“L’opposizione non perde occasione per aggiungere falsità su falsità in merito alla vertenza Equitalia e alle soluzioni che il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, si è impegnato a mettere in campo nell’incontro avuto ieri con gli artigiani e i commercianti del Sulcis Iglesiente”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa del segretario regionale del Partito Democratico, Silvio Lai, e del capogruppo Mario Bruno, sulla manifestazione contro Equitalia che si è tenuta ieri a Cagliari.
“Lai e Bruno, come ieri il Presidente della Provincia di Carbonia e Iglesias, Tore Cherchi, fingono di non vedere che il presidente Cappellacci si è impegnato in quello che, per loro stessa ammissione, è l’unico atto politico concreto che si possa assumere per affrontare seriamente la vertenza, vale a dire la richiesta del riconoscimento dello stato di emergenza che la Regione avanzerà verso il Governo: solo attraverso tale richiesta sarà possibile ottenere la moratoria fiscale e la sospensione delle ‘cartelle pazze’ e degli studi di settore. Qualsiasi altra iniziativa sarebbe solo aria fritta ed è con ogni probabilità quello che il centrosinistra riuscirebbe a produrre se in questo momento si trovasse al governo della Regione. Del resto, se oggi la Sardegna versa in una situazione di così grave crisi economica, la responsabilità è in gran parte di chi, governando l’Isola in maniera disastrosa per quattro anni e mezzo, non solo non ha fatto nulla per affrontare le difficoltà che tutti i comparti produttivi sardi già allora attraversavano, ma ha addirittura operato scientemente per affossare interi settori della nostra economia”.
“In questa vicenda, l’unica presa in giro vergognosa sono le dichiarazioni giunte negli ultimi due giorni da vari esponenti del Pd, che pur di vedere i loro nomi pubblicati sui quotidiani nel periodo conclusivo della campagna elettorale per le amministrative di domenica e lunedì arrivano ad inventarsi le più incredibili mistificazioni”, termina il capogruppo. “Lai, Bruno e Cherchi dovrebbero essere coscienti del fatto che non è necessario tanto impegno da parte loro: il centrosinistra ha già perso le prossime elezioni perché non è stato in grado di produrre una sola idea concreta per la soluzione delle tante vertenze aperte e per il rilancio dell’economia sarda, e non saranno certo queste inutili strumentalizzazioni ad orientare diversamente il risultato delle urne”.
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