“Vorremmo capire, e vorremmo farlo subito, se le parole pronunciate ieri dall’on. Capelli durante un comizio a Nuoro sono condivise e rispecchiano l’orientamento politico del suo partito”, dichiarano il coordinatore regionale del Popolo Della Libertà, Mariano Delogu, ed il capogruppo in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica alle affermazioni del capogruppo dell’Unione Di Centro, Roberto Capelli, apparse oggi sulla stampa.
“Ci risulta, infatti”, proseguono Delogu e Diana, “che l’Udc sia rappresentata nell’esecutivo da ben due assessori. Ci dica allora l’on. Capelli cosa stanno facendo gli assessori dell’Udc e, più in generale, quale contributo sta dando il suo partito alla realizzazione del programma con cui la coalizione di centrodestra si è presentata agli elettori. Le dichiarazioni dell’on. Capelli, sebbene dettate con tutta probabilità da insoddisfazioni personali, non possono però restare prive di conseguenze sul piano politico. E’ appena il caso di ricordare che le riunioni alle quali partecipano il Presidente della Regione e gli esponenti dei partiti che compongono la maggioranza, Udc ovviamente compresa, sono ormai una consuetudine consolidata. E’ davvero singolare che l’on. Capelli lo ignori. Oltretutto, l’on. Capelli si dimostra poco chiaro quando da un lato sostiene che la Giunta è in ritardo nell’attuazione del programma e che avrebbe dovuto presentare il nuovo Piano paesaggistico regionale come primo atto della legislatura, e dall’altro parla del Presidente della Regione come di un uomo solo al comando. Non si è forse accorto che sono in corso le conferenze territoriali per la concertazione delle modifiche al Ppr con gli enti locali, peraltro previste nella procedura di approvazione e modifica del Piano? Vorremmo capire quando, secondo l’on. Capelli, le conferenze territoriali si sarebbero dovute tenere per poter presentare il nuovo Ppr come primo atto della legislatura. Forse durante la campagna elettorale?”.
“E a proposito di campagna elettorale”, concludono i due esponenti del Pdl, “l’on. Capelli ed il suo leader nazionale di riferimento, Bruno Tabacci, farebbero sicuramente meglio ad illustrare ai sardi qual è il loro programma in campo europeo, anziché girare per la Sardegna a minacciare alleanza alternative al centrodestra in vista della prossima tornata amministrativa. Più in generale, è auspicabile che in futuro i singoli esponenti della coalizione di centrodestra evitino iniziative a titolo puramente personale tali da rischiare di compromettere il rapporto tra i partiti che compongono l’alleanza di governo”.
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