“Appare a dir poco
sorprendente la premura con cui la Giunta regionale, per bocca del
capogruppo del partito di maggioranza relativa, vuole portare a
termine la sua campagna per il contenimento dei costi della politica
nell’ultimo anno della legislatura, tanto da premere affinché con
noncuranza si sorvoli sulle norme di legge che disciplinano quali
interventi possono essere inseriti nella manovra finanziaria, norme
che invece sono state correttamente applicate (né, d’altronde,
avrebbe potuto essere altrimenti, dal momento che non esiste un
margine di discrezionalità) dalla presidente Lombardo”, dichiara
il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale,
Mario Diana, in replica al comunicato stampa del pari grado del
Popolo della Libertà, Pietro Pittalis, sulle norme intruse
stralciate dal disegno di legge finanziaria.
“Viene da chiedersi
cosa abbia fatto l’esecutivo in materia nei precedenti quattro
anni, mentre il Consiglio operava sul proprio bilancio interno i
tagli più pesanti tra tutte le assemblee legislative regionali,
tanto che c’è stato bisogno di una serie di referendum e di un
ulteriore anno prima che si registrasse qualche timido segno di
vita”, prosegue Diana. “Giova ricordare, oltretutto, che due anni
or sono ho personalmente presentato alcuni emendamenti per la
soppressione di enti e agenzie al fine di ridurre i costi della
macchina burocratica e che lo stesso presidente Cappellacci ne
sollecitò il ritiro. E’ inoltre utile sottolineare che le misure
con cui la Giunta intendeva contenere i propri costi di funzionamento
(come la soppressione degli uffici ausiliari di direzione politica e
la riforma degli uffici di gabinetto degli Assessori) sarebbero
entrate in vigore solo dalla prossima legislatura e che, se da un
lato si volevano ridurre i consigli di amministrazione di enti e
agenzie, dall’altro si è cercato di equiparare (al rialzo) gli
emolumenti dei presidenti di tutti gli enti a quelli dei direttori
generali dell’Amministrazione regionale”.
“Appare, insomma,
confusionaria e chiaramente demagogica la ‘furia riformatrice’
ostentata dalla Giunta”, conclude il capogruppo, “orientata più
all’ormai prossima campagna elettorale che a un reale contenimento
dei costi. Di certo, però, il presidente Cappellacci non può
pretendere di piegare le disposizioni di legge alle esigenze della
sua propaganda: presenti delle proposte concrete per il taglio dei
costi della politica nei tempi e nei modi leciti e il Consiglio
regionale sarà ben lieto di prenderle in esame ed eventualmente di
approvarle”.
Nessun commento:
Posta un commento