mercoledì, dicembre 05, 2012

Assemblea costituente, emendamenti su preferenza di genere presentati da Sègd e non da Pdl


“E’ appena il caso di ricordare all’on. Pittalis, che rivendica al proprio gruppo consiliare il merito di aver introdotto nel progetto di legge per l’istituzione della cosiddetta ‘Assemblea costituente’ all’esame della Prima Commissione la doppia preferenza di genere, che gli emendamenti approvati oggi sono stati presentati dall’on. Roberto Capelli, esponente del gruppo di opposizione Sardegna E’ Già Domani, e che solo in un secondo momento e con non poche difficoltà hanno incontrato il consenso del suo gruppo”, dichiara il capogruppo di Sègd in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato odierno del pari grado del Popolo della Libertà, Pietro Pittalis.
“Non si può dire che il gruppo presieduto dall’on. Pittalis abbia sostenuto sin da subito e con incontenibile entusiasmo tali proposte”, sottolinea Diana, “dal momento che sono stati proprio i suoi consiglieri, nella giornata di ieri, a far mancare il numero legale in Commissione proprio sulla discussione degli emendamenti in oggetto. Prendiamo atto che la notte ha portato consiglio e che alla fine tutto il Pdl ha deciso di votare a favore delle proposte successivamente sottoscritte anche da due suoi rappresentanti, ma da qui ad assumersene cotanto vanto il passo appare lungo e a dir poco azzardato”.
“Se poi vogliamo fare riferimento ai voti contrari espressi oggi dalla Terza Commissione su alcuni importanti pareri finanziari”, conclude il capogruppo, “con autorevoli forze politiche della maggioranza che si sono espresse contro i provvedimenti presentati dalla Giunta, e al fatto che la Quarta Commissione non ha potuto lavorare perché alcuni settori della coalizione di governo hanno contribuito a far mancare il numero legale, le ragioni per cui l’on. Pittalis dovrebbe gioire si riducono notevolmente. Anzi, se è questo lo stato di salute della sua maggioranza, viene da chiedersi quanto possa giovare alla Sardegna il protrarsi di una tale agonia”.

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