Per quali ragioni l’Assessorato regionale all’Urbanistica pretende di accentrare su di sé le competenze per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche che la normativa vigente affida ai Comuni? Lo chiede il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in un’interrogazione urgente rivolta all’Assessore regionale agli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Nicola Rassu.
Materia del contendere sono due autorizzazioni paesaggistiche per interventi edilizi in località Sa Rodia, rilasciate dal Comune di Oristano il 6 maggio scorso. Il 10 giugno, dagli uffici dell’Assessorato regionale all’Urbanistica è stata inviata al Comune di Oristano una nota nella quale si contesta la competenza comunale per il rilascio delle autorizzazioni. Il riferimento è all’art. 3, comma 1, lettera c) della L.R. 12 agosto 1998, n. 28, che attribuisce ai Comuni la competenza per le autorizzazioni relativamente agli “interventi di nuova costruzione ricadenti in aree soggette a pianificazione attuativa precedentemente approvata ai sensi della Legge n. 1497 del 1939”, quali sono i due interventi di Sa Rodia. Nella nota dell’Assessorato regionale, la contestazione si basa proprio su tale disposizione, che però sembrerebbe confermare la competenza comunale in materia. Pur confermando la validità sostanziale delle due autorizzazioni contestate, nella missiva “si chiede, cortesemente e per il futuro, di rispettare quanto disposto dalla L.R. n. 28/98”.
Nell’interrogazione, Diana sottolinea che “nel Comune di Oristano è vigente un Piano urbanistico comunale approvato in via definitiva successivamente all’entrata in vigore del Piano paesaggistico regionale e ad esso uniformato, e pertanto non risulta la sussistenza di misure di salvaguardia che impediscano l’esercizio delle competenze comunali in materia di rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche”. “La contestazione delle competenze comunali in materia di rilascio delle autorizzazioni”, commenta il capogruppo, “prefigura uno scenario preoccupante nel quale si rischia di rendere considerevolmente più lungo e difficoltoso l’iter per l’avvio degli interventi edilizi, con conseguente lesione dei diritti e degli interessi economici dei cittadini”. Inoltre, “l’impostazione eccessivamente accentratrice dell’Assessorato sta portando ad un accumulo di pratiche inevase negli uffici regionali, che non risultano in grado di smaltire un simile, enorme carico di lavoro”.
Diana chiede dunque all’assessore Rassu “cosa esattamente si intende, nella nota dal vago tenore intimidatorio, con la frase: ‘Si chiede, cortesemente e per il futuro, di rispettare quanto disposto dalla L.R. n. 28/98’, alla luce del fatto che tale legge regionale attribuisce ai Comuni la competenza per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche”. Il capogruppo chiede inoltre all’Assessore di definire con esattezza, a beneficio degli uffici regionali, come debba essere applicato il dettato della L.R. n. 28/1998 e di rimuovere ogni possibile dubbio relativamente alle competenze comunali in materia di rilascio delle autorizzazioni. Infine, Diana vuole sapere “se risponde al vero che l’Assessorato, per l’impossibilità ad evadere con il proprio personale l’enorme mole di lavoro accumulata, si sarebbe trovato costretto ad affidare a studi professionali privati l’elaborazione dei pareri paesaggistici, creando così un’evidente e gravissima situazione di conflitto di interesse che, se realmente esistente, necessiterebbe di essere sanata con decorrenza immediata”.
INTERROGAZIONE URGENTE DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sulle competenze in materia di rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche
Il sottoscritto,
PREMESSO che, il 6 maggio u.s., il Comune di Oristano ha rilasciato due autorizzazioni paesaggistiche relative ad interventi edilizi da attuarsi in località Sa Rodia;
CONSIDERATO che, il 10 giugno u.s., il Servizio tutela paesaggistica per le province di Oristano e del Medio Campidano dell’Assessorato regionale agli Enti locali, Finanze e Urbanistica ha inviato al Comune di Oristano una nota nella quale si contesta la competenza degli uffici comunali per il rilascio delle suddette autorizzazioni paesaggistiche;
SOTTOLINEATO che, come peraltro correttamente citato nella nota di cui sopra, l’art. 3, comma 1, lettera c) della L.R. 12 agosto 1998, n. 28, attribuisce ai Comuni la competenza per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche relativamente ad “interventi di nuova costruzione ricadenti in aree soggette a pianificazione attuativa precedentemente approvata ai sensi della Legge n. 1497 del 1939”;
EVIDENZIATO che, nella nota, la contestazione della competenza per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche viene motivata proprio con la localizzazione degli interventi in “aree soggette a pianificazione attuativa precedentemente approvata ai sensi della Legge n. 1497 del 1939”, localizzazione che però, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera c) della L.R. 12 agosto 1998, n. 28, comporta la competenza comunale per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche;
RIPORTATO che nella nota, pur confermando la validità delle due autorizzazioni paesaggistiche citate, “si chiede, cortesemente e per il futuro, di rispettare quanto disposto dalla L.R. n. 28/98”;
PRESO ATTO che nel Comune di Oristano è vigente un Piano urbanistico comunale approvato in via definitiva successivamente all’entrata in vigore del Piano paesaggistico regionale e ad esso uniformato, e che pertanto non risulta la sussistenza di misure di salvaguardia che impediscano l’esercizio delle competenze comunali in materia di rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, dal momento che gli uffici regionali competenti si sono già espressi in merito alla coerenza del Puc con gli strumenti di pianificazione paesaggistica regionale vigenti;
VALUTATO che la contestazione delle competenze comunali in materia di rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche prefigura uno scenario preoccupante nel quale, oltre ad avere gli enti locali ingiustamente ed immotivatamente privati di una competenza loro riconosciuta dalle norme vigenti, si rischia di rendere considerevolmente più lungo e difficoltoso l’iter per l’avvio degli interventi edilizi, con conseguente lesione dei diritti e degli interessi economici dei cittadini;
VERIFICATO che l’impostazione eccessivamente accentratrice, che va ben al di là di quanto previsto dalla normativa vigente, dell’assessorato regionale competente in materia di urbanistica sta portando ad un accumulo di pratiche inevase negli uffici regionali, che non risultano in grado di smaltire un simile, enorme carico di lavoro;
CHIEDE DI INTERROGARE
l’Assessore regionale agli Enti locali, Finanze e Urbanistica
affinché riferisca
Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di chiarire cosa esattamente si intende, nella nota dal vago tenore intimidatorio di cui alla premessa, con la frase: “Si chiede, cortesemente e per il futuro, di rispettare quanto disposto dalla L.R. n. 28/98”, alla luce del fatto che tale legge regionale attribuisce ai Comuni la competenza per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche in oggetto;
Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di definire con esattezza, a beneficio degli uffici regionali, come debba essere applicato il dettato della L.R. n. 28/1998;
Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di rimuovere ogni possibile dubbio relativamente alle competenze comunali in materia di rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche per gli interventi edilizi di cui all’art. 3, comma 1, lettera c) della L.R. n. 28/1998;
Se risponde al vero che l’Assessorato regionale agli Enti locali, Finanze e Urbanistica, per l’impossibilità ad evadere con il proprio personale l’enorme mole di lavoro accumulata, si sarebbe trovato costretto ad affidare a studi professionali privati l’elaborazione dei pareri paesaggistici, creando così un’evidente e gravissima situazione di conflitto di interesse che, se realmente esistente, necessiterebbe di essere sanata con decorrenza immediata.