lunedì, luglio 29, 2013

Fiume Santo, no a proroga centrale E.On.

“La proroga di 700 ore del funzionamento dei gruppi 1 e 2 ad olio combustibile della centrale E.On. di Fiume Santo, concessa oggi dal Prefetto di Sassari, è uno schiaffo al territorio e alle centinaia di lavoratori della centrale che rischiano di restare disoccupati a causa degli esuberi decisi dalla multinazionale tedesca, e deve essere immediatamente revocata”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana.
“I gruppi 1 e 2 sono obsoleti, inquinanti, estremamente pericolosi per la popolazione e per l’ambiente, e dovevano essere chiusi anni fa”, sottolinea Diana. “Peraltro, in presenza di tutte le necessarie autorizzazioni per la realizzazione di un nuovo gruppo a carbone, non sussiste alcuna ragione per cui i vecchi gruppi ad olio combustibile debbano continuare a funzionare: si dia il via immediatamente alla realizzazione del nuovo gruppo e si chiudano quelli già più volte autorizzati in regime di proroga, in barba a tutte le norme possibili e immaginabili, comprese quelle del buon senso. Se poi E.On., come ormai è chiaro, non ha più intenzione di investire in Sardegna, tolga il disturbo e lasci spazio ai soggetti che si sono fatti avanti per rilevare la centrale e realizzare il piano industriale che prevede la realizzazione del nuovo gruppo: nessuno, nell’Isola, sentirà la sua mancanza, tranne forse il gestore della rete elettrica, che con la multinazionale tedesca sembra essere in rapporti di affari tanto buoni da fare spesso dubitare della sua terzietà”.
“La Regione, infine, farebbe bene a valutare con attenzione una decisione che svela inequivocabilmente l’orientamento del Governo nella vertenza Fiume Santo”, conclude il capogruppo. “Come se non bastasse la politica aziendale di Terna, la decisione del Prefetto è un segnale lampante: l’esecutivo nazionale è totalmente appiattito sulle posizioni di E.On. e non assumerà alcuna decisione che vada in direzione contraria ai suoi interessi. Mai come oggi, è indispensabile che sia Viale Trento a prendere in mano la vertenza, dimostrando di essere capace di assumere decisioni coraggiose che permettano di salvare centinaia di posti di lavoro e di liberare l’Isola da un duopolio elettrico che sta contribuendo ad affossare la nostra economia”.

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