“Alla luce di quanto sta accadendo in Terza Commissione durante l’esame preliminare degli emendamenti e del parere negativo espresso dalle forze sindacali, si rende quanto mai necessario interrompere l’iter della legge finanziaria affinché la proposta presentata dalla Giunta regionale possa essere riscritta”, dichiarano i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori. “Se ciò non dovesse accadere, la Sardegna pagherà un prezzo pesante per il fallimento politico del centrosinistra, che non si dimostra capace di dare delle risposte ai bisogni della società isolana”.
“La richiesta di ritirare il disegno di legge per ripresentarlo dopo una seria fase di concertazione con le parti sociali è tutt’altro che strumentale e anzi è ispirata principalmente dalle difficoltà che lo stesso esecutivo sta mostrando alla vigilia delle prime votazioni sulla manovra”, spiegano i due consiglieri. “In Commissione si è assistito a un fatto a dir poco inusuale, che va ben oltre le regole del rapporto tra istituzioni democratiche. Mentre gli emendamenti a tutti gli altri articoli sono già stati ordinati e numerati dagli uffici e consegnati ai consiglieri, quelli all’articolo 3, sul personale della Regione e sul contenimento delle spese istituzionali, risultano dispersi, non si sa dove, né perché. La Giunta non avrebbe ancora terminato di preparare i propri emendamenti. Peccato che il termine per la loro presentazione sia scaduto alle 10 di questa mattina, termine che è stato applicato perentoriamente ai consiglieri ma che evidentemente può essere interpretato in modo a dir poco elastico a vantaggio dell’esecutivo”.
“A dimostrare ulteriormente quanto la finanziaria sia inadeguata a risolvere le emergenze dell’Isola, giunge il parere negativo dei sindacati sugli emendamenti della Giunta”, concludono Diana e Liori. “Di un simile pronunciamento non si può non tener conto. Scaduto il termine per presentare le proposte di modifica, la strada per rimettere mano alla finanziaria è una sola: ritirare il disegno di legge e riscriverlo da cima a fondo. Se il governatore Renato Soru e il suo esecutivo non dovessero prendere tale decisione, il centrodestra si impegnerà a farsi carico in Aula delle proposte avanzate dai sindacati, dalle organizzazioni di categoria e dagli enti locali, per cercare di dare loro, ma soprattutto ai sardi, le risposte di cui hanno bisogno”.
Nessun commento:
Posta un commento