“La visita del presidente Cappellacci in Qatar non sia l’ennesima occasione per attirare investimenti nei soliti territori ma serva per favorire lo sviluppo di quelle zone dell’Isola rimaste finora ai margini dell’industria turistica”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani, Mario Diana, commentando la visita a Doha del Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, per incontrare il Capo di Stato qatariota che ha recentemente rilevato la titolarità delle strutture ricettive della Costa Smeralda. “La Sardegna non è solo il Nord-Est e il litorale meridionale ma ha altre zone meritevoli di considerazione che si candidano per gli investimenti che l’emiro Al Thani ha annunciato di voler realizzare nell’Isola”.
“La Provincia di Oristano, ad esempio, potrebbe ospitare il centro per l’allevamento di cavalli di razza araba che, stando a quanto riportano le cronache, la Regione sembra voler dirottare dalla Costa Smeralda nella zona di Pula”, argomenta Diana. “Un’idea, quest’ultima, del tutto incomprensibile, da un lato perché non si farebbe altro che trasferire risorse tra due aree già abbondantemente privilegiate dagli investimenti in campo turistico e dall’altro perché la stessa Regione ha investito ingenti risorse per la realizzazione del progetto Horse Country nella Provincia di Oristano, area storicamente vocata alle attività equestri, e non avrebbe alcun interesse nel non valorizzare tale investimento. Il progetto coinvolge ventotto comuni dell’Oristanese e sessantasei soggetti privati, per un investimento complessivo di 97 milioni di euro, il 70 per cento dei quali di provenienza pubblica. Sono stati realizzati maneggi, punti ristoro e strutture ricettive in tutto il territorio, con nucleo centrale l’Horse Country Resort di Ala Birdi (900 posti letto distribuiti tra tre alberghi a quattro stelle e un maneggio coperto con tribune per 1.200 spettatori): il grande allevamento pensato dall’emiro Al Thani si integrerebbe perfettamente in un contesto simile”.
“L’auspicio è che la visita di Cappellacci in Qatar abbia l’obiettivo di favorire uno sviluppo turistico armonico di tutti i territori isolani, con un occhio di riguardo verso quelli in cui tale sviluppo è appena agli inizi”, conclude il capogruppo. “Per questo, gli investimenti non dovrebbero trascurare la Sardegna centrale, rimasta finora pressoché ignorata dall’attuale Giunta regionale”.
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