lunedì, ottobre 22, 2007

Statutaria, non c’è proprio nulla da promulgare

Il referendum confermativo sulla legge statutaria si è concluso con un dato politico eclatante che va al di là delle più rosee aspettative dei sostenitori del No: meno del 5 per cento degli elettori ha scelto di recarsi alle urne per manifestare la volontà di confermare il testo approvato dalla maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale”, dichiarano i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, a commento del risultato del referendum regionale di ieri. “La statutaria voluta da Renato Soru è una legge minoritaria da cui oltre il 95 per cento dell’elettorato non è rappresentato”.

“I sardi hanno voluto dare un segnale forte al governatore e alla sua Giunta, nonostante la propaganda illegale del comitato per il Sì, che ha continuato a mandare in onda i suoi spot televisivi durante il silenzio elettorale”, proseguono i due consiglieri. “Soru dovrà considerare con molta attenzione questo dato prima di fare qualsiasi altro passo, soprattutto nel caso in cui la Corte d’Appello dichiarasse nullo il referendum a causa del mancato raggiungimento del quorum”.

“Le riforme istituzionali sono un argomento delicato su cui si deve cercare il consenso, non procedere con atti di forza”, concludono Diana e Liori. “Una legge statutaria promulgata contro il parere degli elettori potrebbe durare al massimo lo spazio di una legislatura, poi sarebbe spazzata via. Noi siamo affinché si facciano delle riforme destinate a durare e a produrre effetti positivi nel tempo. Altrimenti, i sardi continueranno a fare ciò che hanno fatto domenica: voltare le spalle a chi cerca solo grandi risultati di cui assumersi il merito e occuparsi di problemi più pressanti, come la crisi economica e occupazionale che finora il governo regionale di centrosinistra non ha fatto altro che alimentare con scelte politiche disastrose”.

Nessun commento: