sabato, aprile 21, 2012

Vertenza entrate, ora la Regione metta in mora lo Stato


Il pronunciamento della Corte Costituzionale, confermando quanto già affermato dalla Corte dei Conti, ha messo la parola fine alla vertenza con lo Stato sulle entrate erariali, riconoscendo una volta per tutte il diritto della Regione Sardegna ad iscrivere nel proprio bilancio le quote di compartecipazione che le spettano in base al dettato dell’art. 8 dello Statuto di Autonomia, senza dover attendere l’approvazione di alcuna norma di attuazione”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando la sentenza con cui la Consulta ha respinto l’impugnativa proposta dal Governo nazionale contro il bilancio regionale.
“Ora che non può più sussistere alcun dubbio sulla legittimità delle richieste della Sardegna”, prosegue Diana, “la Regione deve adoperarsi per mettere in mora lo Stato affinché provveda immediatamente a versare nelle nostre casse quanto ci spetta, senza tergiversare ulteriormente come ha fatto finora, nella speranza che il governo Monti, che già più di una volta ha dimostrato uno scarso livello di attenzione e disponibilità nei nostri confronti, non intenda cercare altri cavilli giuridici o scuse da cattivo pagatore per non saldare i propri debiti”.
“Nel contempo, però”, conclude il capogruppo, “è necessario ottenere la rimodulazione del patto di stabilità che impedisce alla Regione di aumentare le proprie spese anche in presenza di un incremento delle entrate. Le due cose devono andare di pari passo, perché altrimenti le maggiori risorse che arriverebbero non potrebbero essere spese e la ‘vertenza entrate’ si risolverebbe in un buco nell’acqua”.

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