“Il risultato delle elezioni europee in Sardegna premia ancora una volta il Pdl, ma la crescita dei partiti di centrosinistra è un campanello di allarme che non deve essere sottovalutato”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana. “E’ giusto rimarcare l’ottimo risultato registrato dal nostro partito, che fa ben sperare in prospettiva futura visti i gravosi impegni che ci troviamo ad affrontare alla guida della Regione e che pure non ci hanno penalizzati nel risultato elettorale, segno che un numero crescente di elettori sta apprezzando il lavoro della giunta presieduta da Ugo Cappellacci”.
“Tuttavia”, prosegue Diana, “non si può negare che, nel complesso, i partiti del centrosinistra abbiano raccolto percentuali maggiori rispetto a quelli del centrodestra. Va detto che due dei partiti che formano la coalizione di maggioranza non hanno partecipato a questa tornata elettorale. Inoltre, si può facilmente notare quanto abbia inciso sul risultato il consenso personale di alcuni candidati: solo così si possono dimostrare le affermazioni dell’Italia Dei Valori in Gallura, del Partito Democratico in provincia di Sassari e della Lega Nord in Ogliastra. Fatte queste doverose premesse, è comunque necessario porsi degli interrogativi sullo stato di salute della coalizione di centrodestra, che nelle ultime settimane non ha dato la migliore immagine di sé, mostrandosi disunita e lasciandosi andare talvolta a polemiche personali che gli elettori dimostrano di non apprezzare”.
“L’imminenza di importanti appuntamenti elettorali come le provinciali del prossimo anno”, conclude il capogruppo, “e la responsabilità di affrontare la grave crisi economica in cui versa la Sardegna ponendo le basi per il suo sviluppo economico negli anni a venire, ci impongono una seria riflessione sui rapporti tra i partiti alleati, che devono essere più improntati alla coesione e al dialogo, lasciando da parte i tatticismi e le ambizioni personali per profondere il massimo impegno nel progetto comune che siamo chiamati a realizzare”.
Nessun commento:
Posta un commento