venerdì, febbraio 26, 2010

Vertenza Alcoa, accordo-ponte è gran risultato cui deve seguire soluzione definitiva

L’accordo-ponte siglato nella serata di ieri con la Alcoa per il salvataggio dello stabilimento di Portovesme è un grande risultato per tutta la Sardegna, che si è mobilitata al fianco degli operai sulcitani, per il Governo nazionale, da cui è venuta una disponibilità totale nell’affrontare i delicati passaggi della vertenza, e per la Giunta regionale, che ha avuto il merito di non abbassare mai la guardia, confrontandosi con toni fermi ma costruttivi con i rappresentanti della multinazionale fino ad incassare un risultato su cui, qualche mese fa, in pochi sarebbero stati disposti a scommettere”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.

“Garantire la continuità produttiva dello stabilimento era il primo obiettivo che si doveva raggiungere ed è stato raggiunto”, prosegue Diana. “Ora è necessario continuare a lavorare per chiudere definitivamente la partita, assicurandoci che l’Unione Europea dia il via libera al decreto legge sull’interrompibilità e che l’azienda sia messa nelle condizioni di programmare investimenti per il rilancio produttivo del sito, ma soprattutto verificando che da parte della multinazionale esista una reale volontà di superare la crisi e di radicare la propria presenza nel territorio. Non si deve abbassare la guardia, affinché il successo ottenuto ieri sera non vada sprecato e rappresenti invece la base su cui costruire la ripresa economica del Sulcis”.

“L’auspicio è che l’attività nello stabilimento di Portovesme possa tornare alla normalità nei tempi più rapidi”, conclude il capogruppo, “con la piena ripresa della produzione, il ritiro della procedura di cassa integrazione e lo sblocco della movimentazione del materiale finito da immettere sul mercato. Solo così, a bocce ferme, si potrà lavorare serenamente per creare tutte le condizioni strutturali necessarie ad assicurare la permanenza di Alcoa in Sardegna”.

Visita del presidente Fini ad Oristano

Martedì prossimo, 2 febbraio, il Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, sarà in visita nella città di Oristano. Di seguito, gli appuntamenti della giornata.


14:30 Arrivo all’aeroporto di Fenosu

15:00 Liceo classico De Castro, conferenza sul 150° anniversario dell’Unità d’Italia (partecipazione riservata agli allievi del liceo)

16:00 Teatro Garau, presentazione del libro ‘Il Futuro Della Libertà’. Seguirà dibattito, moderato dalla consigliera regionale Simona De Francisci

martedì, febbraio 23, 2010

Ryanair, Regione non vuole essere schiava dell’esistente

Nel confronto con Ryanair, fa bene la Giunta regionale a scegliere di non essere schiava della dittatura dell’esistente”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando al comunicato del deputato del Pdl, Mauro Pili, sulla rottura delle trattative tra la Regione e la compagnia irlandese per la gestione delle rotte sullo scalo di Alghero. “L’Assessore ai Trasporti, Liliana Lorettu, sta gestendo in modo encomiabile il confronto con Ryanair, perseguendo gli interessi della Sardegna e non certo quelli di una società straniera che nell’Isola ha sempre fatto affari d’oro”.

“Dispiace che l’on. Pili abbia voluto dimostrare, con il suo intervento, di non saper guardare avanti”, prosegue il capogruppo. “La Regione non vuole restare ancorata ad un passato che l’on. Pili ha contribuito fattivamente a creare in qualità di Presidente della Regione e che ha dato risultati positivi, ma che ormai si sta rivelando un cappio al collo per le possibilità di sviluppo turistico della Sardegna. Non possiamo permettere che l’Isola sia tenuta sotto scacco da una compagnia aerea, seppure importante come il vettore low cost irlandese. Fa bene l’on. Pili a richiamarsi all’Autonomia regionale sarda, perché è proprio nel segno dell’Autonomia che la Giunta sta scegliendo di non sottostare ai ricatti di Ryanair ma di recitare un ruolo da protagonista nella gestione della partita dei collegamenti aerei da e per la Sardegna”.

“Ad ulteriore riprova di ciò”, conclude Diana, “c’è la notizia dell’ingresso della Sfirs nel capitale sociale della controllata di Meridiana che opera nel settore delle manutenzioni aeree. E’ questo lo spirito di iniziativa che vogliamo vedere da parte della Regione, non certo l’accettazione supina dei ricatti di chi dalle Istituzioni ha già avuto fin troppo e oggi ha deciso che quel troppo non è ancora abbastanza”.

domenica, febbraio 14, 2010

Apprezzamento di Berlusconi per Cappellacci dimostra che Pdl sardo è sulla strada giusta

L’apprezzamento espresso dal presidente Berlusconi per il presidente Cappellacci è la conferma di quanto di positivo stanno facendo il Popolo Della Libertà e la coalizione di centrodestra che governano la Sardegna”, dichiarano il coordinatore regionale del Pdl, Mariano Delogu, e il capogruppo in Consiglio regionale, Mario Diana, anche a nome dell’intero gruppo consiliare, commentando la nota con cui il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, ha espresso apprezzamento per l’operato del Presidente della Regione, Ugo Cappellacci.

“I risultati parlano chiaro”, sottolineano Delogu e Diana. “I sondaggi che danno in netta crescita la fiducia dei sardi nei confronti del governo regionale, l’elezione del presidente Cappellacci nell’ufficio di presidenza del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea ed ora i complimenti del presidente Berlusconi dimostrano che finalmente la Sardegna ha un Presidente della Regione in grado di porsi con capacità e autorevolezza nei confronti dei cittadini e dei massimi livelli istituzionali nazionali e comunitari. La prova concreta è data dai risultati che la Giunta regionale e il partito stanno ottenendo nell’affrontare i più gravi problemi dell’Isola, su tutti le emergenze occupazionali come quella della Alcoa, e nel progettare la riforma della Regione, come si potrà vedere nei prossimi giorni, quando sarà presentata la proposta di riforma dello Statuto elaborata dal Pdl”.

“Alla luce degli importanti risultati che si stanno raggiungendo e degli attestati di apprezzamento che il presidente Cappellacci si sta guadagnando”, concludono il coordinatore e il capogruppo, “sono certo che il Pdl sardo saprà sostenere con forza ed unità, come ha sempre fatto, l’operato della Giunta e del suo Presidente, affinché sia data piena attuazione al programma di governo della Regione e si possa traghettare la Sardegna fuori dalla crisi economica, rilanciandone lo sviluppo”.

sabato, febbraio 13, 2010

Caccia, Cappellacci e Uras spieghino perché è impossibile il decreto di proroga

Alla luce delle polemiche innescate dalle notizie apparse oggi sulla stampa in merito alla mozione presentata da alcuni consiglieri del centrodestra per richiedere il prolungamento in deroga del calendario venatorio al mese di febbraio”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, “al fine di riportare la necessaria chiarezza ed evitare strumentalizzazioni e letture demagogiche, ritengo doveroso che il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l’Assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Giuliano Uras, provvedano con la massima urgenza a rendere pubbliche le ragioni che hanno reso impossibile l’adozione del decreto di proroga dell’attività venatoria”.

mercoledì, febbraio 10, 2010

Vertenza Sardegna, la sola miniera non può risolvere la crisi occupazionale dell’Isola

Dispiace vedere fraintese dalle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil del Sulcis Iglesiente le dichiarazioni da me rilasciate ad un telegiornale locale in merito alla crisi industriale della Sardegna”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica alla nota odierna delle segreterie sindacali del Sulcis Iglesiente.

“Sono dell’avviso che l’attuale fase di riavvio dell’estrazione del carbone del Sulcis non possa, da sola, rappresentare una soluzione ai problemi industriali ed occupazionali del territorio”, sottolinea Diana, “neppure per quanto attiene alle industrie energivore come la Alcoa, che necessitano di risposte immediate. Oltretutto, non si può affermare che la Carbon Capture Sequestration, che si intende sperimentare nel Sulcis e che ritengo sia una tecnologia vincente sul fronte della riduzione delle emissioni inquinanti, possa essere immediatamente utilizzabile, poiché i risultati si vedranno tra svariati anni e pertanto potrà dare i suoi effetti positivi soltanto in un’ottica di medio periodo”.

“L’emergenza occupazionale, inoltre”, conclude il capogruppo, “riguarda decine di migliaia di lavoratori in tutta la Sardegna ed il riavvio delle miniere non può, da solo, rappresentare una soluzione. Al momento, per risolvere situazioni di crisi come quella dello stabilimento Alcoa di Portovesme, servono soluzioni di brevissimo termine”, conclude il capogruppo, “per questo si sta cercando di agire in sede nazionale e comunitaria sul costo dell’energia”.

venerdì, febbraio 05, 2010

Sciopero generale, Bruno strumentalizza le lotte dei sindacati

Ancora una volta il centrosinistra, in questo caso per bocca dell’on. Mario Bruno, non perde occasione per strumentalizzare politicamente un fatto di grande rilevanza per la Sardegna, quale è lo sciopero generale di oggi, ma che non ha nulla a che vedere con lo scontro quotidiano tra gli schieramenti politici, dai quali invece i sardi, in occasioni come questa, si aspettano azioni concrete e un confronto costruttivo, non certo sterili polemiche”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa del capogruppo del Partito Democratico sulla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil che si è tenuta stamani a Cagliari.

“Si ricordi, l’on. Bruno, che l’oggi che il presidente Cappellacci sarebbe ‘incapace di governare’ non è altro che il domani che ci ha lasciato in eredità l’ex governatore Soru e che i problemi della Alcoa esistono da molti anni senza che neppure l’attuale segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, quando è stato Ministro delle Attività Produttive, abbia fatto nulla per la loro soluzione”, prosegue Diana. “La verità è che le ‘mille anime’ della Sardegna non sono scese in piazza per dire basta a questo o a quel governo, regionale o nazionale che sia, ma per dire basta al sottosviluppo, alla disoccupazione e alla povertà, chiedendo a tutte le loro rappresentanze politiche una risposta ai problemi dell’Isola”.

“Per questo”, conclude l’esponente del Pdl, “ci saremmo aspettati ben altro atteggiamento da parte del capogruppo del più grande partito di opposizione in Consiglio regionale. Purtroppo si è avuta la conferma di quanto si è visto nei giorni scorsi in Aula, dove persino nel dibattito sulla chiusura della Alcoa si è trovato spazio per la strumentalizzazione politica. In questo caso, però, le dichiarazioni dell’on. Bruno risultano offensive non soltanto per il centrodestra ma anche e soprattutto per i sindacati, che certamente non gradiranno vedere le loro sacrosante lotte usate da un singolo esponente politico per cercare di dare visibilità a se stesso e al proprio schieramento”.

mercoledì, febbraio 03, 2010

Mozione Soru per rimozione targa con frase pres. Lombardo è piccola vendetta personale

Ho appreso con sconcerto la notizia della presentazione, da parte dell’ex governatore Renato Soru, di una mozione per richiedere la rimozione dall’ingresso del Consiglio regionale di una targa recante una frase pronunciata dalla Presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, durante il suo intervento introduttivo in occasione delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario dell’Autonomia regionale sarda”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana. “Credevo di essermi abituato ai colpi di teatro dell’on. Soru, ma davanti all’inutilità e alla strumentalità di una simile iniziativa devo riconoscere che mi sbagliavo: l’ex governatore è ancora in grado di farmi cascare le braccia”.

“La mozione porta, insieme alla firma dell’on. Soru, quella di altri nove consiglieri del centrosinistra”, sottolinea Diana. “Sappiano tutti i sardi, ed in particolare i duemila lavoratori che rischiano il posto con la chiusura dello stabilimento Alcoa di Portovesme, che nessuno di questi dieci consiglieri regionali ha partecipato al presidio di martedì sera a Roma. Nessuno ha partecipato perché erano tutti impegnati nella stesura di un documento che passerà alla storia come un fulgido esempio di alta politica: mentre la Sardegna è travolta dalla crisi economica e migliaia di famiglie rischiano di restare prive dei più elementari mezzi di sostentamento, una sparuta pattuglia di onorevoli, minoranza della minoranza, si batte eroicamente con tutte le proprie forze per la rimozione di una targa. Evidentemente, la magra figura rimediata da qualche illustre esponente dell’opposizione durante l’improvvisato dibattito consiliare sulle misure anti-assenteismo promosse dalla presidente Lombardo non è bastata. Ci voleva dell’altro, ci voleva una figura ancora peggiore e con questa mozione i dieci firmatari sono riusciti ad andare oltre il peggio”.

“Sappia l’on. Soru, qualora non fosse ancora riuscito a capirlo analizzando i risultati delle ultime elezioni regionali, che i sardi sono stufi di lui e delle sue sparate demagogiche che non impressionano più nessuno”, conclude il capogruppo. “I sardi sono stufi di questo campione dell’assenteismo, instancabile paladino degli affari propri, che non perde un’occasione per consumare piccole vendette personali occupando spazi di discussione che dovrebbero essere destinati ad affrontare i problemi della Sardegna e non certo a soddisfare il suo ego ferito. On. Soru, per cortesia, se a lei i problemi dei sardi non interessano, torni ad occuparsi della sua azienda e ci lasci lavorare”.

martedì, febbraio 02, 2010

L’on. Soru chieda scusa ai sardi per il suo intervento contro le misure anti-assenteismo

Ciò cui abbiamo assistito ieri mattina in Consiglio regionale da parte dell’ex governatore Renato Soru è uno spettacolo che non dovrebbe mai trovare spazio nella massima istituzione isolana”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in merito all’intervento dell’esponente del Partito Democratico nel dibattito sulle misure anti-assenteismo assunte dalla Presidente del Consiglio, Claudia Lombardo.

“Sinceramente non mi aspettavo che l’on. Soru avesse la faccia tosta di intervenire in un dibattito sulle assenze dei consiglieri regionali, dopo i ripetuti richiami ufficiali di cui è stato oggetto, a norma di regolamento, da parte della presidente Lombardo per la sua pressoché nulla presenza ai lavori dell’Aula”, rivela Diana. “La sola partecipazione dell’on. Soru al dibattito è stata di per sé un insulto ai cittadini sardi. Sentirgli dire che le sue assenze sono dovute al fatto che è troppo impegnato ad occuparsi dei propri affari di privato cittadino, evidentemente per lui prioritari rispetto ai gravissimi problemi che affliggono la Sardegna, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: a nessuno può essere concesso di delegittimare così il Consiglio regionale, affermando che gli affari propri sono più importanti ed urgenti rispetto al lavoro dell’Aula”.

“Allo stesso modo”, prosegue il capogruppo, “è inaccettabile il tentativo di screditare la figura istituzionale del Presidente del Consiglio accusandolo di utilizzare il suo ruolo per finalità politiche interne al proprio partito. Nessun esponente del centrodestra è giunto a tanto nella passata legislatura, nonostante il livello dello scontro tra gli schieramenti sia sempre stato molto aspro. La verità è che il doppio incarico dell’on. Lombardo, Presidente del Consiglio regionale e vicecoordinatore regionale del Pdl, è comune a tutti i livelli istituzionali e l’unico problema è costituito dalla strumentalizzazione che ne fa chi è in malafede. E’ necessario ricordare che l’on. Soru, da governatore, si è candidato alla segreteria regionale del Pd? E si deve forse pensare che, qualora avesse vinto le primarie, si sarebbe dimesso dalla Presidenza della Regione per dedicarsi anima e corpo alla guida del partito?”

“Giunti a questo punto, non resta che auspicare”, conclude Diana, “che l’on. Soru voglia cogliere l’occasione della prossima seduta consiliare per porgere pubblicamente le sue scuse a tutti i sardi e all’Assemblea che li rappresenta, e magari anche a quei centomila elettori che alle ultime elezioni regionali avrebbero votato lui personalmente e non la sua coalizione, di cui va tanto fiero ma che forse meriterebbero ben altra considerazione da parte sua nello svolgimento delle sue funzioni in qualità di consigliere regionale”.