“Alla luce delle dichiarazioni rese alla Camera dei Deputati dal Ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, le frasi con cui l’on. Caterina Pes ha commentato la risposta del Ministro ad un’interrogazione sulla possibilità che la Sardegna si trovi in futuro ad ospitare una centrale nucleare appaiono come illazioni destituite di qualsiasi fondamento”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.
“Il centrosinistra è ormai in piena campagna elettorale in vista delle elezioni della primavera prossima”, prosegue Diana, “tanto che, nelle parole dell’on. Pes, l’ennesima conferma del ministro Scajola che ancora non esiste alcuna lista di siti deputati ad ospitare le centrali si trasforma nella granitica certezza che toccherà all’Oristanese farsi carico del reattore che, sempre stando alle convinzioni del centrosinistra, inevitabilmente toccherà in dote alla Sardegna. Tutto ciò non ha alcun senso e trova motivazione soltanto nella volontà di orchestrare una campagna demagogica e pseudo-ambientalista per cercare di attrarre i consensi degli elettori, come se ciò potesse bastare a risolvere la crisi che investe il Partito Democratico e la sua coalizione a tutti i livelli, locali e nazionali”.
“E’ bene, allora, ribadire ancora una volta quanto affermato dal ministro Scajola: allo stato attuale, non esiste alcuna lista delle località che dovranno ospitare le centrali atomiche e pertanto tutte le indiscrezioni che parlano di reattori da costruire nell’Isola non hanno alcun fondamento”, conclude il capogruppo. “L’unica certezza è la contrarietà all’installazione di siti nucleari in Sardegna più volte espressa e ribadita, a nome e per conto della Regione, dal presidente Ugo Cappellacci”.
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