“Da qualche giorno è possibile vedere in giro per la Sardegna una locandina che descrive un’isola che sembra avere risolto l’annoso problema dei trasporti: viaggi in treno da Cagliari a Sassari in poco più di due ore, strade mai viste prima, interventi per le zone interne, collegamenti aerei per qualsiasi destinazione... La locandina in questione fa parte dell’armamentario elettorale di Renato Soru, ma l’isola di cui si parla non è la Sardegna”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana.
“Non risulta da nessuna parte, infatti, che in Sardegna si possa andare in treno da Cagliari a Sassari in poco più di due ore”, prosegue Diana. “Secondo i dati di Trenitalia, l’unico treno in grado di coprire la distanza tra i due capoluoghi in meno di tre ore è quello delle 16:40, che impiega due ore e 50 minuti. Tutti gli altri convogli impiegano più di tre ore e mezza. Il fantomatico treno cui fa riferimento Soru ha compiuto un solo viaggio, impiegando effettivamente poco più di due ore, di domenica e con il traffico ferroviario bloccato in tutta l’Isola per evitare che tale meraviglia della tecnologia potesse subire rallentamenti, per scarrozzare l’ex governatore da Cagliari a Sassari. Da allora, si sa soltanto che per la fornitura dei treni Pendolino è stata bandita una gara d’appalto della quale non si è più saputo nulla. E che dire delle strade? Farebbe piacere poter stringere la mano a qualcuno che ha avuto l’onore di transitare sulla nuova Cagliari-Pula di cui si parla nella locandina, ma purtroppo nessuno l’ha mai neppure vista. Quanto alle zone interne, il totale disinteresse della Regione è stato denunciato con dovizia di particolari molte volte nel corso della passata legislatura”.
“Anziché inventarsi risultati mirabolanti mai ottenuti, Soru avrebbe fatto bene a spiegare ai sardi cosa ha fatto la sua giunta per salvare il servizio di trasporto merci su rotaia o per impedire la chiusura delle numerose stazioni ferroviarie soppresse da Trenitalia nell’Isola”, conclude Diana. “Queste sono le vere politiche per i trasporti portate avanti dal centrosinistra negli ultimi quattro anni e mezzo e non basteranno certo i bagliori degli spot elettorali a relegarle nell’ombra”.
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