“Il passaggio sulla ‘vertenza entrate’ nella relazione con cui il Presidente della sezione di Cagliari della Corte dei Conti, Mario Scanu, ha aperto la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del tribunale contabile”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, “lungi dal voler essere un assist più o meno involontario a vantaggio di questa o quella parte politica, va preso per ciò che realmente è: un’ottima notizia per la Sardegna, che vede riconosciuto una volta di più il diritto ad avere dal Governo le risorse che le spettano e che per anni sono state indebitamente trattenute nelle casse statali, e che inoltre può sperare, non essendo necessaria l’approvazione di norme di attuazione, che l’effettivo trasferimento delle risorse avvenga a seguito di un iter più rapido e semplice”.
“Le polemiche che il centrosinistra sta cercando di sollevare appaiono del tutto pretestuose, soprattutto considerato che si parla per la prima volta di norme di attuazione dell’articolo 8 dello Statuto nel Documento annuale di programmazione economica e finanziaria del 2008 e che il presidente Cappellacci e la Giunta regionale hanno finora condotto la vertenza mantenendo l’impostazione datale a suo tempo dalla giunta Soru”, sottolinea Diana. “Alla luce di quanto affermato dal presidente Scanu, però, il dettato dell’articolo 8 è immediatamente impositivo e pertanto il Governo deve provvedere senza indugio al trasferimento delle risorse. Non c’è più spazio per divisioni e strumentalizzazioni di natura ideologica: per quanto il centrosinistra e il centrodestra sardi possano polemizzare tra loro, la soluzione della vertenza non passa più attraverso le Istituzioni locali. L’unico responsabile, in questo momento, è il Governo, che deve essere messo in mora affinché non ci siano ulteriori ritardi nell’erogazione delle risorse”.
“Da parte del centrosinistra sembra, più che altro, di notare un maldestro tentativo di ‘tirare sul prezzo’ per quanto riguarda la manovra finanziaria in discussione in Consiglio”, conclude il capogruppo. “Questo nonostante da parte nostra ci sia stata ampia disponibilità a finanziare gli interventi proposti dall’opposizione, dando priorità a quelli più immediatamente realizzabili ed escludendo proposte notoriamente impraticabili come quella relativa all’Ente Foreste. Se un irrigidimento c’è stato, pertanto, è stato proprio da parte della minoranza, in un momento che richiederebbe ben altro senso di responsabilità”.