“Oggi Bersani è venuto in Sardegna e, riferendosi all’inchiesta della Procura di Roma su alcuni parchi eolici nell’Isola, ha posto al Governo la domanda sul perché ‘esistano queste autostrade di corruzione’. Bersani, e con lui gli esponenti locali del centrosinistra che sono intervenuti sull’argomento, dovrebbe pensare a fare una seria autocritica anziché rivolgersi al Governo nazionale e all’Amministrazione regionale attualmente in carica, perché da parte del suo schieramento politico ci sono fortissime responsabilità sull’assalto dei ‘signori del vento’ all’ambiente della Sardegna”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al segretario nazionale del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, intervenuto sull’inchiesta giudiziaria durante la sua visita a Cagliari.
“Nel merito della vicenda, che lo stesso Bersani ammette di non conoscere bene, in questa legislatura non è stata rilasciata nessuna autorizzazione per la realizzazione di impianti eolici”, sottolinea Diana. “Ciò grazie a recenti delibere che vietano ai privati la realizzazione degli impianti ad eccezione di quelli per l’autoproduzione e l’autoconsumo e che prevedono la costituzione di una società denominata ‘Sardegna Energia’, la cui quota azionaria di maggioranza sarà detenuta dalla Regione, che gestirà i parchi eolici. Inoltre, la Giunta ha introdotto il divieto assoluto di realizzare parchi off-shore nei pressi delle coste della Sardegna, orientamento che peraltro risultava chiaro già nel 2009, quando con il Piano Casa regionale è stata vietata la realizzazione di linee elettriche nella fascia dei 300 metri dal mare”.
“Forse il ‘ministro ombra’ dell’epoca”, conclude il capogruppo, “dimentica che in Sardegna i problemi c’erano quando a governare era il suo compagno Soru, che mortificava il turismo e autorizzava l’eolico a suon di megawatt. Ora, grazie al centrodestra, questa Sardegna non c’è più”.
Nessun commento:
Posta un commento