sabato, agosto 03, 2013

Legge elettorale, difendere norma su incandidabilità del Presidente dimissionario


“La norma che prevede l’incandidabilità al successivo turno elettorale per il Presidente della Regione che, dimettendosi, provoca lo scioglimento del Consiglio ha lo scopo di tutelare la democrazia e di ristabilire l’equilibrio tra potere legislativo ed esecutivo, oggi sbilanciato a favore di quest’ultimo”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando la decisione del Governo di impugnare per un presunto vizio di costituzionalità la legge statutaria elettorale recentemente approvata dall’Assemblea. “Pertanto, auspico che venga difesa davanti alla Corte Costituzionale e possa, in futuro, essere adottata anche dalle altre Regioni italiane”.
“Al contrario di quanto va dicendo il presidente Cappellacci, la norma è stata studiata appositamente per evitare i ‘muretti a secco’, rendendo le conseguenze di una prova di forza tra Giunta e Consiglio altrettanto pesanti per entrambe le parti, come è giusto che sia”, spiega Diana. “Del resto, il Presidente, ignorante di quanto è accaduto nella passata legislatura, quando non sedeva tra i banchi del Consiglio regionale, non sa che un episodio del genere si è già verificato e potrebbe facilmente verificarsi di nuovo in futuro se non si intervenisse con una norma come quella impugnata. Viceversa, non mi aspetto affatto che una simile eventualità possa capitare nella legislatura in corso”.
“Affinché il governatore e la sua maggioranza arrivino allo scontro su una proposta all’esame dell’Aula, infatti, è necessario che entrambe le parti siano disposte a lavorare per realizzare qualcosa di concreto e non siano impegnate soltanto a spartirsi il potere e le poltrone, vale a dire l’esatto contrario di quanto sta accadendo in questa legislatura”, conclude il capogruppo. “Se così non fosse, non mi sarei visto costretto a candidarmi a rappresentare il mio partito, il Popolo della Libertà, alle primarie per la scelta del candidato Presidente del centrodestra alle regionali del prossimo anno”.

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