“La garanzia che il Governo nazionale non riapra il carcere dell’Asinara dovrà essere inserita tra gli impegni che il segretario nazionale del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, ha assunto nei confronti della Sardegna nel corso della sua visita odierna a Cagliari”, dichiara il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Mario Diana, in merito alla possibilità, ventilata dal Ministro della Giustizia, Paola Severino, di ristrutturare la colonia penale dell’Asinara per adibirla alla reclusione dei detenuti in regime di 41 bis.
“Stamani abbiamo accolto l’on. Alfano con la certezza che il suo interessamento potrà dare un contributo decisivo nella risoluzione della vertenza aperta con lo Stato per il trasferimento delle entrate erariali dovute alla Regione, per la revisione dei vincoli imposti dal patto di stabilità, per il riconoscimento dello status di insularità, per il salvataggio e il rilancio delle aziende in crisi e per la ripresa dello sviluppo economico e occupazionale della Sardegna”, rimarca Diana. “Alla luce delle dichiarazioni del ministro Severino, appare necessario inserire tra i punti della vertenza – e pertanto nell’agenda dell’on. Alfano, che si è impegnato a fare proprie le nostre rivendicazioni – anche la rinuncia, da parte dello Stato, a riaprire il carcere dell’Asinara”.
“E’ bene inoltre sottolineare con forza la nostra contrarietà a qualsiasi ipotesi di sistemazione dei detenuti in regime di 41 bis nei nuovi istituti penali che si stanno costruendo nell’Isola”, conclude il capogruppo. “In una fase storica in cui lo Stato italiano non rispetta gli obblighi che le sue stesse leggi costituzionali gli impongono nei confronti della Sardegna, è impensabile che i sardi si facciano carico di una così gravosa servitù, pari – se non peggiore – a quelle militari che già danneggiano il nostro territorio. Prima lo Stato saldi i debiti che ha nei confronti dell’Isola e dopo sarà possibile aprire un confronto sull’argomento”.