“Quando si pensa al futuro della Sardegna, appare a dir poco sconfortante notare come ci siano esponenti politici di rilievo che pensano di poter approfittare dell’occasione offerta da chi, responsabilmente, cerca di promuovere azioni unitarie nell’esclusivo interesse dei Sardi per affrontare e risolvere le vertenze aperte nei confronti del Governo nazionale, per spingere la consueta polemica di bottega ben oltre il limite della strumentalità e persino del buon gusto, arrivando agli insulti più gratuiti e inqualificabili”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando al comunicato stampa del pari grado del Partito Democratico, Giampaolo Diana, sulla ‘vertenza entrate’ e sulla finanziaria regionale.
“Per quanto concerne il rinvio della seduta consiliare convocata per il 28 dicembre, giova ricordare all’on. Giampaolo Diana che egli stesso ha acconsentito alla convocazione unicamente a condizione che con l’entrata in vigore del ‘Decreto Milleproroghe’ non venisse rinviata la soppressione delle Autorità d’Ambito, come invece è avvenuto; non si riesce pertanto a capire per quale ragione debba essere attaccato il centrodestra per questo motivo”, sottolinea Mario Diana. “Va altresì detto che il rinvio della seduta della Commissione Bilancio è stato deciso in totale autonomia dal Presidente della Commissione, senza alcuna consultazione con le forze politiche di maggioranza. Per quanto concerne i riferimenti ad alcuni emendamenti alla finanziaria regionale proposti dal Pd, è il caso di ribadire che gli strumenti individuati dal gruppo democratico sono soggetti ai vincoli del patto di stabilità e pertanto non possono contribuire in alcun modo ad incrementare la capacità di spesa della Regione; sono pertanto, nella fase attuale, sostanzialmente inutili. Sono proposte del tutto strumentali, come strumentale è l’idea che il Pd possa farsi promotore e capofila di una sorta di mobilitazione generale di tutti i Sardi tranne uno: il Presidente della Regione, che peraltro è l’unica figura istituzionale titolata a confrontarsi con il Governo per quanto concerne gli aspetti tecnici relativi ai trasferimenti statali”.
“Dal Pd ci aspettiamo invece che non voglia sottrarsi dal partecipare ad una vera mobilitazione unitaria del Consiglio regionale, finalizzata a dare sostegno politico al confronto con l’esecutivo nazionale che il presidente Cappellacci sta portando avanti con innegabile impegno, nell’unico ed esclusivo interesse del popolo sardo”, conclude il capogruppo del Pdl. “Dall’on. Giampaolo Diana, oltre a un contributo più concreto agli sforzi per risollevare le sorti della Sardegna, ci aspettiamo atteggiamenti più consoni al suo ruolo istituzionale e, in modo particolare, che moderi certe sue intemperanze verbali che, con i riferimenti odierni alla visita del presidente Cappellacci ai militari della Brigata Sassari impegnati in Afghanistan, hanno raggiunto un livello non più tollerabile”.
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