“Dispiace vedere fraintese dalle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil del Sulcis Iglesiente le dichiarazioni da me rilasciate ad un telegiornale locale in merito alla crisi industriale della Sardegna”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica alla nota odierna delle segreterie sindacali del Sulcis Iglesiente.
“Sono dell’avviso che l’attuale fase di riavvio dell’estrazione del carbone del Sulcis non possa, da sola, rappresentare una soluzione ai problemi industriali ed occupazionali del territorio”, sottolinea Diana, “neppure per quanto attiene alle industrie energivore come la Alcoa, che necessitano di risposte immediate. Oltretutto, non si può affermare che la Carbon Capture Sequestration, che si intende sperimentare nel Sulcis e che ritengo sia una tecnologia vincente sul fronte della riduzione delle emissioni inquinanti, possa essere immediatamente utilizzabile, poiché i risultati si vedranno tra svariati anni e pertanto potrà dare i suoi effetti positivi soltanto in un’ottica di medio periodo”.
“L’emergenza occupazionale, inoltre”, conclude il capogruppo, “riguarda decine di migliaia di lavoratori in tutta la Sardegna ed il riavvio delle miniere non può, da solo, rappresentare una soluzione. Al momento, per risolvere situazioni di crisi come quella dello stabilimento Alcoa di Portovesme, servono soluzioni di brevissimo termine”, conclude il capogruppo, “per questo si sta cercando di agire in sede nazionale e comunitaria sul costo dell’energia”.
Nessun commento:
Posta un commento