venerdì, febbraio 24, 2012

Vertenza entrate, da presidente Scanu ottima notizia, no a polemiche pretestuose

Il passaggio sulla ‘vertenza entrate’ nella relazione con cui il Presidente della sezione di Cagliari della Corte dei Conti, Mario Scanu, ha aperto la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del tribunale contabile”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, “lungi dal voler essere un assist più o meno involontario a vantaggio di questa o quella parte politica, va preso per ciò che realmente è: un’ottima notizia per la Sardegna, che vede riconosciuto una volta di più il diritto ad avere dal Governo le risorse che le spettano e che per anni sono state indebitamente trattenute nelle casse statali, e che inoltre può sperare, non essendo necessaria l’approvazione di norme di attuazione, che l’effettivo trasferimento delle risorse avvenga a seguito di un iter più rapido e semplice”.

“Le polemiche che il centrosinistra sta cercando di sollevare appaiono del tutto pretestuose, soprattutto considerato che si parla per la prima volta di norme di attuazione dell’articolo 8 dello Statuto nel Documento annuale di programmazione economica e finanziaria del 2008 e che il presidente Cappellacci e la Giunta regionale hanno finora condotto la vertenza mantenendo l’impostazione datale a suo tempo dalla giunta Soru”, sottolinea Diana. “Alla luce di quanto affermato dal presidente Scanu, però, il dettato dell’articolo 8 è immediatamente impositivo e pertanto il Governo deve provvedere senza indugio al trasferimento delle risorse. Non c’è più spazio per divisioni e strumentalizzazioni di natura ideologica: per quanto il centrosinistra e il centrodestra sardi possano polemizzare tra loro, la soluzione della vertenza non passa più attraverso le Istituzioni locali. L’unico responsabile, in questo momento, è il Governo, che deve essere messo in mora affinché non ci siano ulteriori ritardi nell’erogazione delle risorse”.

“Da parte del centrosinistra sembra, più che altro, di notare un maldestro tentativo di ‘tirare sul prezzo’ per quanto riguarda la manovra finanziaria in discussione in Consiglio”, conclude il capogruppo. “Questo nonostante da parte nostra ci sia stata ampia disponibilità a finanziare gli interventi proposti dall’opposizione, dando priorità a quelli più immediatamente realizzabili ed escludendo proposte notoriamente impraticabili come quella relativa all’Ente Foreste. Se un irrigidimento c’è stato, pertanto, è stato proprio da parte della minoranza, in un momento che richiederebbe ben altro senso di responsabilità”.

lunedì, febbraio 20, 2012

Vertenza Sardegna, da Napolitano forte segnale di interessamento

Prima di ogni altra cosa, è doveroso rivolgere al Presidente della Repubblica un sincero ringraziamento, per aver accolto l’invito rivoltogli dal Consiglio regionale con la mozione approvata lo scorso 2 agosto a presenziare all’incontro di oggi e per aver dato un primo, forte segnale di interessamento verso i problemi dell’Isola che stiamo portando avanti con la cosiddetta ‘Vertenza Sardegna’”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, al termine dell’incontro istituzionale dell’Assemblea autonomistica con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si è tenuto oggi pomeriggio nell’Aula di via Roma.

“Il Capo dello Stato ha ascoltato con attenzione le rivendicazioni che gli sono state egregiamente esposte dalla Presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, sulla base dell’ordine del giorno unitario approvato dall’Assemblea la scorsa settimana”, sottolinea Diana, “e ha mostrato di riconoscere non soltanto la gravità dei nostri problemi ma anche e soprattutto la loro rilevanza nazionale. Questo è ciò che auspicavamo da parte del Presidente, nelle sue vesti di garante dei diritti costituzionali e dell’unità del Paese. Mi preme inoltre sottolineare in modo particolare quanto affermato dal presidente Napolitano sulla ‘Vertenza Entrate’, poiché abbiamo avuto il pieno riconoscimento del nostro diritto alla compartecipazione alle entrate erariali riscosse in Sardegna. Davanti a parole come quelle del Capo dello Stato, è lecito attendersi che nessun Governo possa pensare di rimettere in discussione il credito vantato dalla Regione”.

“Quello del Presidente della Repubblica è un primo segnale positivo. Ora ci aspettiamo, in un tempo ragionevolmente breve, decisioni conseguenti da parte del governo Monti”, conclude il capogruppo. “Da parte nostra, la ‘Vertenza Sardegna’ non si può certo dire conclusa ma continuerà fino a che non avremo visto soddisfatti tutti i punti inclusi nell’ordine del giorno approvato la scorsa settimana. Le parole del Capo dello Stato ci consentono però di essere ottimisti per i futuri sviluppi della vertenza: oggi abbiamo avuto la dimostrazione che a Roma non manca chi è disposto a prestare orecchio alle nostre legittime richieste”.

sabato, febbraio 18, 2012

Vertenza Sardegna, da Napolitano ci aspettiamo risposte concrete e decise

La visita del presidente Napolitano in Consiglio regionale non sarà soltanto un’occasione per salutare il Capo dello Stato nella sua prima visita istituzionale in Sardegna o per concludere idealmente le celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, iniziate lo scorso anno”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, relativamente all’incontro tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e l’Assemblea autonomistica che si terrà lunedì pomeriggio nell’Aula di via Roma.

“L’attesa per questa visita, espressamente richiesta dal Consiglio con la mozione approvata il 2 agosto scorso è tanta, forse persino esagerata, ma ci aspettiamo di trovare nel Presidente, per il suo particolare ruolo istituzionale di garante della Costituzione e dell’unità nazionale, un solido appoggio per le rivendicazioni che il Consiglio e la Giunta stanno portando avanti nell’ambito della ‘Vertenza Sardegna’”, prosegue Diana. “Forte dell’ordine del giorno unitario approvato lo scorso martedì, la Presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, sosterrà dinanzi al Capo dello Stato i diversi punti in cui si articolano le nostre richieste, sottolineando le ragioni che stanno alla base del confronto aperto con il Governo nazionale. Dall’intervento di Napolitano a conclusione dell’incontro ci aspettiamo risposte concrete e decise, che vadano nella direzione di un rafforzamento del patto costituzionale tra la Sardegna e lo Stato e che consentano di evitare l’inasprimento della contrapposizione tra le Istituzioni”.

“Da parte nostra, ci impegneremo affinché il Consiglio si presenti unito al confronto di lunedì, così come lo è stato nell’approvare l’ordine del giorno”, conclude il capogruppo. “Solo così, infatti, le nostre rivendicazioni potranno avere la forza necessaria per essere riconosciute dal Presidente come quelle di un intero popolo, di una Regione che più di altre sta soffrendo le conseguenze della crisi economica internazionale e che ha bisogno di vedere pienamente riconosciuti dallo Stato i suoi diritti costituzionali per poter affrontare la difficile congiuntura che sta attraversando”.

martedì, febbraio 14, 2012

Vertenza Sardegna, “profonda soddisfazione” per approvazione odg

Profonda soddisfazione” è stata espressa dal capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, a nome dell’intero gruppo consiliare, per l’approvazione dell’ordine del giorno sulla ‘Vertenza Sardegna’.

“Il voto unanime sul documento conferma e rafforza il fronte unitario che siamo riusciti a compattare intorno a una battaglia di importanza fondamentale per il futuro della Sardegna”, sottolinea Diana. “L’aver messo nero su bianco una lista di priorità, considerando pregiudiziale la vertenza sul trasferimento delle entrate erariali che lo Stato deve alla Regione, ci consente inoltre di affrontare i prossimi passaggi con maggiore chiarezza, con obiettivi ben definiti e un insieme di rivendicazioni circoscritto su cui non potrà esserci alcun equivoco, né nel confronto con il Governo, né tra le forze politiche sarde”.

“Ora guardiamo ai prossimi appuntamenti con rinnovata fiducia, consapevoli che ci aspetta un cammino difficile ma che siamo determinati a raggiungere il traguardo”, conclude il capogruppo. “Gli Stati Generali del Popolo Sardo e soprattutto la visita del Presidente della Repubblica in Consiglio regionale sono due passaggi fondamentali da cui ci aspettiamo molto nell’ottica di questa vertenza. Dal presidente Napolitano, in qualità di garante dell’unità nazionale, auspichiamo una risposta forte alle nostre richieste, perché quella che stiamo portando avanti è una battaglia che interessa l’intero Paese e non permetteremo che venga derubricata come una velleitaria rivendicazione localistica”.

giovedì, febbraio 02, 2012

Incontro Regione-Governo, clima cordiale non è segnale di cedimento

Il clima estremamente cordiale in cui si è svolto l’incontro di oggi pomeriggio sulla ‘Vertenza Sardegna’ tra la delegazione sarda guidata dal presidente Cappellacci, il presidente Monti e importanti esponenti del Governo nazionale non può e non deve essere inteso come sintomo di un atteggiamento rinunciatario da parte della Regione ma come il doveroso riconoscimento dell’autorevolezza del tavolo attivato dall’esecutivo di Roma, sia dal punto di vista politico che per quanto riguarda il livello della struttura tecnica coinvolta”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica a quanto affermato dal pari grado del Partito Democratico, Giampaolo Diana, al termine dell’incontro istituzionale che si è tenuto oggi pomeriggio nella capitale.

“Non è questo il momento per i cedimenti”, rimarca Mario Diana, “ma anzi è necessario andare avanti con la massima coesione politica e istituzionale e con la fermezza e la determinazione indispensabili per ottenere risultati immediati che ci consentano di affrontare concretamente la gravissima situazione di crisi economica che investe la Sardegna. Nessuna forza politica pensi di potersi smarcare per fini puramente strumentali dagli impegni che ha assunto, perché sarà chiamata a risponderne direttamente davanti alle migliaia di sardi che con sempre maggiore urgenza ci chiedono risposte per superare la crisi e che sarebbero i primi ad essere danneggiati dalla rottura del fronte unitario”.