venerdì, maggio 31, 2013

Ferrovie, la Regione impedisca la chiusura delle stazioni e lo smantellamento della rete

Le criticità del sistema ferroviario isolano e la mancata nomina dell’Assessore regionale ai Trasporti a seguito dell’azzeramento della Giunta del marzo scorso saranno al centro di una delle prossime sedute del Consiglio regionale, quando sarà discussa l’interpellanza del capogruppo di Sardegna E’ Già Domani, Mario Diana, sulle azioni che la Giunta regionale intende intraprendere al fine di contrastare il disimpegno del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane dalla gestione del servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sardegna ed in particolare nel territorio della Provincia di Oristano.
L’interpellanza, rivolta al Presidente della Regione e Assessore ai Trasporti ad interim, Ugo Cappellacci, prende le mosse dalla ventilata chiusura delle sale d’attesa e dei servizi igienici in diverse stazioni dell’interno dell’Isola, quattro delle quali nell’Oristanese: Marrubiu, Paulilatino, Solarussa e Uras. “Prosegue”, rimarca Diana, “il disimpegno del gruppo F.S.I., attraverso le controllate R.F.I. e Trenitalia, nei confronti del servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sardegna, come più volte denunciato in questo Consiglio regionale senza che si riuscisse a contrastare le inaccettabili politiche aziendali del gruppo”. Un disimpegno, quello delle ex F.S., che dimostra il loro “totale disinteresse nei confronti della Sardegna e dei sardi, nonostante il gruppo sia di proprietà pubblica e finanziato con risorse dello Stato”.
A ciò si aggiungono i disagi nel trasporto merci: “Già da anni la Divisione Cargo di Trenitalia ha soppresso il servizio di movimento merci nelle stazioni periferiche, lo scambio intermodale nel nord-est dell’Isola e soprattutto il servizio marittimo di trasporto merci su rotaia tra la Sardegna e il Continente, danneggiando gravemente non soltanto il comparto del trasporto merci ma anche numerosi altri comparti produttivi”.
Diana chiede dunque a Cappellacci “quante e quali sono le stazioni ferroviarie sarde delle quali R.F.I. intende chiudere le sale d’aspetto nel 2013 e quante e quali sono quelle già chiuse” e “se risponde al vero che Trenitalia non ha sottoscritto il contratto di servizio pubblico con la Regione Sardegna e, in caso affermativo, per quali ragioni”. Alla Giunta regionale, il capogruppo chiede di “aprire un tavolo di confronto con i massimi vertici del gruppo F.S.I., in cui discutere dello stato di degrado e abbandono in cui versa l’intero sistema ferroviario isolano” e, nelle more della definizione del contratto di servizio pubblico con Trenitalia, di imporre al gestore, come avviene in altre Regioni, di “garantire, oltre a un adeguato livello di efficienza del sistema ferroviario, la fornitura di servizi essenziali quali sale d’attesa confortevoli, servizi igienici decorosi e biglietterie funzionanti”.
Nell’interpellanza si chiede poi all’esecutivo che il contratto preveda “adeguati collegamenti su gomma tra gli scali portuali e aeroportuali e le stazioni ferroviarie più vicine”, per evitare ciò che accade a Olbia, dove “la stazione ferroviaria non soltanto è priva della sala d’aspetto ma non è adeguatamente collegata con il porto e pertanto si verifica di frequente che i viaggiatori perdano il traghetto per il Continente a causa dei ritardi dei treni”. Per quanto riguarda il trasporto merci, invece, si richiede di “porre in essere un servizio marittimo su rotaia da e per la Sardegna in regime di continuità territoriale”.
Relativamente alla nomina dell’Assessore ai Trasporti, Diana fa notare che, dall’11 marzo, la carica è ricoperta ad interim dallo stesso Cappellacci e che “tale situazione di vacanza sta avendo ripercussioni estremamente negative sulle politiche di settore in Sardegna”, chiedendo perciò di “nominare con la massima celerità un nuovo Assessore che possa occuparsi, in via esclusiva e con l’impegno richiesto dalla molteplicità e dalla complessità dei problemi, non soltanto del comparto ferroviario ma di tutte le criticità che investono il sistema dei trasporti in Sardegna”.



INTERPELLANZA DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sulle azioni che la Giunta regionale intende intraprendere al fine di contrastare il disimpegno del gruppo F.S.I. dalla gestione del servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sardegna ed in particolare nel territorio della Provincia di Oristano


PREMESSO che, secondo quanto riferiscono le organizzazioni sindacali di categoria, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., società del gruppo statale Ferrovie dello Stato Italiane, avrebbe manifestato l’intenzione di chiudere, entro l’anno, le sale d’attesa e i servizi igienici di diverse stazioni ferroviarie dell’interno dell’Isola;

EVIDENZIATO che, tra le stazioni interessate dalle chiusure di cui sopra, ve ne sono quattro nella Provincia di Oristano, vale a dire Marrubiu, Paulilatino, Solarussa e Uras;

PRESO ATTO che prosegue il disimpegno del gruppo F.S.I., attraverso le controllate R.F.I. e Trenitalia, nei confronti del servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sardegna, come più volte denunciato in questo Consiglio regionale senza che si riuscisse a contrastare le inaccettabili politiche aziendali del gruppo;

AGGIUNTO che già da anni la Divisione Cargo di Trenitalia ha soppresso il servizio di movimento merci nelle stazioni periferiche, lo scambio intermodale nel nord-est dell’Isola e soprattutto il servizio marittimo di trasporto merci su rotaia tra la Sardegna e il Continente, danneggiando gravemente non soltanto il comparto del trasporto merci ma anche numerosi altri comparti produttivi, con pesanti ricadute sul tessuto economico e occupazionale;

SOTTOLINEATO che gli investimenti nello sviluppo della rete ferroviaria sarda sono assai carenti e concentrati sulla sola tratta Cagliari-Oristano;

VERIFICATO che la stazione ferroviaria di Olbia non soltanto è priva della sala d’aspetto ma non è adeguatamente collegata con il porto e che pertanto si verifica di frequente che i viaggiatori perdano il traghetto per il Continente a causa dei ritardi dei treni e delle difficoltà nel raggiungere lo scalo marittimo;

VALUTATO che tutto quanto premesso dimostra il totale disinteresse del gruppo F.S.I. nei confronti della Sardegna e dei sardi, nonostante il gruppo sia di proprietà pubblica e finanziato con risorse dello Stato;

RAMMENTATO che, dall’11 marzo u.s., il Presidente della Regione ricopre ad interim la carica di Assessore regionale ai Trasporti, che a tutt’oggi non risulta avere ancora provveduto a nominare un nuovo Assessore e che tale situazione di vacanza sta avendo ripercussioni estremamente negative sulle politiche di settore in Sardegna;


CHIEDE DI INTERPELLARE
il Presidente della Regione
affinché riferisca

  • Quante e quali sono le stazioni ferroviarie sarde delle quali R.F.I. intende chiudere le sale d’aspetto nel 2013 e quante e quali sono quelle già chiuse;
  • Se risponde al vero che Trenitalia non ha sottoscritto il contratto di servizio pubblico con la Regione Sardegna e, in caso affermativo, per quali ragioni;
  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di aprire un tavolo di confronto con i massimi vertici del gruppo F.S.I., in cui discutere dello stato di degrado e abbandono in cui versa l’intero sistema ferroviario isolano;
  • Nelle more della definizione del contratto di servizio pubblico tra Trenitalia e la Regione Sardegna, quali misure la Giunta regionale intende adottare affinché al gestore del servizio sia imposto, come avviene in altre Regioni, di garantire, oltre a un adeguato livello di efficienza del sistema ferroviario, la fornitura di servizi essenziali quali sale d’attesa confortevoli, servizi igienici decorosi e biglietterie funzionanti;
  • Quali misure la Giunta regionale intende inoltre adottare affinché il suddetto contratto di servizio pubblico preveda adeguati collegamenti su gomma tra gli scali portuali e aeroportuali e le stazioni ferroviarie più vicine;
  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di porre in essere un servizio marittimo di trasporto merci su rotaia da e per la Sardegna in regime di continuità territoriale;
  • Quali misure intende adottare al fine di nominare con la massima celerità un nuovo Assessore regionale ai Trasporti che possa occuparsi, in via esclusiva e con l’impegno richiesto dalla molteplicità e dalla complessità dei problemi, non soltanto del comparto ferroviario ma di tutte le criticità che investono il sistema dei trasporti in Sardegna.

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