martedì, aprile 01, 2008

Nuove guardie forestali, merito non solo della maggioranza

Apprendiamo dai telegiornali locali che l’assunzione delle nuove guardie forestali che hanno giurato stamani nella nuova sede del Corpo Forestale, nell’edificio Sali Scelti delle Saline di Stato di Cagliari, sarebbe merito esclusivo di due esponenti di spicco del Partito Democratico sardo, uno dei quali candidato alle elezioni politiche”, dichiarano i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori. “E’ pertanto doveroso precisare che le assunzioni sono state sbloccate da una finanziaria regionale, quella per il 2007, approvata dall’Assemblea e che, su ottantacinque consiglieri, appare a dir poco strano che due di essi siano sufficienti a costituire la maggioranza necessaria per l’approvazione di una legge”.

“E’ infatti innegabile”, proseguono i due consiglieri, “che l’assunzione delle nuove guardie forestali sia merito dell’intero Consiglio, con le forze di opposizione che si sono fattivamente impegnate affinché si potesse dare un impiego dignitoso e una prospettiva di vita a dei giovani che hanno dimostrato di meritare la divisa che indossano risultando idonei in un regolare concorso pubblico. L’impegno congiunto delle forze di maggioranza e minoranza ha consentito di raggiungere un risultato che rappresenta prima di ogni altra cosa un atto di giustizia nonostante le resistenze della Giunta regionale e in particolare del governatore Renato Soru, il quale anche oggi non si è lasciato scappare l’occasione per dimostrare quanto poco interesse nutra nei confronti della Guardia Forestale in generale e dei nuovi assunti in particolare guardandosi bene dal presenziare di persona alla cerimonia di giuramento”.

“Ci preme pertanto ricordare ai due esponenti del Pd e in particolare a colui che aspira a diventare deputato che esiste una legge sulla par condicio, voluta dal loro stesso schieramento politico, che dovrebbe indurli ad evitare di sfruttare giornalisti compiacenti per improbabili quanto illegittimi spot elettorali nei telegiornali”, concludono Diana e Liori. “Per quanto attiene alle testate giornalistiche, invece, ci aspettiamo che vogliano ripristinare immediatamente una corretta informazione sulla notizia, come richiederebbe quella par condicio che troppo spesso, nelle ultime settimane, stiamo vedendo ridotta a pretesto per censurare le iniziative politiche dell’opposizione e dare invece ampio spazio a quelle puramente propagandistiche dei candidati dei partiti di maggioranza”.

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