venerdì, settembre 21, 2012

Commissione Enve, nelle priorità di Cappellacci nessun riferimento ai problemi dell’Isola


“La nomina del governatore Cappellacci alla presidenza della commissione Enve del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, oltre a dare lustro internazionale alla Sardegna, può fornire delle importanti occasioni per proporre con maggior forza nelle sedi comunitarie i tanti e gravi problemi di cui soffre il comparto energetico isolano”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana.
“Sappiamo bene che i problemi legati alla produzione e alla distribuzione dell’energia elettrica sono tra le cause più importanti della crisi che investe tutti i comparti produttivi sardi e, in modo particolare, l’industria”, sottolinea Diana. “L’alto costo dell’energia, la necessità di soddisfare il fabbisogno delle cosiddette industrie ‘energivore’ e di sostituire gli impianti di produzione obsoleti, insicuri ed inquinanti (si vedano, in particolare, i gruppi ad olio combustibile della centrale di Fiumesanto), la concentrazione del mercato nelle mani di un numero limitato di operatori (come il duopolio Enel-E.On. in Sardegna), il rischio che importanti realtà produttive possano chiudere a causa delle distorsioni nel mercato (Ottana Energia su tutte): sono queste le tematiche su cui, principalmente, ci aspettiamo l’impegno di Cappellacci nelle sue nuove vesti di presidente della commissione Enve”.
“Peccato però che, nelle priorità che il presidente ha illustrato stamani, non vi sia nessuno di questi punti”, conclude il capogruppo, “così come non si parla dei progetti sperimentali come quelli con cui si vorrebbe rilanciare la Carbosulcis o dell’incentivazione dell’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili da parte delle aziende agricole. Insomma, un inizio piuttosto deludente”.

martedì, settembre 18, 2012

Vertenza Sardegna, convocare il Consiglio dei Ministri nell’Isola

“L’appello lanciato dal Presidente della Provincia di Carbonia e Iglesias, Tore Cherchi, affinché i ministri investiti delle vertenze industriali del Sulcis si rechino nell’Isola per esaminare in prima persona la drammatica situazione del territorio”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, “è senza dubbio apprezzabile, ma temo che possa non essere sufficiente per risolvere la crisi che investe la Provincia più povera d’Italia e sicuramente non è adeguato affinché sia affrontata in modo unitario la cosiddetta ‘vertenza Sardegna’, che parte dalla necessità di rilanciare lo sviluppo dell’intera Regione”.
“E’ ormai necessario e non più procrastinabile”, prosegue Diana, “che il premier Mario Monti convochi il Consiglio dei Ministri nell’Isola al fine di confrontarsi con gli enti locali, con i sindacati e con i rappresentanti di tutte le categorie produttive e trovare così delle soluzioni concrete ai problemi, partendo dalla piattaforma individuata dal Consiglio regionale con l’ordine del giorno approvato lo scorso 14 febbraio”.
“Solo così”, conclude il capogruppo, “sarà possibile sottrarre le sorti della Sardegna ad una situazione in cui la mancanza di buona volontà da parte del Governo, l’incapacità di viceministri e sottosegretari e l’inconsistenza della Giunta regionale fanno sì che i problemi dell’Isola restino eternamente irrisolti e che la crisi economica si vada sempre più aggravando, con il rischio che interi territori siano condannati a morte per colpa delle omissioni di chi avrebbe dovuto lavorare per salvarli”.

sabato, settembre 15, 2012

Vertenza entrate, il saldo una manovra del Governo per allentare la tensione sociale?

“La prima cosa che viene istintivo sperare, riguardo la notizia dell’imminente saldo da parte del Governo di un’ulteriore quota del debito pregresso relativo alla cosiddetta ‘vertenza entrate’, è che non si tratti di una manovra di facciata con cui l’esecutivo nazionale intende cercare di allentare la tensione sociale che si va accumulando in Sardegna”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani, Mario Diana.
“Il timore è che la battaglia che si è scatenata oggi tra la Giunta regionale e il Partito Democratico per cercare di attribuirsi il merito del risultato possa risolversi in una vittoria di Pirro ai danni dei sardi”, argomenta Diana. “Come giustamente afferma l’assessore La Spisa, infatti, ancora non è certo neppure che le risorse che si prevede di stanziare nel disegno di legge di assestamento del bilancio statale siano nuove e aggiuntive rispetto a quelle di cui è già previsto il trasferimento nelle casse regionali. Inoltre, se anche le risorse fossero aggiuntive, non potrebbero in ogni caso essere spese a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità. Insomma, il governo Monti, probabilmente, sta cercando di risolvere la ‘vertenza entrate’ con una manovra a costo zero per le casse dello Stato. Una manovra del genere, però, non contribuirà in alcun modo a risolvere vertenze come quelle di Alcoa, Ottana Energia, Vinyls e via dicendo, né a rilanciare alcuno dei comparti produttivi isolani stremati dalla crisi”.
“Stupisce, infine, vedere che il presidente Cappellacci sembra quasi cadere dalle nuvole nell’apprendere la notizia, che difatti è stata diffusa in prima battuta dal Pd”, conclude il capogruppo. “Come mai, quando il Consiglio dei Ministri ha discusso al suo interno un provvedimento che riguardava la Sardegna, il nostro governatore non è stato convocato a partecipare alla seduta, così come prevede lo Statuto? Sembra di assistere a una sorta di ‘commissariamento’ di Cappellacci e della Giunta regionale da parte del Governo, l’ennesima dimostrazione che l’esperienza politica dell’attuale esecutivo è ormai agli sgoccioli”.

sabato, settembre 08, 2012

Vertenze industriali, Monti convochi un Tavolo per lo sviluppo economico della Sardegna


“E’ a dir poco deludente dover constatare che, a fronte delle sue tante e gravissime mancanze nell’affrontare il problema della crisi economica ed occupazionale, il governo Monti non trovi niente di meglio da fare che criminalizzare il disagio che interessa gran parte dei lavoratori e dei cittadini sardi, riducendo le legittime rivendicazioni dell’Isola ad un mero problema di ordine pubblico”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando la decisione del Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, di convocare in via straordinaria il Comitato regionale per l’ordine e la sicurezza pubblica in seguito all’atto dimostrativo compiuto oggi contro un traliccio della rete elettrica nell’area industriale di Portovesme.
“Se l’esecutivo nazionale non fosse venuto meno ai suoi doveri istituzionali nell’affrontare le tante vertenze che investono i comparti produttivi sardi”, sottolinea Diana, “probabilmente gesti inquietanti e da condannare senza indugio, come quelli di Portovesme e Ottana, non sarebbero mai accaduti, se non altro perché si sarebbe tolto il pretesto a chi sempre cerca terreno fertile per dare sfogo alla sua avversione per l’ordinamento democratico e per la pacifica convivenza civile”.
“Invece del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica”, conclude il capogruppo, “sarebbe assai più urgente che il premier Monti convocasse nell’Isola un Tavolo per lo sviluppo e il rilancio dell’economia e che venisse personalmente a confrontarsi con le istanze dei lavoratori, degli imprenditori, degli artigiani, del mondo agricolo e di tutti i soggetti che si trovano a dover fare i conti quotidianamente con una crisi che le decisioni e le manchevolezze del Governo, non solo nazionale, sono riuscite, finora, soltanto ad aggravare”.

mercoledì, settembre 05, 2012

Consiglio, Cappellacci fugge a gambe levate


“Il presidente Cappellacci fugge a gambe levate dal dibattito consiliare sulle grandi vertenze occupazionali della Sardegna”, denuncia il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana. “La decisione del governatore di disertare la seduta convocata per domani è inqualificabile e ingiustificabile”.
“Ancora una volta, Cappellacci sceglie la via dello scontro istituzionale”, prosegue Diana, “rifiutando di confrontarsi con l’Assemblea su argomenti di importanza vitale per l’economia e la tenuta sociale dell’Isola, quali le vertenze Alcoa e Vinyls, dimostrando di non avere alcun rispetto non solo per le Istituzioni ma soprattutto per i cittadini che queste rappresentano, i quali hanno pieno diritto di avere delle risposte su quanto la Giunta regionale sta facendo per affrontare la gravissima crisi occupazionale che si sta abbattendo sulla Sardegna”.
“Viene da chiedersi quali siano le vere ragioni di questa assurda decisione”, conclude il capogruppo, “ma è difficile immaginare qualcosa di diverso dal fatto che, ai tanti proclami e agli annunci ad effetto con cui il governatore è solito affrontare tutte le vertenze occupazionali, non ha fatto seguito finora alcun risultato e che il tessuto socioeconomico sardo, dopo tre anni e mezzo della cura Cappellacci, è sempre più allo sbando e privo di qualsiasi prospettiva di rilancio”.