“La decisione del governo Monti di impugnare la legge
finanziaria regionale dimostra una volta di più, qualora ce ne fosse
bisogno, che non era certo l’esecutivo Berlusconi, come ha sempre
cercato di far credere il centrosinistra, il nemico numero uno della
Sardegna”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in
Consiglio regionale, Mario Diana, nel commentare la decisione,
assunta oggi dal Consiglio dei Ministri, di impugnare presso la Corte
Costituzionale la manovra di bilancio della Regione per l’anno in
corso.
“Se, fino a non molto tempo fa, le impugnative delle
leggi regionali erano determinate dal fatto che a Palazzo Chigi
sedeva Silvio Berlusconi, nemico giurato dei sardi”, prosegue
Diana, “sarebbe interessante sapere ora dall’opposizione e
soprattutto dal Partito Democratico, principale sponsor
dell’esecutivo Monti, a cosa dobbiamo questo ben più sistematico
accanimento contro le nostre leggi”.
“La verità”, conclude il capogruppo, “è che il
Governo continua a manifestare un atteggiamento ostile nei confronti
della Sardegna, strozzando la capacità finanziaria della Regione
attraverso i vincoli del patto di stabilità e la mancata
applicazione dell’articolo 8 dello Statuto, negando il suo impegno
nell’affrontare le grandi vertenze occupazionali dell’Isola e
disconoscendo nei fatti la nostra autonomia, evidentemente mal
sopportata da un esecutivo che sventola quale unica bandiera quella
del centralismo tecnocratico”.
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