Lo scorso anno, la sanità pubblica sarda avrebbe prodotto un nuovo ‘buco’ di bilancio pari a 180 milioni di euro. Il timore è espresso dai consiglieri regionali del Popolo Della Libertà membri della Settima Commissione in un’interrogazione, di cui è primo firmatario il capogruppo, Mario Diana, rivolta all’Assessore regionale alla Sanità, Antonello Liori.
Diana, insieme a Giorgio Locci, Onorio Petrini, Nanni Campus, Rosanna Floris, Domenico Gallus ed Alberto Randazzo, ricorda che, per il 2008, il sistema sanitario regionale aveva a disposizione risorse per complessivi 2 miliardi 647 milioni di euro, ripartiti tra le otto Aziende sanitarie locali, l’Azienda ospedaliera Brotzu, le Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari e l’Istituto nazionale riposo e cura anziani di Cagliari. I consiglieri sottolineano che, a partire dal prossimo anno, a seguito degli accordi con il Governo nazionale con cui la giunta Soru ha concluso la vertenza entrate, la Regione dovrà finanziare interamente in proprio la sanità pubblica sarda e che pertanto “è necessario mantenere un forte controllo sulla spesa sanitaria affinché questa non superi i parametri finanziari programmati”. Inoltre, si legge nell’interrogazione, lo scorso anno “non si sono registrati significativi avanzamenti nella qualità del servizio sanitario regionale e nella riduzione delle liste d’attesa”.
Diana e gli altri consiglieri chiedono all’assessore Liori se è vero che “i soggetti tra cui è stato ripartito il Fondo sanitario regionale hanno sostenuto, nel corso dell’annualità 2008, spese superiori di circa 180 milioni di euro rispetto alle quote del Fondo ad essi spettanti”. Si chiede inoltre perché ciò si è verificato e cosa la Giunta regionale intende fare per individuare gli eventuali responsabili, per porre rimedio al disavanzo che ne è conseguito e per “evitare che fatti del genere possano nuovamente verificarsi, in particolare a partire dall’annualità 2010 quando il finanziamento del sistema sanitario regionale sarà a totale carico della Regione”.
INTERROGAZIONE DIANA Mario – LOCCI – PETRINI – CAMPUS – FLORIS Rosanna – GALLUS – RANDAZZO, con richiesta di risposta scritta, sui livelli di spesa delle Aziende sanitarie locali sarde
I sottoscritti,
PREMESSO che, con Del. n. 71/7 del 16 dicembre 2008, la Giunta regionale ha adottato lo schema di ripartizione del Fondo sanitario regionale tra le Aziende sanitarie locali, le Aziende ospedaliere, le Aziende ospedaliero-universitarie e l’Istituto nazionale riposo e cura anziani;
CONSIDERATO che, con la delibera di cui sopra, è stata ripartita una somma complessiva di Euro 2.647.035.773, secondo lo schema seguente:
Asl n. 1 di Sassari: Euro 470.614.519;
Asl n. 2 di Olbia: Euro 182.873.643;
Asl n. 3 di Nuoro: Euro 257.961.030;
Asl n. 4 di Lanusei: Euro 83.229.680;
Asl n. 5 di Oristano: Euro 214.785.039;
Asl n. 6 di Sanluri: Euro 119.266.630;
Asl n. 7 di Carbonia: Euro 188.612.088;
Asl n. 8 di Cagliari: Euro 785.579.064;
Ao Brotzu di Cagliari: Euro 148.647.779;
Aou di Sassari: Euro 84.745.126;
Aou di Cagliari: Euro 108.665.643;
Inrca di Cagliari: Euro 2.055.532;
SOTTOLINEATO che, a partire dal prossimo anno, la Regione, a seguito di quanto concordato con il Governo nazionale dalla precedente Giunta regionale negli accordi con i quali è stata conclusa la vertenza sulla compartecipazione alle entrate fiscali dello Stato, dovrà farsi carico di finanziare interamente con risorse proprie il sistema sanitario regionale e che pertanto è necessario mantenere un forte controllo sulla spesa sanitaria affinché questa non superi i parametri finanziari programmati;
VALUTATO che, nel corso del 2008, non si sono registrati significativi avanzamenti nella qualità del servizio sanitario regionale e nella riduzione delle liste d’attesa;
CHIEDONO DI INTERROGARE
l’Assessore regionale alla Sanità
affinché riferisca
Se risponde al vero che i soggetti tra cui è stato ripartito il Fondo sanitario regionale hanno sostenuto, nel corso dell’annualità 2008, spese superiori di circa Euro 180.000.000 rispetto alle quote del Fondo ad essi spettanti;
In caso affermativo, per quali ragioni ciò si è verificato e quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di individuare gli eventuali responsabili, di porre rimedio al disavanzo che ne è conseguito e di evitare che fatti del genere possano nuovamente verificarsi, in particolare a partire dall’annualità 2010 quando il finanziamento del sistema sanitario regionale sarà a totale carico della Regione.
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