giovedì, novembre 05, 2009

Crisi Alcoa, Regione e Governo intervengano per salvare l’industria nel Sulcis

Un intervento da parte della Regione e del Governo, nella persona del Ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, per assicurare all’Alcoa di Portovesme tariffe energetiche agevolate, per scongiurare un pronunciamento negativo della Commissione Europea contro l’attuale regime di agevolazioni tariffarie e, più in generale, per salvare l’industria nel Sulcis-Iglesiente: è quello che chiede il consigliere regionale del Popolo Della Libertà, Giorgio Locci, insieme al capogruppo Mario Diana, in un’interrogazione rivolta al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e all’Assessore regionale all’Industria, Andreina Farris.

L’interrogazione è incentrata soprattutto su una data, quella del 17 novembre. Tra dodici giorni, infatti, scadrà l’attuale regime tariffario agevolato per l’acquisto dell’energia elettrica da parte dell’Alcoa e l’azienda ha comunicato che, da quella data, il sito di Portovesme sarà messo in ‘fermata tecnica’. Nei prossimi giorni è inoltre previsto il pronunciamento della Commissione Europea sulla procedura di infrazione aperta nel 2006 contro la legge nazionale che concede i benefici tariffari all’Alcoa, che potrebbe prefigurare un aiuto di Stato non ammesso dalle norme comunitarie. La cessazione delle agevolazioni, si legge nell’interrogazione, “comporterebbe per lo stabilimento una perdita mensile stimata in circa 8 milioni di euro”, mentre l’eventuale pronunciamento negativo in sede europea, “ritenuto allo stato attuale molto probabile”, “comporterebbe l’obbligo di restituzione di una somma fino ad un massimo di 600 milioni”. Perciò la fermata tecnica dello stabilimento “è destinata a tramutarsi in una chiusura definitiva”, “con conseguente perdita del posto di lavoro da parte dei quasi 2 mila dipendenti”.

I due consiglieri ricordano il tentativo fatto con l’istituzione del Virtual power plant che, “secondo gli impegni assunti dal Ministero, avrebbe dovuto consentire l’acquisto di energia elettrica a prezzo agevolato”, ma che ha rivelato “la sua inadeguatezza”. Scajola “ha successivamente dichiarato di avere elaborato una nuova strategia di intervento” e che la avrebbe illustrata nella sua visita in Sardegna programmata per il 3 novembre. Rinviata la visita per problemi di salute del Ministro, senza che “nessun sottosegretario, dirigente o funzionario” sia stato inviato nell’Isola per illustrare la nuova strategia, il personale dell’Alcoa, “esasperato dal concreto pericolo di perdere il posto di lavoro, ha dichiarato lo stato di mobilitazione, inscenando diverse iniziative di protesta tra Portovesme e Cagliari con modalità che destano preoccupazione anche per l’incolumità degli stessi lavoratori”. In un contesto simile, la Regione, sottolineano Locci e Diana, deve “intervenire con la massima urgenza per garantire la preservazione del tessuto produttivo del Sulcis-Iglesiente, interessato da una crisi industriale senza precedenti che riguarda non soltanto la Alcoa ma altre importanti realtà e che mette a rischio svariate migliaia di posti di lavoro”.

I due interroganti chiedono dunque al presidente Cappellacci e all’assessore Farris cosa la Giunta regionale intende fare, di concerto con il Ministero, per “scongiurare la chiusura dello stabilimento Alcoa e, più in generale, per garantire la preservazione del tessuto produttivo del Sulcis-Iglesiente”. I due chiedono inoltre all’esecutivo di attivarsi presso il Dicastero dello Sviluppo economico “affinché siano immediatamente varate misure straordinarie e di rapida efficacia finalizzate a consentire, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato alle imprese, l’approvvigionamento di energia elettrica con tariffe agevolate da parte della Alcoa” e perché “siano assunti tutti gli atti necessari ad evitare il pronunciamento negativo della Commissione Europea sulla procedura di infrazione”.



INTERROGAZIONE URGENTE LOCCI – DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sulla crisi dello stabilimento Alcoa di Portovesme



Il sottoscritto,


PREMESSO che la dirigenza della Alcoa, società multinazionale che opera nel settore della produzione di alluminio primario, ha annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di sottoporre a fermata tecnica il proprio stabilimento di Portovesme a partire dal 17 novembre p.v., a causa dei costi eccessivi di produzione determinati dal prezzo dell’energia elettrica;


CONSIDERATO che il 17 novembre p.v. scadrà il regime tariffario agevolato per l’acquisto di energia elettrica concesso alla Alcoa sin dall’acquisizione dello stabilimento di Portovesme in applicazione della L. 14 maggio 2005, n. 80, e che è previsto a giorni il pronunciamento della Commissione Europea sulla procedura di infrazione aperta nel 2006 relativamente all’applicazione della legge citata, che potrebbe rientrare tra gli aiuti di Stato alle imprese non ammessi dalla normativa comunitaria;


VALUTATO che la cessazione delle agevolazioni tariffarie comporterebbe per lo stabilimento una perdita mensile stimata in circa Euro 8.000.000, mentre un eventuale pronunciamento negativo da parte della Commissione Europea, ritenuto allo stato attuale molto probabile, comporterebbe l’obbligo di restituzione di una somma fino ad un massimo di Euro 600.000.000;


VERIFICATO che ciascuna delle eventualità di cui sopra comporterebbe l’immediata cessazione dell’attività dello stabilimento e che la fermata tecnica annunciata dalla dirigenza aziendale è destinata a tramutarsi in una chiusura definitiva del sito produttivo, con conseguente perdita del posto di lavoro da parte dei quasi 2.000 dipendenti;


SOTTOLINEATO che, con l’entrata in vigore della L. 23 luglio 2009, n. 99, è stato istituito il meccanismo del Virtual power plant che, secondo gli impegni assunti dal Ministero per lo Sviluppo economico, avrebbe dovuto consentire l’acquisto di energia elettrica a prezzo agevolato da parte delle industrie cosiddette ‘energivore’ come la Alcoa;


ATTESTATO che, subito dopo l’entrata in vigore della norma di cui sopra, è stata verificata la sua inadeguatezza rispetto alla finalità prevista: non soltanto l’applicazione del Virtual power plant non dovrebbe comportare una riduzione delle tariffe energetiche ma potrebbe tradursi addirittura in un loro incremento;


PRESO ATTO che il Ministro per lo Sviluppo economico ha successivamente dichiarato di avere elaborato una nuova strategia di intervento per consentire alla Alcoa l’approvvigionamento di energia elettrica a condizioni agevolate e che avrebbe illustrato tale strategia nella sua visita in Sardegna programmata per il 3 novembre u.s.;


PRESO ATTO ALTRESI’ che il Ministro ha rinviato a data da destinarsi, adducendo ragioni di salute, la sua visita in Sardegna, che nessun sottosegretario, dirigente o funzionario è stato inviato nell’Isola per illustrare la nuova strategia del Ministero in materia di tariffe agevolate per le industrie ‘energivore’ e che, in conseguenza di ciò, il personale dello stabilimento Alcoa, esasperato dal concreto pericolo di perdere il posto di lavoro, ha dichiarato lo stato di mobilitazione, inscenando diverse iniziative di protesta tra Portovesme e Cagliari con modalità che destano preoccupazione anche per l’incolumità degli stessi lavoratori;


RITENUTO che la Regione debba intervenire con la massima urgenza al fine di garantire la preservazione del tessuto produttivo del Sulcis-Iglesiente, interessato da una crisi industriale senza precedenti che riguarda non soltanto la Alcoa ma altre importanti realtà quali Portovesme Srl, Otefalsail e Rockwool, e che mette a rischio svariate migliaia di posti di lavoro;



CHIEDE DI INTERROGARE

il Presidente della Regione e l’Assessore regionale all’Industria

affinché riferiscano


  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare, di concerto con il Ministero per lo Sviluppo economico, al fine di scongiurare la chiusura dello stabilimento Alcoa di Portovesme e, più in generale, di garantire la preservazione del tessuto produttivo del Sulcis-Iglesiente;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare presso il Ministero per lo Sviluppo economico affinché siano immediatamente varate misure straordinarie e di rapida efficacia finalizzate a consentire, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato alle imprese, l’approvvigionamento di energia elettrica con tariffe agevolate da parte della Alcoa;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare presso il Ministero per lo Sviluppo economico affinché siano assunti tutti gli atti necessari ad evitare il pronunciamento negativo della Commissione Europea sulla procedura di infrazione relativa alla L. n. 80/2005.

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