venerdì, febbraio 08, 2008

Legge regionale 44, gli sfratti proseguono nonostante la moratoria

I consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Antonello Liori e Mario Diana, hanno presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Regione, Renato Soru, e all’Assessore regionale all’Agricoltura, Franco Foddis, relativamente a uno sfratto esecutivo previsto per il prossimo martedì, 12 febbraio, ai danni di un imprenditore agricolo di Villacidro che si è visto pignorare la casa a causa dei debiti maturati dopo aver contratto un mutuo regionale agevolato ai sensi della legge regionale 44 del 1988.

I due consiglieri fanno riferimento al comma 126 dell’articolo 2 della legge finanziaria nazionale, che fino all’avvenuta ristrutturazione dei debiti sospende “i giudizi pendenti, le procedure di riscossione e recupero, nonché le esecuzioni forzose” ai danni degli imprenditori che hanno contratto i mutui agevolati. Nonostante tale ristrutturazione non sia stata ancora effettuata, gli sfratti proseguono, come dimostra quello previsto per martedì a Villacidro ai danni di un imprenditore la cui casa è stata pignorata nel 2000 e venduta all’asta nello scorso mese di giugno. “L’esecuzione dello sgombero forzato”, si legge nell’interrogazione, “comporterebbe, nei confronti dell’imprenditore agricolo cui l’immobile è stato pignorato e che tuttora lo occupa, una gravissima e intollerabile violazione dei diritti sanciti da una legge dello Stato”, anche alla luce degli impegni “sottoscritti dalla Regione e dal governo nazionale per risolvere la vertenza delle aziende agricole sarde a rischio di pignoramento in seguito al decadere delle agevolazioni sui mutui”, nonché delle responsabilità della Regione “nell’approvazione e nell’applicazione di una legge regionale risultata non conforme alla normativa europea in materia di aiuti di Stato alle imprese”.

Liori e Diana chiedono perciò se il comma della finanziaria nazionale che impone la moratoria degli sfratti “deve ritenersi tuttora in vigore nel territorio regionale” e “per quali ragioni si intende dare atto alla procedura esecutiva, in palese violazione del dettato normativo”. Inoltre, i due consiglieri chiedono alla Giunta regionale di attivarsi affinché “sia impedita la violazione di legge” e per vigilare affinché quanto disposto dalla finanziaria nazionale “sia rispettato e fatto rispettare nei confronti di tutti i cittadini sardi che si trovano nelle condizioni” previste dal comma sulla ristrutturazione dei debiti delle aziende agricole isolane.



INTERROGAZIONE URGENTE LIORI – DIANA, con richiesta di risposta scritta, sul pericolo di una grave violazione alla norma della legge finanziaria nazionale che sospende le procedure esecutive nei confronti degli imprenditori agricoli sardi esposti nei confronti di istituti di credito in seguito alla contrazione di mutui agevolati ai sensi della L.R. 13 dicembre 1988, n. 44


I sottoscritti,

PREMESSO che l’art. 2, comma 126, della L. 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria dello Stato per il 2008), stabilisce quanto segue: “Ai fini della ristrutturazione dei debiti degli imprenditori agricoli della regione Sardegna verso gli istituti finanziari che, ai sensi della legge regionale 13 dicembre 1988, n. 44, hanno concesso agli imprenditori medesimi finanziamenti su cui sono stati autorizzati i concorsi negli interessi dichiarati illegittimi ai sensi della decisione 97/612/CE della Commissione, del 16 aprile 1997, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è istituita una commissione di tre esperti, di cui uno designato dal Ministro dell’economia e delle finanze, uno dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ed uno dalla regione Sardegna. La commissione presenta al Presidente del Consiglio dei ministri le proposte per la ristrutturazione dei predetti debiti entro il 31 luglio 2008, nel rispetto delle disposizioni comunitarie in materia di aiuti di Stato. Fino a tale data sono sospesi i giudizi pendenti, le procedure di riscossione e recupero, nonché le esecuzioni forzose relative ai suddetti mutui risultanti alla data di entrata in vigore della presente legge”;

CONSIDERATO che a tutt’oggi non sussistono le condizioni affinché venga meno la sospensione delle esecuzioni forzose di cui al comma della legge finanziaria nazionale di cui sopra;

VERIFICATO che è prevista per il 12 febbraio p.v. l’esecuzione dello sgombero forzato di un immobile sito nel Comune di Villacidro, pignorato il 9 giugno 2000 a causa dell’esposizione del titolare nei confronti di un istituto di credito in seguito alla contrazione di un mutuo agevolato ai sensi della L.R. n. 44/1988 e aggiudicato a seguito di vendita all’incanto il 6 giugno 2007;

SOTTOLINEATO che l’esecuzione dello sgombero forzato comporterebbe, nei confronti dell’imprenditore agricolo cui l’immobile è stato pignorato e che tuttora lo occupa, una gravissima e intollerabile violazione dei diritti sanciti da una legge dello Stato;

RAMMENTATI gli impegni sottoscritti dalla Regione e dal governo nazionale per risolvere la vertenza delle aziende agricole sarde a rischio di pignoramento in seguito al decadere delle agevolazioni sui mutui contratti ai sensi della L.R. n. 44/1988, nonché le responsabilità della Regione nell’approvazione e nell’applicazione di una legge regionale risultata non conforme alla normativa europea in materia di aiuti di Stato alle imprese;


CHIEDONO DI INTERROGARE

il Presidente della Regione e l’Assessore regionale all’Agricoltura

affinché riferiscano

  • Se deve ritenersi tuttora in vigore nel territorio regionale l’art. 2, comma 126, della L. n. 244/2007;

  • Per quali ragioni si intende dare atto alla procedura esecutiva illustrata in premessa, in palese violazione del dettato normativo della vigente legge finanziaria dello Stato;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare affinché sia impedita la violazione di legge di cui sopra ai danni di un cittadino sardo;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di vigilare affinché il dettato normativo della L. n. 244/2007 sia rispettato e fatto rispettare nei confronti di tutti i cittadini sardi che si trovano nelle condizioni di cui all’art. 2, comma 126, della legge stessa.

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