venerdì, maggio 18, 2012

Provincia di Oristano, mobilitazione politica per evitare la cancellazione


 “La Provincia di Oristano non deve essere cancellata. L’istituzione dell’ente intermedio è una conquista che ha coronato una lotta durata molti anni, che ha coinvolto tutto il territorio. Se il risultato dei referendum dovesse determinare, seppure indirettamente, la sua scomparsa, il danno sarebbe incalcolabile”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando la possibilità, paventata dai quattro esperti costituzionalisti incaricati dalla Presidenza del Consiglio regionale di studiare le conseguenze dell’esito della consultazione referendaria del 6 maggio, che l’abrogazione delle norme che hanno istituito le quattro Province regionali determini indirettamente una cancellazione di fatto degli enti intermedi preesistenti.
“Poiché il rischio è quanto mai concreto”, prosegue Diana, “è necessario che gli ambienti politici oristanesi, dal Presidente della Provincia ai consiglieri regionali, passando per i sindaci e per tutti i partiti e i movimenti del territorio, si mobilitino per evitare che ciò accada”.
“Oggi”, conclude il capogruppo, “è necessaria una mobilitazione analoga a quella, partita negli anni Sessanta, che ha portato nel 1974 all’istituzione della Provincia, affinché i diritti che con fatica siamo riusciti a vedere riconosciuti non vengano rimessi in discussione e i cittadini del territorio non debbano pagare sulla loro pelle le conseguenze di battaglie politiche che nulla hanno a che vedere con i loro legittimi interessi”.

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