sabato, ottobre 25, 2008

Ex Valriso, la Regione intervenga affinché sia valorizzato il patrimonio zootecnico sardo

Un intervento della Regione per tentare di salvare dalla chiusura la Valorizzazione Carni Sarde di Uta, ex Valriso, condizionato al mantenimento dei livelli occupazionali e ad un serio impegno da parte degli eventuali nuovi gestori dello stabilimento nella valorizzazione della carne prodotta negli allevamenti sardi: è quanto chiede il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, in un’interrogazione rivolta agli Assessori regionali all’Industria, Concetta Rau, e all’Agricoltura, Francesco Foddis.

Nell’interrogazione, Diana traccia le linee della situazione di crisi che ha colpito l’azienda, la quale nel corso degli anni è scesa da 120 dipendenti agli attuali 67 (che da due mesi non vedono uno stipendio), ai quali nei giorni scorsi è stata inviata la comunicazione di licenziamento in vista della chiusura dell’attività, prevista per la fine di ottobre. Tutto ciò avviene nonostante l’impegno della Regione che, nel corso degli anni, “è più volte intervenuta economicamente a sostegno dell’azienda, con risultati che, a giudicare da quanto sta accadendo in questi giorni, non possono essere ritenuti positivi”. La stessa società che gestisce l’azienda “non può essere ritenuta esente da responsabilità”, dal momento che il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio zootecnico sardo “non è stato sufficientemente incisivo”, contribuendo a determinare una crisi che “ora si sta ripercuotendo sui lavoratori”. “Il comparto agropastorale della Sardegna”, ricorda inoltre il consigliere, “attraversa una situazione di profonda crisi che non risparmia il settore zootecnico, il quale soffre in modo particolare la carenza di industrie idonee a garantire un’adeguata valorizzazione sul mercato alla produzione degli allevamenti isolani”.

Diana chiede pertanto ai due assessori “a quanto ammontano le risorse stanziate dalla Regione, nel corso degli anni, a beneficio delle aziende Valriso, Nuova Valriso e Valorizzazione Carni Sarde, in via diretta e per mezzo della società finanziaria Sfirs” e “quali risultati lo stanziamento di tali risorse ha prodotto nella valorizzazione del patrimonio zootecnico sardo”. Infine, il consigliere chiede alla Giunta regionale di intervenire “nel tentativo di scongiurare la chiusura della Valorizzazione Carni Sarde, eventualmente anche favorendo il cambio di gestione dell’azienda, subordinando tale intervento al mantenimento degli attuali livelli occupazionali e alla presentazione di un piano aziendale credibile che fornisca adeguate garanzie relativamente all’impegno da parte del nuovo soggetto gestore nella valorizzazione del patrimonio zootecnico sardo”.



INTERROGAZIONE DIANA, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione di crisi che colpisce l’azienda Valorizzazione Carni Sarde di Uta


Il sottoscritto,

PREMESSO che la società che gestisce l’azienda Valorizzazione Carni Sarde di Uta, ex Valriso, ha inviato la comunicazione di licenziamento a tutto il personale, prevedendo la cessazione dell’attività entro la fine del corrente mese;

CONSIDERATO che, nel corso degli anni, la Regione è più volte intervenuta economicamente a sostegno dell’azienda, con risultati che, a giudicare da quanto sta accadendo in questi giorni, non possono essere ritenuti positivi;

VALUTATO che, secondo quanto riferito dalla società alle rappresentanze dei dipendenti, sarebbe prevista in un futuro imprecisato la ripresa dell’attività grazie all’ingresso di nuovi soci, con la contestuale riassunzione di 43 unità lavorative cui però non sarebbe applicato il contratto collettivo nazionale per l’industria ma quello per l’agricoltura;

RAMMENTATO che nel corso degli anni, nonostante il sostegno della Regione, il numero di dipendenti dell’ex Valriso è andato costantemente diminuendo, passando da un massimo di 120 agli attuali 67;

VERIFICATO che l’azienda risulta in arretrato di due mesi nel pagamento degli stipendi e che tale situazione ha già determinato forme di protesta eclatanti da parte del personale;

PRESO ATTO che l’attuale gestione della Valorizzazione Carni Sarde non può essere ritenuta esente da responsabilità nella situazione di crisi che colpisce l’azienda, il cui impegno nella valorizzazione del patrimonio zootecnico sardo non è stato sufficientemente incisivo, e che ora si sta ripercuotendo sui lavoratori;

SOTTOLINEATO che il comparto agropastorale della Sardegna attraversa una situazione di profonda crisi che non risparmia il settore zootecnico, il quale soffre in modo particolare la carenza di industrie idonee a garantire un’adeguata valorizzazione sul mercato alla produzione degli allevamenti isolani;


CHIEDE DI INTERROGARE

gli Assessori regionali all’Industria e all’Agricoltura

affinché riferiscano

  • A quanto ammontano le risorse stanziate dalla Regione, nel corso degli anni, a beneficio delle aziende Valriso, Nuova Valriso e Valorizzazione Carni Sarde, in via diretta e per mezzo della società finanziaria Sfirs;

  • Quali risultati lo stanziamento di tali risorse ha prodotto nella valorizzazione del patrimonio zootecnico sardo;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di intervenire nel tentativo di scongiurare la chiusura della Valorizzazione Carni Sarde, eventualmente anche favorendo il cambio di gestione dell’azienda, subordinando tale intervento al mantenimento degli attuali livelli occupazionali e alla presentazione di un piano aziendale credibile che fornisca adeguate garanzie relativamente all’impegno da parte del nuovo soggetto gestore nella valorizzazione del patrimonio zootecnico sardo.

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