“Con l’iscrizione forzata alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali decretata dal Ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa, si sta concretizzando una vera e propria truffa che andrà a colpire anche i dipendenti della Regione Sardegna”, denunciano i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Antonello Liori e Mario Diana. “Auspichiamo che il governatore Renato Soru voglia intervenire prontamente presso il governo nazionale per impedire che ciò avvenga”.
“Il ministro Padoa Schioppa ha emanato, lo scorso 7 marzo, un decreto che iscrive d’ufficio alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali tutti i dipendenti pubblici che versano i contributi previdenziali all’Inpdap e i pensionati che ne percepiscono le pensioni, tranne coloro i quali, entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto, abbiano rinunciato formalmente all’iscrizione”, proseguono Liori e Diana. “Ciò significa che molti dipendenti e pensionati, complice la carenza di informazioni al riguardo, si troveranno a pagare un balzello (lo 0,35 per cento dello stipendio per i dipendenti, lo 0,15 per cento della pensione per i pensionati) per un servizio, nella fattispecie l’accesso al credito agevolato, che non vogliono e che, se avessero potuto scegliere liberamente, non avrebbero mai richiesto”.
“Poiché i dipendenti e i pensionati della Regione Sardegna sono iscritti all’Inpdap, chiediamo che Soru si faccia carico del problema, in modo da evitare che anche i dipendenti regionali sardi cadano vittime della stessa truffa cui il governo sta sottoponendo i dipendenti e i pensionati pubblici di tutta Italia”, concludono i due consiglieri. “Sarebbe l’occasione per provare a ricostruire un rapporto tra il governo regionale e il personale della Regione, dopo le numerose decisioni vessatorie assunte dall’attuale Giunta nei confronti dei dipendenti”.
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