“E’ con assoluta sorpresa che ho appreso del riconoscimento che Il Sole 24 Ore ha deciso di tributare all’Azienda Sanitaria Locale n. 5 di Oristano per i suoi sforzi nella riduzione delle liste d’attesa”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana. “Chi, come me, vive quotidianamente la realtà oristanese e ha un confronto costante con i cittadini, infatti, conosce molto bene gli sforzi fatti dall’Azienda per ridurre i tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie”.
“Sono certo che tra le quarantaquattro tipologie di prestazione i cui tempi di erogazione rientrano negli obiettivi fissati dalla Regione nel Piano per il contenimento delle liste d’attesa non figurano la Tac e la risonanza magnetica”, spiega Diana. “Come ho già avuto modo di segnalare in un’interrogazione all’Assessore regionale alla Sanità, infatti, per tali prestazioni il Centro unico regionale ormai non accetta più le prenotazioni presso l’unica struttura pubblica disponibile nel territorio della Asl, vale a dire l’ospedale San Martino di Oristano, ma indirizza gli utenti verso le strutture pubbliche di Cagliari e Nuoro. Il problema è stato sì risolto, ma solo per il 2008: alla fine dell’anno, l’attuale dirigenza aziendale ha deciso di recedere dalla convenzione con uno studio radiologico privato di Oristano che aveva consentito, nel corso dell’anno, di ridurre da oltre cinque mesi a sei giorni i tempi di attesa. Nel 2009 si è tornati al passato ed i tempi di attesa del San Martino hanno ripreso a dilatarsi fino ad arrivare al blocco delle prenotazioni”.
“Per tali ragioni, alla sorpresa con cui ho accolto la notizia del riconoscimento ottenuto dall’Azienda si aggiunge il rammarico”, conclude il capogruppo, “poiché sono del parere che una simile gratificazione a tutto possa servire meno che a responsabilizzare la dirigenza aziendale nei confronti di un problema così grave. Le dichiarazioni trionfalistiche lette sulla stampa locale, per ora, sembrano darmi ragione”.
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