“L’udienza di parificazione dei bilanci regionali 2007 e 2008, che si è svolta stamani davanti alla sezione di Cagliari della Corte dei Conti, ha fatto chiarezza sulla reale portata delle cosiddette ‘politiche di risanamento’ portate avanti nella scorsa legislatura dalla Giunta regionale presieduta da Renato Soru”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana. “La Corte dei Conti ha dimostrato quanto l’allora opposizione di centrodestra ha sempre denunciato: per risanare il bilancio non bastano i proclami, servono azioni concrete”.
“I dati messi in luce dalla relazione della Corte, in particolare il peggioramento del saldo di bilancio e la crescita della spesa corrente superiore all’incremento delle entrate, mostrano l’insuccesso delle politiche messe in atto dal centrosinistra”, prosegue Diana. “Non soltanto il tanto sbandierato risanamento non c’è stato, ma le condizioni di salute delle casse regionali sono andate progressivamente peggiorando, lasciando in eredità al centrodestra una situazione che necessita di interventi decisivi per evitare che il bilancio della Regione continui ad essere ingessato dai debiti e dall’enorme mole di residui. Il dato delle risorse disponibili dalle entrate finali a copertura delle spese per investimenti, fermo al 45 per cento nel 2007 e sceso addirittura al 20 per cento nel 2008, è a dir poco drammatico se valutato alla luce dell’attuale situazione di crisi economica, che richiede interventi finanziari rapidi ed efficaci da destinare soprattutto al superamento del gap infrastrutturale”.
“La presentazione e l’ormai certa approvazione della finanziaria 2010 entro i termini stabiliti dalla legge sono un primo passo verso il recupero della capacità di spesa, indispensabile per ridurre il formarsi di nuovi residui”, conclude il capogruppo. “Le indicazioni della Corte dei Conti, però, ci dicono che c’è ancora molto da fare per risanare la situazione debitoria e per accelerare l’erogazione delle risorse. La revisione dei residui e la rinegoziazione del patto di stabilità, già avviate dall’esecutivo, sono risposte importanti, soprattutto se affiancate a misure finalizzate a snellire ed accelerare le procedure di spesa”.
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