“Premesso che i reiterati tentativi dell’on. Gianvalerio Sanna di innescare improbabili polemiche personali con qualche esponente della maggioranza lasciano il tempo che trovano, non avendo alcun contenuto politico degno di replica e risultando anzi soltanto imbarazzanti, persino per chi si trova suo malgrado a dover condividere – o tentare di condividere – con lui un percorso politico, la conferenza stampa dell’opposizione sul cosiddetto ‘maxi-collegato’ alla manovra di bilancio si caratterizza in toto con lo stile mostrato dal centrosinistra fin dall’inizio della legislatura, fondato sull’assunzione di posizioni strumentali per cercare di coprire la mancanza di proposte alternative a quelle messe in campo dalla Giunta regionale”: lo dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica a quanto affermato dai consiglieri dell’opposizione nella conferenza stampa di stamani sul disegno di legge all’esame della Commissione Bilancio.
“Nel merito, appare a dir poco surreale e mossa probabilmente dall’invidia l’accusa di voler evitare la concertazione”, prosegue Diana. “Giova, infatti, ricordare all’opposizione cosa accadeva nella passata legislatura, quando il centrosinistra era al governo, non soltanto in Giunta ma anche in Commissione Bilancio, quando era il centrodestra a battersi nel tentativo, quasi sempre vano, di ottenere un confronto con le parti sociali. Oggi che quel confronto avviene a cadenza quotidiana, la minoranza non sembra – o meglio non vuole – vederlo. Quanto all’indebitamento, è assolutamente vero che le autorizzazioni alla contrazione di nuovi mutui aumentano del 70 per cento e non ne abbiamo mai fatto un mistero. Questa è la pesantissima eredità lasciataci dalla giunta Soru e la contrazione dei mutui ci sarebbe stata anche se il centrosinistra si fosse riconfermato al governo della Sardegna, perché è l’unica via obbligata, dopo il pronunciamento della Corte dei Conti sull’anticipazione delle entrate fiscali future, per ripianare lo spaventoso buco di bilancio lasciato dalla finanza creativa di Mr. Tiscali. Infine, sulla valorizzazione della vertenza entrate, la minoranza può stare serena: il risultato della vertenza sarà debitamente valorizzato quando le maggiori entrate previste nell’accordo con lo Stato saranno nelle casse della Regione e potranno essere materialmente spese, non certo ora che sono soltanto dei numeri in attesa di tradursi in risorse finanziarie negli anni a venire”.
“Ciò detto, non resta che auspicare, da parte dell’opposizione, un atteggiamento serio e responsabile durante l’esame del disegno di legge”, conclude il capogruppo, “anche perché, alla luce della gravissima crisi economica che attanaglia la Sardegna, un comportamento ostruzionistico non farebbe che arrecare danno all’immagine della stessa opposizione, la quale avrebbe non poche difficoltà nello spiegare ai sardi per quale motivo si starebbe assumendo la responsabilità di ritardare l’approvazione del provvedimento”.
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