“La Giunta regionale blocchi immediatamente qualsiasi procedura di restituzione delle somme indebitamente incassate dai contribuenti con le tasse sul turismo di lusso e si attenga alle legittime procedure previste nella gestione del bilancio della Regione, le quali prevedono che i rimborsi non possano essere erogati se prima non è stata fatta una variazione di bilancio per finanziarli”: la dichiarazione è dei consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, in risposta al comunicato dell’ufficio stampa della Regione in cui si annuncia l’imminente avvio dell’iter per i rimborsi. “Non si aggiunga un altro atto illegittimo a quello già invalidato come tale dalla Corte Costituzionale: l’esecutivo non può disporre del bilancio a proprio piacimento e pertanto non può certo stabilire con una delibera i criteri e le modalità dei rimborsi. La Giunta, semmai, farà bene a presentare al Consiglio regionale, già dalla prossima settimana vista l’urgenza della materia, il disegno di legge per la variazione di bilancio”.
“Ma non basta”, proseguono Diana e Liori, “perché non ci siamo dimenticati – e siamo certi che come noi non lo hanno dimenticato neppure i comuni dell’interno – che i 30 milioni di euro che ora la Giunta si trova a dover rimborsare ai contribuenti avrebbero dovuto finanziare il Fondo regionale per lo sviluppo e la coesione territoriale, vale a dire essere trasferiti ai comuni delle zone interne della Sardegna. La variazione di bilancio dovrà servire anche a questo: individuare altre risorse per compensare i mancati introiti e salvaguardare così il Fondo. A meno che, ovviamente, il governatore Renato Soru non voglia ammettere di aver fatto delle promesse che non è in grado di mantenere. Forse, il tentativo di far passare quasi sotto silenzio la restituzione delle tasse sul lusso, cercando di evitare il dibattito in Consiglio, serve proprio a non dover affrontare la spinosa questione delle risposte da dare ai comuni dell’interno, abbandonati a se stessi per quattro anni dal governo regionale di centrosinistra, che ora si vedono privati di queste ulteriori risorse”.
“Davanti al perdurare dell’illegalità”, concludono i due consiglieri, “auspichiamo che la variazione di bilancio possa essere l’ultimo atto di questa legislatura in cui il governatore ha pensato di poter fare qualsiasi cosa gli passasse per la mente, calpestando le leggi ed ignorando le regole democratiche. Non si può tollerare che chi pretende di guidare la Sardegna con metodi simili possa restare al governo un giorno di più”.
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