“La Provincia di Oristano non deve essere cancellata.
L’istituzione dell’ente intermedio è una conquista che ha
coronato una lotta durata molti anni, che ha coinvolto tutto il
territorio. Se il risultato dei referendum dovesse determinare,
seppure indirettamente, la sua scomparsa, il danno sarebbe
incalcolabile”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in
Consiglio regionale, Mario Diana, commentando la possibilità,
paventata dai quattro esperti costituzionalisti incaricati dalla
Presidenza del Consiglio regionale di studiare le conseguenze
dell’esito della consultazione referendaria del 6 maggio, che
l’abrogazione delle norme che hanno istituito le quattro Province
regionali determini indirettamente una cancellazione di fatto degli
enti intermedi preesistenti.
“Poiché il rischio è quanto mai concreto”,
prosegue Diana, “è necessario che gli ambienti politici
oristanesi, dal Presidente della Provincia ai consiglieri regionali,
passando per i sindaci e per tutti i partiti e i movimenti del
territorio, si mobilitino per evitare che ciò accada”.
“Oggi”, conclude il capogruppo, “è necessaria
una mobilitazione analoga a quella, partita negli anni Sessanta, che
ha portato nel 1974 all’istituzione della Provincia, affinché i
diritti che con fatica siamo riusciti a vedere riconosciuti non
vengano rimessi in discussione e i cittadini del territorio non
debbano pagare sulla loro pelle le conseguenze di battaglie politiche
che nulla hanno a che vedere con i loro legittimi interessi”.
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