mercoledì, maggio 23, 2007

La verità sul nuovo campus universitario di Cagliari

Qual è l’operazione che si cela dietro il nuovo campus universitario che dovrebbe sorgere nell’area nota come ‘ex Sem’, nella città di Cagliari? I consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Antonello Liori e Mario Diana, hanno presentato un’interrogazione al Presidente della Regione, Renato Soru, e all’Assessore regionale alla Pubblica istruzione, Carlo Mannoni, per cercare di fare chiarezza.

La costruzione del campus è stata sbloccata con il maxi-collegato alla finanziaria dello scorso anno, L.R. 4/2006, il quale, oltre a stanziare complessivamente 17 milioni e mezzo di Euro per finanziare l’opera (che dovrà garantire almeno mille posti letto), prevede il trasferimento all’Ersu di immobili regionali fino a un valore di 8 milioni di Euro, da dismettere per integrare lo stanziamento della Regione. Il passo successivo si è avuto con la delibera 38/4 del 19 settembre scorso, che ha disposto il trasferimento all’Ersu di sette immobili siti nella città di Cagliari, che oggi ospitano uffici regionali, per un valore complessivo prossimo a 8 milioni di Euro, stabilendo però che l’Ente ne entrerà in possesso solamente quando saranno state costruite nuove sedi in cui ospitare gli uffici regionali.

L’ultimo atto, per ora, è la delibera 16/8 del 24 aprile scorso, con cui la Giunta detta le direttive necessarie alla realizzazione del progetto di massima elaborato dall’architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha. Nella delibera, l’esecutivo riconosce che il progetto eccede, per dimensioni e costi di realizzazione, gli standard fissati dal contratto già in essere tra la Regione e la ditta privata che dovrà eseguire i lavori (che è anche l’attuale titolare dell’area), ma riferisce che sono giunte dall’Ersu rassicurazioni sul fatto che l’opera potrà essere realizzata senza un ulteriore stanziamento di fondi regionali. Nella delibera, la Giunta dà mandato all’Ente di procedere all’acquisizione dell’area, alle dismissioni immobiliari necessarie a finanziare l’acquisizione e quindi all’esecuzione dei lavori.

Diana e Liori fanno notare che “analoghi progetti presentati in passato” relativamente alla realizzazione di campus universitari nell’area ‘ex Sem’ “sono stati respinti nonostante venissero proposti un numero inferiore di posti letto e standard dimensionali notevolmente inferiori”, che “non risulta che il Comune di Cagliari abbia provveduto ad apportare al proprio Piano urbanistico comunale le variazioni necessarie a consentire la realizzazione dell’opera” e che “non è pertanto possibile individuare alcuna ragione per cui la Regione debba, nella fase attuale, deliberare la realizzazione dell’opera, della quale manca ancora la progettazione esecutiva e che non potrebbe ottenere le necessarie autorizzazioni urbanistiche dal Comune di Cagliari”.

Relativamente alle dismissioni, invece, i due consiglieri sottolineano che l’incremento degli standard dimensionali e finanziari dell’opera fa sì che “il valore complessivo degli immobili di cui si è disposto il trasferimento nel settembre del 2006 non sia sufficiente a garantire la copertura finanziaria dell’opera, dal momento che all’adozione della delibera la Giunta regionale non poteva prevedere che, diversi mesi più tardi, avrebbe adottato un progetto di massima comportante maggiori oneri” e che l’esecutivo, nell’emanare le disposizioni per la realizzazione del progetto, “non indica esplicitamente quali siano gli immobili che l’Ersu dovrebbe dismettere al fine di garantire la copertura finanziaria”.

Diana e Liori chiedono dunque di sapere “per quali ragioni la Giunta regionale ha ritenuto di procedere alla realizzazione del progetto nonostante questo ecceda gli standard dimensionali precedentemente previsti dalla Regione anziché chiedere una rettifica dello stesso o affidare la realizzazione di un nuovo progetto”, “quale è l’esatto importo previsto per l’acquisizione dell’area ‘ex Sem’ e per la realizzazione dell’opera” e “per quali ragioni la Giunta regionale ha ritenuto di dover deliberare sin da ora di dare mandato all’Ersu affinché proceda alla realizzazione, nonostante non esista ancora un progetto esecutivo e soprattutto nonostante la destinazione urbanistica dell’area interessata non consenta la realizzazione”.

I due consiglieri chiedono inoltre di sapere “per quali ragioni la Giunta regionale ha ritenuto di dare mandato all’Ersu di procedere alla dismissione di beni propri al fine di garantire la copertura finanziaria di un’opera che, allo stato attuale, non può ancora essere realizzata”, “quali sono i beni immobili oggetto della dismissione, quale è il loro valore e se sono già di proprietà dell’Ersu o devono essere trasferiti dalla Regione”, “se si prevede uno scambio con il soggetto esecutore dei lavori, con conseguente cessione degli immobili da dismettere al medesimo soggetto, o se gli immobili saranno ceduti a terzi affinché il ricavato venga utilizzato per dare copertura finanziaria all’opera”. Per completezza, si rammenta che l’Ente è proprietario di immobili prestigiosi nella città di Cagliari, come l’ex Hotel Moderno di via Roma, oggi adibito a Casa dello Studente.

Diana e Liori chiedono inoltre, “nel caso in cui gli immobili siano stati sottoposti a valutazione più di una volta negli ultimi tre anni, quando sono state effettuate tali valutazioni e con quali esiti”, al fine di verificare l’infondatezza delle voci secondo cui esisterebbero più valutazioni degli immobili da dismettere, i quali nel giro di poche settimane sarebbero stati pesantemente svalutati. Infine, nell’interrogazione si chiede di trasmettere tutti gli atti relativi al progetto per il campus universitario e alle dismissioni, nonché di annullare la delibera dell’aprile scorso, rigettando il progetto del prof. Mendes da Rocha in quanto non compatibile con gli standard dimensionali e finanziari prefissati, di disporre una nuova progettazione e di richiedere, nel contempo, che il Comune di Cagliari provveda alle varianti urbanistiche necessarie alla realizzazione del campus nell’area ‘ex Sem’.



INTERROGAZIONE LIORI – DIANA, con richiesta di risposta scritta, sulla Del. n. 16/8 del 24 aprile 2007, avente per oggetto “Legge regionale 11 maggio 2006, n. 4, articolo 25. Disposizioni urgenti per il potenziamento delle strutture residenziali dell’Ersu di Cagliari. Direttive.”


I sottoscritti,


PREMESSO che

  • L’art. 25, comma 1, della L.R. 11 maggio 2006, n. 4, stanzia la somma complessiva di 17.500.000 Euro, finalizzata all’acquisto dell’area nota come ‘ex Sem’, nella città di Cagliari, e alla realizzazione di un campus universitario di almeno mille posti letto;

  • Con Del. n. 16/8 del 24 aprile 2007, la Giunta regionale ha emanato le direttive necessarie alla definizione degli atti propedeutici alla realizzazione del progetto di massima elaborato dall’architetto prof. Paulo Mendes da Rocha, brasiliano, di cui nella medesima delibera si legge “vincitore del Premio Pritzker 2006”;

  • Tale progetto eccede, per dimensioni e costi di realizzazione, quanto esplicitamente indicato nel contratto stipulato con il soggetto esecutore dei lavori in data 27 luglio 2006, ma la Giunta regionale ha deciso di disporne comunque la realizzazione anche alla luce delle rassicurazioni ricevute dall’Ersu, secondo cui non si rende necessario un ulteriore stanziamento di fondi regionali per garantire la copertura finanziaria dell’opera;


CONSIDERATO che

  • Analoghi progetti presentati in passato dai soggetti privati che si sono succeduti nella proprietà dell’area sono stati respinti nonostante venissero proposti un numero inferiore di posti letto e standard dimensionali notevolmente inferiori a quelli del progetto di massima elaborato dal prof. Mendes da Rocha;

  • A tutt’oggi, non risulta che il Comune di Cagliari abbia provveduto ad apportare al proprio Piano urbanistico comunale le variazioni necessarie a consentire la realizzazione dell’opera;

  • Non è pertanto possibile individuare alcuna ragione per cui la Regione debba, nella fase attuale, deliberare la realizzazione dell’opera, della quale manca ancora la progettazione esecutiva e che non potrebbe ottenere le necessarie autorizzazioni urbanistiche dal Comune di Cagliari;


VALUTATO che

  • Con Del. n. 38/4 del 19 settembre 2006, la Regione ha disposto di trasferire all’Ersu sette immobili siti nella città di Cagliari, per un valore complessivo di 7.926.946 Euro, al fine di consentire l’acquisizione dell’area ‘ex Sem’ e la realizzazione del campus universitario;

  • Gli immobili, tuttavia, saranno trasferiti all’Ersu unicamente una volta realizzate le nuove sedi degli uffici regionali che oggi vi sono ospitati e comunque non oltre trenta mesi dalla data di adozione della delibera;

  • A tutt’oggi, le nuove sedi di cui sopra non sono state realizzate, né sono trascorsi trenta mesi dalla data di adozione della delibera, pertanto si deve presumere che gli immobili siano tuttora di proprietà della Regione e che non possano essere dismessi dall’Ersu;

  • Per effetto degli incrementati standard dimensionali dell’opera da realizzare, si può inoltre presumere che il valore complessivo degli immobili di cui si è disposto il trasferimento nel settembre del 2006 non sia sufficiente a garantire la copertura finanziaria dell’opera, dal momento che all’adozione della delibera la Giunta regionale non poteva prevedere che, diversi mesi più tardi, avrebbe adottato un progetto di massima comportante maggiori oneri;

  • La Del. n. 16/8 del 24 aprile 2007 non indica esplicitamente quali siano gli immobili che l’Ersu dovrebbe dismettere al fine di garantire la copertura finanziaria dell’opera;


CHIEDONO DI INTERROGARE

il Presidente della Regione e l’Assessore regionale alla Pubblica istruzione

affinché riferiscano

  • Per quali ragioni la Giunta regionale ha ritenuto di procedere alla realizzazione del progetto di massima elaborato dal prof. Mendes da Rocha nonostante questo ecceda gli standard dimensionali precedentemente previsti dalla Regione anziché chiedere una rettifica dello stesso o affidare la realizzazione di un nuovo progetto, coerente con gli standard prefissati, eventualmente a un diverso architetto;

  • Quale è l’esatto importo previsto per l’acquisizione dell’area ‘ex Sem’ e per la realizzazione dell’opera così come progettata dal prof. Mendes da Rocha;

  • Per quali ragioni la Giunta regionale ha ritenuto di dover deliberare sin da ora di dare mandato all’Ersu affinché proceda alla realizzazione del progetto di massima elaborato dal prof. Mendes da Rocha, nonostante non esista ancora un progetto esecutivo e soprattutto nonostante la destinazione urbanistica dell’area interessata non consenta la sua realizzazione;

  • Per quali ragioni, alla luce di quanto testé esposto, la Giunta regionale ha ritenuto di dare mandato all’Ersu di procedere alla dismissione di beni propri al fine di garantire la copertura finanziaria di un’opera che, allo stato attuale, non può ancora essere realizzata;

  • Quali sono i beni immobili oggetto della dismissione finalizzata a dare copertura finanziaria all’opera, quale è il loro valore e se sono già di proprietà dell’Ersu o devono essere trasferiti dalla Regione;

  • Se si prevede uno scambio con il soggetto esecutore dei lavori, con conseguente cessione degli immobili da dismettere al medesimo soggetto, o se gli immobili saranno ceduti a terzi affinché il ricavato venga utilizzato per dare copertura finanziaria all’opera;

  • Nel caso in cui gli immobili siano stati sottoposti a valutazione più di una volta negli ultimi tre anni, quando sono state effettuate tali valutazioni e con quali esiti;

  • Di trasmettere tutti gli atti relativi al progetto per la realizzazione del campus universitario nell’area ‘ex Sem’ e alla dismissione di immobili regionali finalizzata a garantire la copertura finanziaria dell’opera, compresi gli atti relativi alla valutazione degli immobili;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di revocare la Del. n. 16/8 del 24 aprile 2007, di deliberare la non conformità del progetto di massima elaborato dal prof. Mendes da Rocha con gli standard dimensionali prefissati, di disporre l’elaborazione di un nuovo progetto di massima e, nel contempo, di richiedere al Comune di Cagliari la variazione del proprio Piano urbanistico comunale necessaria alla realizzazione del campus universitario nell’area ‘ex Sem’.


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