“Non è certo un quadro edificante quello tracciato dall’ex Assessore regionale all’Ambiente, il quale dimostra una volta di più quanto poco la giunta di centrosinistra abbia a cuore la difesa dell’ambiente e quanto invece sia impegnata a tutelare gli interessi privati del presidente Soru e dei suoi amici palazzinari”: è il commento dell’on. Mario Diana, consigliere regionale di Alleanza Nazionale, all’intervista a Tonino Dessì pubblicata sulla Nuova Sardegna di oggi. “Persino la salute dei sardi è un dettaglio trascurabile, vista la leggerezza con cui è stata approvata la costruzione delle muraglie sotterranee intorno ai due stabilimenti Syndial di Macchiareddu e Porto Torres, salvo poi togliere sbrigativamente di scena l’unico che aveva avuto il coraggio di opporsi a un’opera definita ‘inutile e dannosa’”.
“E’ una maggioranza in cui chi mostra un minimo di buon senso e di capacità critica viene riallineato a suon di sms perentori, perché non ci deve essere alcun ostacolo alla frettolosa approvazione di tutto ciò che passa per la testa del governatore”, prosegue Diana. “Così, anche le norme con cui si è voluta dare l’apparenza di un integralismo ambientalista servono solo a rafforzare l’asservimento della Sardegna ai potentati immobiliari, mentre si continuano a chiudere entrambi gli occhi sul dilagare dell’abusivismo edilizio”.
“Non sono da salvare neppure i partiti: dal racconto di Dessì emerge infatti che le forze politiche, Ds in testa, lungi dall’essere succubi dello strapotere del leader, sono ben felici di accondiscendere alla sua volontà pur di sbarazzarsi facilmente di qualche presenza scomoda che si annida tra i loro stessi dirigenti”, conclude il consigliere di An. “Se è davvero questo il clima che regna nel centrosinistra, è molto meglio tornare subito alle urne piuttosto che condannare i sardi ad altri due anni e mezzo di simili umiliazioni, che certamente non meritano”.
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