mercoledì, maggio 29, 2013

Manutenzioni Enel e Telecom, scongiurare una nuova vertenza occupazionale

La Giunta regionale convochi immediatamente i vertici regionali di Enel e Telecom per scongiurare lo scatenarsi nell’Isola di una nuova vertenza occupazionale, che coinvolgerebbe centinaia di dipendenti delle imprese locali che eseguono interventi di manutenzione per conto dei due gruppi industriali: lo chiedono i capigruppo in Consiglio regionale di Sardegna E’ Già Domani, Mario Diana, e di Fratelli d’Italia, Matteo Sanna, in un’interrogazione rivolta agli Assessori regionali all’Industria, Antonello Liori, e al Lavoro, Mariano Contu.
Gli interventi di manutenzione sugli immobili dell’Enel e sulla rete telefonica di Telecom, in Sardegna come in diverse altre regioni italiane, sono appaltati, rispettivamente, alla Marano Service di Napoli e alla Mazzoni Pietro di Piacenza. Entrambe si servono di manodopera locale: la prima in regime di distacco (previsto dal contratto collettivo nazionale per il comparto edile) e la seconda in subappalto. La Mazzoni in particolare, come si legge nell’interrogazione, “già in passato, in altre regioni italiane, è stata al centro di importanti vertenze occupazionali relative alla gestione delle manutenzioni Telecom”.
Diana e Sanna chiedono ai due assessori “se risulta che Enel e Telecom trasferiscano con puntualità alle società Marano Service e Mazzoni Pietro e quindi alle imprese locali le risorse necessarie per provvedere agli emolumenti del personale” e “se risulta che le imprese locali siano in grado di pagare con puntualità le spettanze dovute al proprio personale”. “Qualora, come risulta agli interroganti, i due punti di cui sopra non siano soddisfatti”, concludono i due capigruppo, si chiede alla Giunta di convocare i vertici regionali di Enel e Telecom, “affinché garantiscano il puntuale trasferimento delle risorse alle imprese locali che eseguono le manutenzioni e impediscano così lo scatenarsi di una nuova, grave vertenza occupazionale che coinvolgerebbe centinaia di lavoratori in tutta la Sardegna”.



INTERROGAZIONE DIANA Mario e SANNA Matteo, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi difficoltà in cui versano le imprese sarde che eseguono interventi di manutenzione per conto delle società Enel e Telecom


I sottoscritti,

PREMESSO che Enel S.p.A. ha affidato in appalto gli interventi di manutenzione edile sui propri immobili, in diverse regioni italiane tra cui la Sardegna, alla Marano Service Srl di Napoli;

PREMESSO INOLTRE che Telecom S.p.A., allo stesso modo, ha affidato in appalto gli interventi di manutenzione sulla rete telefonica di propria pertinenza, in diverse regioni italiane tra cui la Sardegna, alla Mazzoni Pietro S.p.A. di Piacenza;

CONSIDERATO che la Marano Service, per la realizzazione degli interventi di sua competenza nell’Isola, utilizza in regime di distacco dipendenti di imprese artigiane locali;

CONSIDERATO ALTRESI’ che la Mazzoni Pietro affida in regime di subappalto i lavori di manutenzione in Sardegna a imprese locali;

SOTTOLINEATO che già in passato, in altre regioni italiane, la Mazzoni Pietro è stata al centro di importanti vertenze occupazionali relative alla gestione delle manutenzioni Telecom;


CHIEDONO DI INTERROGARE
gli Assessori regionali all’Industria e al Lavoro
affinché riferiscano

  • Se risulta che Enel e Telecom trasferiscano con puntualità alle società Marano Service e Mazzoni Pietro e quindi alle imprese locali che eseguono per loro conto i lavori di manutenzione in oggetto le risorse necessarie per provvedere agli emolumenti del personale;
  • Se risulta che le imprese locali siano in grado di pagare con puntualità le spettanze dovute al proprio personale;
  • Qualora, come risulta agli interroganti, i due punti di cui sopra non siano soddisfatti, quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di convocare i vertici regionali di Enel e Telecom affinché garantiscano il puntuale trasferimento delle risorse alle imprese locali che eseguono le manutenzioni e impediscano così lo scatenarsi di una nuova, grave vertenza occupazionale che coinvolgerebbe centinaia di lavoratori in tutta la Sardegna.

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