“Prima di ogni altra cosa, è doveroso rivolgere al Presidente della Repubblica un sincero ringraziamento, per aver accolto l’invito rivoltogli dal Consiglio regionale con la mozione approvata lo scorso 2 agosto a presenziare all’incontro di oggi e per aver dato un primo, forte segnale di interessamento verso i problemi dell’Isola che stiamo portando avanti con la cosiddetta ‘Vertenza Sardegna’”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, al termine dell’incontro istituzionale dell’Assemblea autonomistica con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si è tenuto oggi pomeriggio nell’Aula di via Roma.
“Il Capo dello Stato ha ascoltato con attenzione le rivendicazioni che gli sono state egregiamente esposte dalla Presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, sulla base dell’ordine del giorno unitario approvato dall’Assemblea la scorsa settimana”, sottolinea Diana, “e ha mostrato di riconoscere non soltanto la gravità dei nostri problemi ma anche e soprattutto la loro rilevanza nazionale. Questo è ciò che auspicavamo da parte del Presidente, nelle sue vesti di garante dei diritti costituzionali e dell’unità del Paese. Mi preme inoltre sottolineare in modo particolare quanto affermato dal presidente Napolitano sulla ‘Vertenza Entrate’, poiché abbiamo avuto il pieno riconoscimento del nostro diritto alla compartecipazione alle entrate erariali riscosse in Sardegna. Davanti a parole come quelle del Capo dello Stato, è lecito attendersi che nessun Governo possa pensare di rimettere in discussione il credito vantato dalla Regione”.
“Quello del Presidente della Repubblica è un primo segnale positivo. Ora ci aspettiamo, in un tempo ragionevolmente breve, decisioni conseguenti da parte del governo Monti”, conclude il capogruppo. “Da parte nostra, la ‘Vertenza Sardegna’ non si può certo dire conclusa ma continuerà fino a che non avremo visto soddisfatti tutti i punti inclusi nell’ordine del giorno approvato la scorsa settimana. Le parole del Capo dello Stato ci consentono però di essere ottimisti per i futuri sviluppi della vertenza: oggi abbiamo avuto la dimostrazione che a Roma non manca chi è disposto a prestare orecchio alle nostre legittime richieste”.
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