“Preso atto che ormai
anche il presidente Cappellacci sembra essersi finalmente deciso a
mettere in gioco la sua ricandidatura attraverso le elezioni
primarie, è il caso che i massimi vertici regionali del suo e del
mio partito, il Popolo della Libertà, colgano la palla al balzo –
magari prima che il governatore uscente cambi idea – e convochino i
vertici delle forze politiche alleate nella coalizione di
centrodestra per decidere quando e come si dovranno svolgere le
primarie”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani,
Mario Diana.
“E’ legittimo che
l’aspirante candidato Cappellacci incontri i rappresentanti delle
altre forze politiche per costruire la sua base di consenso in vista
del confronto interno alla coalizione”, prosegue Diana, “ma non
si può certo pensare che le primarie si possano svolgere se non c’è
nessuno che decida la data, le modalità e le regole della
consultazione. Questo qualcuno dovrà ovviamente essere al di sopra
delle parti e assicurare una competizione il più possibile aperta,
alla quale possano accedere in condizioni di parità tutti gli
iscritti dei partiti che compongono la coalizione e tutti coloro i
quali si riconoscono nel progetto politico comune”.
“Le primarie sono
un’occasione unica per rilanciare la coalizione individuando un
candidato alternativo a Cappellacci da presentare alle regionali del
prossimo anno”, conclude il capogruppo. “L’impresa non dovrebbe
essere affatto difficile, ma ora è necessario che i vertici del Pdl
diano qualche segno di vita, perché non si può certo pensare che
uno qualsiasi degli aspiranti candidati possa organizzarsi da sé le
sue primarie, dettando le regole e magari pretendendo anche di
scegliersi gli avversari. Anche perché, se ciò avvenisse, qualsiasi
altro aspirante candidato potrebbe sentirsi autorizzato a fare
altrettanto”.
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