Per quali ragioni la Giunta regionale ha deciso di affidare ad uno studio legale privato il parere di legittimità sulle direttive per la liquidazione dei Consorzi industriali sovracomunali? E soprattutto, tale affidamento è legittimo? Lo chiede il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, in un’interrogazione all’Assessore regionale all’Industria, Concetta Rau. Le direttive sono state approvate dalla Giunta regionale lo scorso 18 aprile, in base a quanto stabilito dalla legge finanziaria regionale entrata in vigore ai primi di marzo.
La delibera del 18 aprile recita testualmente: “L’Assessore dell’Industria fa inoltre presente che, con nota datata 8 aprile 2008, prot. n. 524/08, lo Studio Legale Macciotta & Piseddu ha formulato un parere professionale in ordine alla regolarità e legittimità del testo delle direttive che si sottopone all’approvazione della Giunta regionale”. Il parere di legittimità sulla delibera, però, è stato espresso dal direttore generale dell’Assessorato all’Industria, così come previsto dalla legge regionale 31 del 1998.
Diana chiede dunque di sapere ai sensi di quale normativa si è ritenuto che il parere di legittimità sulle direttive potesse essere espresso da un soggetto esterno all’Amministrazione regionale, tenuto conto che le direttive sono parte integrante della delibera e dunque dovrebbero essere soggette alla stessa normativa. Inoltre, chiede se la Giunta ha richiesto un parere all’Ufficio Legale della Regione, sia sul merito delle direttive che sull’opportunità di richiedere il parere di legittimità dello Studio Legale Macciotta & Piseddu, e per quali ragioni il parere di legittimità sulle direttive non è stato espresso dal direttore generale dell’Assessorato all’Industria, al contrario di quanto accaduto per la delibera. Infine, considerato che la delibera fissa per i commissari liquidatori un compenso mensile pari al 60 per cento della retribuzione dei direttori generali dell’Amministrazione regionale e che la legge finanziaria non dà alcun mandato alla Giunta di prendere decisioni discrezionali sulla retribuzione dei commissari, il consigliere di Alleanza Nazionale chiede sulla base di quale normativa l’esecutivo ha ritenuto di poter fissare discrezionalmente il compenso e sulla base di quali ragioni è stato quantificato.
INTERROGAZIONE DIANA, con richiesta di risposta scritta, sulle direttive per le procedure liquidatorie dei Consorzi industriali soppressi ai sensi dell’art. 7, comma 38, della L.R. 5 marzo 2008, n. 3
Il sottoscritto,
PREMESSO che l’art. 7, comma 38, della L.R. 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008), nel disporre lo scioglimento dei Consorzi industriali di interesse sovracomunale non provinciale, stabilisce che, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge stessa, la Giunta regionale avrebbe dovuto provvedere con propria deliberazione allo scioglimento degli organi dei Consorzi soppressi, alla nomina dei relativi commissari liquidatori e all’adozione delle direttive sui tempi e sulle modalità delle procedure liquidatorie;
CONSIDERATO che la Giunta regionale ha ottemperato al dettato del comma di cui sopra con Del. n. 23/17 del 18 aprile 2008;
PRESO ATTO che la delibera di cui sopra recita testualmente: “L’Assessore dell’Industria fa inoltre presente che, con nota datata 8 aprile 2008, prot. n. 524/08, lo Studio Legale Macciotta & Piseddu ha formulato un parere professionale in ordine alla regolarità e legittimità del testo delle direttive che si sottopone all’approvazione della Giunta regionale”;
VALUTATO che sulla delibera di cui sopra risulta regolarmente espresso il parere di legittimità del Direttore Generale dell’Assessorato regionale all’Industria, ai sensi dell’art. 24 della L.R. 13 novembre 1998, n. 31;
VERIFICATO che la stessa delibera attribuisce ai commissari liquidatori un compenso mensile pari al 60 per cento della retribuzione fissa e di posizione dei direttori generali dell’Amministrazione regionale;
SOTTOLINEATO che l’art. 7, comma 38, della L.R. n. 3/2008 non stabilisce che la Giunta regionale possa determinare discrezionalmente l’ammontare di tale retribuzione;
CHIEDE DI INTERROGARE
l’Assessore regionale all’Industria
affinché riferisca
Ai sensi di quale normativa si è ritenuto che il parere di legittimità sulle direttive per le procedure liquidatorie dei Consorzi industriali, parte integrante della Del. n. 23/17 del 2008 e pertanto soggette alla medesima normativa, potesse essere espresso da un soggetto esterno all’Amministrazione regionale;
Se sulle direttive di cui sopra e sull’opportunità che esse fossero sottoposte a un parere di legittimità espresso da un soggetto esterno all’Amministrazione è stato chiesto il parere dell’Ufficio Legale della Regione;
Per quali ragioni non è stato possibile, per il Direttore Generale dell’Assessorato regionale all’Industria, esprimere il proprio parere di legittimità sulle direttive, al contrario di quanto avvenuto con la delibera di cui esse sono parte integrante;
Ai sensi di quale normativa si è ritenuto che la Giunta regionale potesse fissare discrezionalmente il compenso mensile riconosciuto ai commissari liquidatori e sulla base di quali ragioni tale compenso è stato determinato.
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