“E’ facile immaginare quanto saranno entusiasti i lavoratori di Meridiana, ora che la loro vertenza ha ottenuto dal candidato Renato Soru quell’attenzione che dal Soru governatore non c’è mai stata. Ed è facile anche immaginare con quale fiducia accoglieranno quello che, più che un interessamento, appare come una pura e semplice speculazione elettorale”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, in seguito a quanto affermato da Renato Soru stamani nel corso di una conferenza stampa ad Olbia.
“Intanto sarebbe interessante sapere, visto che Soru ha annunciato per l’ennesima volta le modifiche che starebbe apportando alla struttura societaria della Sfirs, se l’ex governatore è al corrente del fatto che il suo mandato alla guida della Regione è terminato e che, allo stato attuale, tutto ciò che può fare è limitato alle promesse, o almeno così dovrebbe essere vista l’iperattività che la Giunta regionale, guidata dal vicepresidente Carlo Mannoni, sta mostrando da quando Soru ha confermato le dimissioni e sono state indette le elezioni anticipate”, prosegue Diana. “La speranza è che almeno la Sfirs si astenga dal recepire i ‘suggerimenti’ del candidato del centrosinistra come se fossero quelli del governatore in carica, in particolare per quanto riguarda i folli progetti di realizzare una compagnia di navigazione e una compagnia aerea di bandiera di fatto finanziate dalla Regione”.
“I progetti faraonici che Soru continua a sbandierare saranno oggetto del giudizio degli elettori”, conclude il consigliere. “Magari il candidato del centrosinistra farebbe bene a parlare anche di costi: quanti soldi la Sfirs dovrebbe investire nel rilancio di Meridiana e nella creazione della compagnia di navigazione che, nelle sue intenzioni, dovrebbe prendere il posto della Tirrenia? I sardi saranno certamente interessati a saperlo, visto che si tratta di soldi loro che Soru vorrebbe sottrarre agli indispensabili interventi per affrontare la crisi economica e rilanciare i settori produttivi, utilizzandoli per dare sfogo alle sue manie di grandezza”.
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