di non portare avanti atti concreti per affrontare la vertenza con lo Stato sulle entrate fiscali dovute alla Sardegna, quando è l’atteggiamento ondivago della minoranza a tenere in stallo ogni iniziativa di rivendicazione unitaria del Consiglio regionale, a partire da quelle già concordate tra gli schieramenti in Commissione Bilancio”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando ai consiglieri di opposizione Franco Sabatini (Pd) e Roberto Capelli (Api) in merito alla ‘vertenza entrate’ e alla possibilità di una convocazione della Terza Commissione in sede politica su iniziativa autonoma del suo presidente.

“Dovrebbe essere l’on. Sabatini”, sottolinea Diana, “a rendere conto del perché il partito da lui rappresentato in Commissione ha dapprima assunto un impegno a portare avanti unitariamente la vertenza sulle entrate erariali una volta approvata la finanziaria regionale, per poi rimangiarsi tale impegno in maniera del tutto irresponsabile, ostacolando tanto l’esame della manovra di bilancio quanto la ripresa della vertenza con lo Stato, quasi che il vero scopo dell’opposizione fosse impedire che la Sardegna ottenga quanto le è dovuto e magari far sì che finisca per ritrovarsi ad attraversare un lunghissimo periodo di esercizio provvisorio di bilancio, con tutte le conseguenze che ciò comporterebbe”.

“Quanto alla possibilità che il presidente della Commissione Bilancio convochi l’organismo in sede politica”, prosegue il capogruppo, “è bene ribadire all’on. Capelli che tale possibilità non è affatto contemplata: il presidente ha il potere di convocare la Commissione in sede tecnica, sentito l’ufficio di presidenza, così come è avvenuto per la riunione già convocata per il 3 gennaio prossimo. Solo i commissari e i capigruppo possono decidere di riunirsi in sede politica, come già è accaduto varie volte: è così, ad esempio, che è stato raggiunto l’accordo con l’opposizione per il rilancio della ‘vertenza entrate’ con una mobilitazione unitaria del Consiglio, di cui già si è detto. Viceversa, non risulta alcuna convocazione della Commissione in sede politica per la settimana in corso”.

“Se poi l’on. Capelli”, conclude Diana, “ritiene che chi rappresenta il primo gruppo consiliare non goda di sufficiente autorevolezza per rappresentare lo schieramento politico di appartenenza presso un presidente di Commissione facente riferimento allo stesso schieramento, non si capisce chi altri possa goderne. Non certo, voglio sperare, un lupo solitario a capo di una rappresentanza consiliare di una sola persona, se stesso, che non può neppure vantare un qualsivoglia credito presso l’elettorato, essendo stato eletto con i voti di un partito di cui non fa più parte”.

mercoledì, dicembre 28, 2011

Commissione Bilancio, Pdl non condivide convocazione III Commissione e dichiarazioni Fois

L’on. Fois non ha alcuna autorevolezza per poter convocare in autonomia una riunione della Commissione Bilancio in sede politica, atto che può essere deciso unicamente dagli stessi commissari o dai capigruppo”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando una presunta riunione in sede politica della Terza Commissione consiliare che si sarebbe tenuta stamani.

“Il gruppo del Pdl, inoltre, non condivide le dichiarazioni dell’on. Fois secondo cui l’approvazione della finanziaria regionale ‘non può prescindere da un definitivo chiarimento sulla vertenza entrate e sul patto di stabilità con il Governo nazionale’”, prosegue Diana. “La strada indicata dall’on. Fois è infatti quella più breve per arrivare allo scioglimento del Consiglio regionale per la mancata approvazione della manovra di bilancio entro i termini di legge”.

“L’on. Fois sa bene quali tempi tecnici si possono prevedere per la definizione della vertenza con lo Stato, anche in caso di esito positivo”, conclude Diana. “Prima di qualsiasi altra azione è necessario portare a termine l’approvazione della finanziaria. Non si capisce e non si condivide, pertanto, la ragione di tali esternazioni”.

martedì, dicembre 27, 2011

Cappellacci in Afghanistan, da Giampaolo Diana insulti gratuiti e inqualificabili

Quando si pensa al futuro della Sardegna, appare a dir poco sconfortante notare come ci siano esponenti politici di rilievo che pensano di poter approfittare dell’occasione offerta da chi, responsabilmente, cerca di promuovere azioni unitarie nell’esclusivo interesse dei Sardi per affrontare e risolvere le vertenze aperte nei confronti del Governo nazionale, per spingere la consueta polemica di bottega ben oltre il limite della strumentalità e persino del buon gusto, arrivando agli insulti più gratuiti e inqualificabili”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando al comunicato stampa del pari grado del Partito Democratico, Giampaolo Diana, sulla ‘vertenza entrate’ e sulla finanziaria regionale.

“Per quanto concerne il rinvio della seduta consiliare convocata per il 28 dicembre, giova ricordare all’on. Giampaolo Diana che egli stesso ha acconsentito alla convocazione unicamente a condizione che con l’entrata in vigore del ‘Decreto Milleproroghe’ non venisse rinviata la soppressione delle Autorità d’Ambito, come invece è avvenuto; non si riesce pertanto a capire per quale ragione debba essere attaccato il centrodestra per questo motivo”, sottolinea Mario Diana. “Va altresì detto che il rinvio della seduta della Commissione Bilancio è stato deciso in totale autonomia dal Presidente della Commissione, senza alcuna consultazione con le forze politiche di maggioranza. Per quanto concerne i riferimenti ad alcuni emendamenti alla finanziaria regionale proposti dal Pd, è il caso di ribadire che gli strumenti individuati dal gruppo democratico sono soggetti ai vincoli del patto di stabilità e pertanto non possono contribuire in alcun modo ad incrementare la capacità di spesa della Regione; sono pertanto, nella fase attuale, sostanzialmente inutili. Sono proposte del tutto strumentali, come strumentale è l’idea che il Pd possa farsi promotore e capofila di una sorta di mobilitazione generale di tutti i Sardi tranne uno: il Presidente della Regione, che peraltro è l’unica figura istituzionale titolata a confrontarsi con il Governo per quanto concerne gli aspetti tecnici relativi ai trasferimenti statali”.

“Dal Pd ci aspettiamo invece che non voglia sottrarsi dal partecipare ad una vera mobilitazione unitaria del Consiglio regionale, finalizzata a dare sostegno politico al confronto con l’esecutivo nazionale che il presidente Cappellacci sta portando avanti con innegabile impegno, nell’unico ed esclusivo interesse del popolo sardo”, conclude il capogruppo del Pdl. “Dall’on. Giampaolo Diana, oltre a un contributo più concreto agli sforzi per risollevare le sorti della Sardegna, ci aspettiamo atteggiamenti più consoni al suo ruolo istituzionale e, in modo particolare, che moderi certe sue intemperanze verbali che, con i riferimenti odierni alla visita del presidente Cappellacci ai militari della Brigata Sassari impegnati in Afghanistan, hanno raggiunto un livello non più tollerabile”.

venerdì, dicembre 23, 2011

Finanziaria, da Sabatini la solita demagogia che indebolisce la posizione della Regione

Duole dover constatare che, nonostante i ripetuti appelli ad assumere atteggiamenti responsabili e costruttivi per quanto riguarda l’esame della finanziaria e la vertenza con lo Stato sulle entrate fiscali, da parte del Pd ed in particolare dell’on. Sabatini si continua ad assistere, ormai a cadenza quotidiana, al ripetersi delle consuete uscite strumentali e demagogiche, che non possono portare alcun beneficio all’economia sarda ma che hanno l’effetto di indebolire la nostra posizione politica nel confronto con il Governo”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa del consigliere del Partito Democratico, Franco Sabatini, sul disegno di legge finanziaria regionale attualmente all’esame della Commissione Bilancio.

“Se poi”, prosegue Diana, “la contromanovra annunciata dall’on. Sabatini si limita a proposte palesemente irrealizzabili come quella di istituire un fondo di rotazione per anticipare i pagamenti alle imprese che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione, considerato che tale fondo non sarebbe esente dai vincoli del patto di stabilità, allora risulta difficile trovare, da parte dell’opposizione, l’intenzione di dialogare in maniera costruttiva con la maggioranza al fine di migliorare l’impianto della manovra”.

“Nel merito”, conclude il capogruppo, “sarebbe assai più utile – e anzi, a mio avviso, necessario – incrementare il fondo di controgaranzia per i consorzi fidi, strumento non sottoposto al patto di stabilità che consente di alleviare le difficoltà che le imprese isolane trovano quando si devono rivolgere al sistema bancario. A tale incremento dovrebbero aggiungersi delle misure che prevedano, in linea con quanto stabilito dalla manovra per il riordino dei conti pubblici appena approvata dal Parlamento, l’ingresso della Regione nel capitale dei consorzi fidi, affinché possa essere ulteriormente rafforzata la loro posizione nel mercato del credito”.

giovedì, dicembre 22, 2011

Vertenza entrate, l’opposizione si impegni in una battaglia unitaria sul patto di stabilità

In questo momento, polemiche come quelle inscenate dall’opposizione dopo l’audizione del presidente Cappellacci in Commissione Bilancio sono puramente strumentali e non sono in grado di produrre effetti di alcun genere”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando alle reazioni con cui diversi esponenti del centrosinistra hanno fatto seguito all’audizione del Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, sui contatti avuti in settimana con il governo Monti relativamente alla vertenza sulle entrate erariali che lo Stato deve alla Sardegna.

“L’art. 8 dello Statuto, riscritto nella scorsa legislatura per volere dell’allora presidente Soru, penalizza oltremodo la Sardegna perché incide negativamente sul patto di stabilità”, argomenta Diana. “La scelta di farci carico dei costi relativi al trasporto pubblico locale e alla continuità territoriale fa sì che il tetto massimo di spesa della Regione si riduca di 150 milioni di euro, risorse che in precedenza erano a carico dello Stato e che pertanto non rientravano nei vincoli del patto. Ciò ci penalizza doppiamente perché il Governo trasferisce solo le risorse effettivamente spendibili, quindi quanto eccede i vincoli del patto viene trattenuto nelle casse statali andando ad alimentare i crediti che la Sardegna vanta nei confronti dello Stato. Il problema esiste dalla scorsa legislatura, quando è stato siglato l’accordo per la revisione dell’art. 8, ma soltanto ora si sta attivando una forte rivendicazione per chiedere la rimodulazione del patto di stabilità”.

“Se lo schema di norme di attuazione dell’art. 8 proposto dalla Regione non ha ancora avuto risposta, noi speriamo la abbia ora; tuttavia, permane il problema della spendibilità delle risorse, che può essere recuperata solamente allentando i vincoli del patto”, conclude il capogruppo. “Il resto sono solo chiacchiere che non spostano di un millimetro il fronte della vertenza. Per questo chiediamo ancora una volta all’opposizione di volersi unire alla maggioranza in una battaglia unitaria che parta dal Consiglio e che coinvolga tutti, a partire dal presidente Cappellacci, che non si può certo pensare di escludere essendo egli il legale rappresentante della Regione nelle trattative con il Governo”.

mercoledì, dicembre 07, 2011

Costi della politica, da Palomba aspettiamo un intervento sui doppi vitalizi

Più che sulle indennità di carica dei consiglieri regionali, dall’on. Palomba ci saremmo aspettati un intervento sui doppi vitalizi dei parlamentari, argomento cui i cittadini sono particolarmente sensibili nell’attuale congiuntura di crisi economica che porta a non vedere di buon occhio certi privilegi che distinguono alcuni politici di lungo corso dalla gente comune che fatica ad arrivare alla fine del mese”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando al comunicato stampa del deputato di Italia dei Valori, Federico Palomba, sui tagli alle spese decisi oggi dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio.

“Appare a dir poco stupefacente che l’on. Palomba trovi da ridire sull’operato di un’Assemblea regionale all’avanguardia in Italia per quanto riguarda la riduzione dei costi della politica”, prosegue e conclude Diana. “Forse sarebbe meglio se il deputato dipietrista si impegnasse più concretamente affinché anche la Camera si allineasse alle iniziative portate avanti dal Consiglio regionale della Sardegna, tagliando le proprie spese così come nell’Isola stiamo facendo sin dall’inizio dell’attuale legislatura”.

martedì, dicembre 06, 2011

Finanziaria, possibile stop ai lavori in Commissione se confermati i tagli statali

Da parte della Giunta regionale non c’è alcun atteggiamento remissivo nell’affrontare la vertenza sui trasferimenti che lo Stato deve alla Sardegna: l’esecutivo sta portando avanti con grande impegno il confronto con il Governo nazionale, non solo per quanto riguarda la compartecipazione alle entrate erariali e lo sblocco dei Fondi per le Aree Sottoutilizzate, ma anche rivendicando la revisione del patto di stabilità”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando alle dichiarazioni del consigliere del Partito Democratico, Franco Sabatini.

“Se fossero confermate le indiscrezioni sulla manovra elaborata dal governo Monti, che prevedono diverse misure fortemente penalizzanti per la Sardegna”, prosegue Diana, “non escludiamo, dopo un attento esame della situazione d’intesa con il presidente Cappellacci e con l’assessore La Spisa, una sosta dei lavori sulla finanziaria regionale in Commissione per concordare nuove forme di protesta unitarie che coinvolgano la Giunta e l’intero Consiglio”.

“In alternativa”, conclude il capogruppo, “è possibile ipotizzare una rapidissima approvazione della manovra finanziaria così com’è, impegnandoci a portare avanti unitariamente e con rinnovato impegno la vertenza sui trasferimenti statali e quindi a ricorrere immediatamente a un assestamento di bilancio nel momento in cui il Governo dovesse riconoscere alla Sardegna quanto dovuto”.