“I numerosi e devastanti incendi che tra ieri e oggi hanno interessato gran parte della Sardegna centromeridionale sono frutto della politica di risparmio con cui la Giunta regionale ha elaborato il Piano regionale antincendi per il 2007, una politica di cui il governatore Renato Soru ha avuto persino la faccia tosta di vantarsi pubblicamente, dimostrando una volta di più la sua totale mancanza del senso di responsabilità necessario a governare una Regione che vive in un perenne stato di emergenza”: la dichiarazione è dei consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, che hanno presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Regione e all’Assessore regionale all’Ambiente, Ciccitto Morittu, per chiedere conto del ridimensionamento del presidio antincendi della Guardia forestale a Fenosu, nel territorio di Oristano.
Il presidio, si legge nell’interrogazione, “è stato pesantemente ridimensionato”. Difatti, “a differenza degli anni passati”, non gli è stato assegnato un Elitanker “ma un piccolo elicottero con una capacità di appena 500 litri”. I due consiglieri ricordano i “danni ingenti” causati dagli incendi divampati tra ieri e oggi in tutta la Sardegna centromeridionale e in particolare proprio intorno all’aeroporto di Fenosu, dove il rogo di ieri “ha devastato un’area di ben 500 ettari, con gravissimi danni alle colture e agli allevamenti presenti nell’area e rischi per le abitazioni e per la popolazione”. Diana e Liori fanno inoltre notare che “per la sua particolare posizione geografica, il presidio antincendi di Fenosu è in grado di servire gran parte dell’Isola se dotato di mezzi adeguati”.
Per tali ragioni, i due consiglieri chiedono di sapere “per quali ragioni si è ritenuto di ridimensionare il presidio” e cosa la Giunta regionale intende fare, “alla luce dei numerosi e devastanti incendi divampati negli ultimi due giorni”, per “modificare il Piano regionale antincendi, rivelatosi gravemente inadeguato” e per “potenziare il presidio antincendi di Fenosu”, “anche attraverso il reperimento di nuove risorse”, “dotandolo di mezzi adeguati a servire l’area limitrofa, che si è dimostrata essere a grave rischio, e a coprire con tempi di intervento sufficientemente rapidi almeno l’intera fascia centromeridionale della Sardegna”.
INTERROGAZIONE URGENTE DIANA – LIORI, con richiesta di risposta scritta, sul ridimensionamento del presidio antincendi della Guardia forestale a Fenosu
I sottoscritti,
PREMESSO che, nelle more del Piano regionale antincendi per l’anno 2007, al fine di ridurre i costi di gestione dell’apparato regionale per la lotta agli incendi, il presidio della Guardia forestale di stanza presso l’aeroporto di Fenosu, nel Comune di Oristano, è stato pesantemente ridimensionato: a differenza degli anni passati, al presidio non è stato assegnato un Elitanker ma un piccolo elicottero con una capacità di appena 500 litri;
CONSIDERATO che, nelle giornate di ieri e oggi, in tutta la Sardegna centromeridionale sono divampati numerosi incendi che hanno causato danni ingenti;
SOTTOLINEATO che, nella giornata di ieri, nelle campagne intorno all’aeroporto di Fenosu si è sviluppato un incendio che ha devastato un’area di ben 500 ettari, con gravissimi danni alle colture e agli allevamenti presenti nell’area e rischi per le abitazioni e per la popolazione;
VALUTATO che, per la sua particolare posizione geografica, il presidio antincendi di Fenosu è in grado di servire gran parte dell’Isola se dotato di mezzi adeguati;
CHIEDONO DI INTERROGARE
il Presidente della Regione e l’Assessore regionale all’Ambiente
affinché riferiscano
Per quali ragioni si è ritenuto di ridimensionare il presidio antincendi di Fenosu;
Quali misure la Giunta regionale intende adottare, alla luce dei numerosi e devastanti incendi divampati negli ultimi due giorni, al fine di modificare il Piano regionale antincendi, rivelatosi gravemente inadeguato;
Quali misure la Giunta regionale intende adottare, anche attraverso il reperimento di nuove risorse, al fine di potenziare il presidio antincendi di Fenosu, dotandolo di mezzi adeguati a servire l’area limitrofa, che si è dimostrata essere a grave rischio, e a coprire con tempi di intervento sufficientemente rapidi almeno l’intera fascia centromeridionale della Sardegna.
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