giovedì, dicembre 29, 2011

Vertenza entrate, rivendicazione in stallo per atteggiamento ondivago dell’opposizione

Non capisco come si possa accusare la maggioranza di non portare avanti atti concreti per affrontare la vertenza con lo Stato sulle entrate fiscali dovute alla Sardegna, quando è l’atteggiamento ondivago della minoranza a tenere in stallo ogni iniziativa di rivendicazione unitaria del Consiglio regionale, a partire da quelle già concordate tra gli schieramenti in Commissione Bilancio”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando ai consiglieri di opposizione Franco Sabatini (Pd) e Roberto Capelli (Api) in merito alla ‘vertenza entrate’ e alla possibilità di una convocazione della Terza Commissione in sede politica su iniziativa autonoma del suo presidente.

“Dovrebbe essere l’on. Sabatini”, sottolinea Diana, “a rendere conto del perché il partito da lui rappresentato in Commissione ha dapprima assunto un impegno a portare avanti unitariamente la vertenza sulle entrate erariali una volta approvata la finanziaria regionale, per poi rimangiarsi tale impegno in maniera del tutto irresponsabile, ostacolando tanto l’esame della manovra di bilancio quanto la ripresa della vertenza con lo Stato, quasi che il vero scopo dell’opposizione fosse impedire che la Sardegna ottenga quanto le è dovuto e magari far sì che finisca per ritrovarsi ad attraversare un lunghissimo periodo di esercizio provvisorio di bilancio, con tutte le conseguenze che ciò comporterebbe”.

“Quanto alla possibilità che il presidente della Commissione Bilancio convochi l’organismo in sede politica”, prosegue il capogruppo, “è bene ribadire all’on. Capelli che tale possibilità non è affatto contemplata: il presidente ha il potere di convocare la Commissione in sede tecnica, sentito l’ufficio di presidenza, così come è avvenuto per la riunione già convocata per il 3 gennaio prossimo. Solo i commissari e i capigruppo possono decidere di riunirsi in sede politica, come già è accaduto varie volte: è così, ad esempio, che è stato raggiunto l’accordo con l’opposizione per il rilancio della ‘vertenza entrate’ con una mobilitazione unitaria del Consiglio, di cui già si è detto. Viceversa, non risulta alcuna convocazione della Commissione in sede politica per la settimana in corso”.

“Se poi l’on. Capelli”, conclude Diana, “ritiene che chi rappresenta il primo gruppo consiliare non goda di sufficiente autorevolezza per rappresentare lo schieramento politico di appartenenza presso un presidente di Commissione facente riferimento allo stesso schieramento, non si capisce chi altri possa goderne. Non certo, voglio sperare, un lupo solitario a capo di una rappresentanza consiliare di una sola persona, se stesso, che non può neppure vantare un qualsivoglia credito presso l’elettorato, essendo stato eletto con i voti di un partito di cui non fa più parte”.

mercoledì, dicembre 28, 2011

Commissione Bilancio, Pdl non condivide convocazione III Commissione e dichiarazioni Fois

L’on. Fois non ha alcuna autorevolezza per poter convocare in autonomia una riunione della Commissione Bilancio in sede politica, atto che può essere deciso unicamente dagli stessi commissari o dai capigruppo”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando una presunta riunione in sede politica della Terza Commissione consiliare che si sarebbe tenuta stamani.

“Il gruppo del Pdl, inoltre, non condivide le dichiarazioni dell’on. Fois secondo cui l’approvazione della finanziaria regionale ‘non può prescindere da un definitivo chiarimento sulla vertenza entrate e sul patto di stabilità con il Governo nazionale’”, prosegue Diana. “La strada indicata dall’on. Fois è infatti quella più breve per arrivare allo scioglimento del Consiglio regionale per la mancata approvazione della manovra di bilancio entro i termini di legge”.

“L’on. Fois sa bene quali tempi tecnici si possono prevedere per la definizione della vertenza con lo Stato, anche in caso di esito positivo”, conclude Diana. “Prima di qualsiasi altra azione è necessario portare a termine l’approvazione della finanziaria. Non si capisce e non si condivide, pertanto, la ragione di tali esternazioni”.

martedì, dicembre 27, 2011

Cappellacci in Afghanistan, da Giampaolo Diana insulti gratuiti e inqualificabili

Quando si pensa al futuro della Sardegna, appare a dir poco sconfortante notare come ci siano esponenti politici di rilievo che pensano di poter approfittare dell’occasione offerta da chi, responsabilmente, cerca di promuovere azioni unitarie nell’esclusivo interesse dei Sardi per affrontare e risolvere le vertenze aperte nei confronti del Governo nazionale, per spingere la consueta polemica di bottega ben oltre il limite della strumentalità e persino del buon gusto, arrivando agli insulti più gratuiti e inqualificabili”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando al comunicato stampa del pari grado del Partito Democratico, Giampaolo Diana, sulla ‘vertenza entrate’ e sulla finanziaria regionale.

“Per quanto concerne il rinvio della seduta consiliare convocata per il 28 dicembre, giova ricordare all’on. Giampaolo Diana che egli stesso ha acconsentito alla convocazione unicamente a condizione che con l’entrata in vigore del ‘Decreto Milleproroghe’ non venisse rinviata la soppressione delle Autorità d’Ambito, come invece è avvenuto; non si riesce pertanto a capire per quale ragione debba essere attaccato il centrodestra per questo motivo”, sottolinea Mario Diana. “Va altresì detto che il rinvio della seduta della Commissione Bilancio è stato deciso in totale autonomia dal Presidente della Commissione, senza alcuna consultazione con le forze politiche di maggioranza. Per quanto concerne i riferimenti ad alcuni emendamenti alla finanziaria regionale proposti dal Pd, è il caso di ribadire che gli strumenti individuati dal gruppo democratico sono soggetti ai vincoli del patto di stabilità e pertanto non possono contribuire in alcun modo ad incrementare la capacità di spesa della Regione; sono pertanto, nella fase attuale, sostanzialmente inutili. Sono proposte del tutto strumentali, come strumentale è l’idea che il Pd possa farsi promotore e capofila di una sorta di mobilitazione generale di tutti i Sardi tranne uno: il Presidente della Regione, che peraltro è l’unica figura istituzionale titolata a confrontarsi con il Governo per quanto concerne gli aspetti tecnici relativi ai trasferimenti statali”.

“Dal Pd ci aspettiamo invece che non voglia sottrarsi dal partecipare ad una vera mobilitazione unitaria del Consiglio regionale, finalizzata a dare sostegno politico al confronto con l’esecutivo nazionale che il presidente Cappellacci sta portando avanti con innegabile impegno, nell’unico ed esclusivo interesse del popolo sardo”, conclude il capogruppo del Pdl. “Dall’on. Giampaolo Diana, oltre a un contributo più concreto agli sforzi per risollevare le sorti della Sardegna, ci aspettiamo atteggiamenti più consoni al suo ruolo istituzionale e, in modo particolare, che moderi certe sue intemperanze verbali che, con i riferimenti odierni alla visita del presidente Cappellacci ai militari della Brigata Sassari impegnati in Afghanistan, hanno raggiunto un livello non più tollerabile”.

venerdì, dicembre 23, 2011

Finanziaria, da Sabatini la solita demagogia che indebolisce la posizione della Regione

Duole dover constatare che, nonostante i ripetuti appelli ad assumere atteggiamenti responsabili e costruttivi per quanto riguarda l’esame della finanziaria e la vertenza con lo Stato sulle entrate fiscali, da parte del Pd ed in particolare dell’on. Sabatini si continua ad assistere, ormai a cadenza quotidiana, al ripetersi delle consuete uscite strumentali e demagogiche, che non possono portare alcun beneficio all’economia sarda ma che hanno l’effetto di indebolire la nostra posizione politica nel confronto con il Governo”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa del consigliere del Partito Democratico, Franco Sabatini, sul disegno di legge finanziaria regionale attualmente all’esame della Commissione Bilancio.

“Se poi”, prosegue Diana, “la contromanovra annunciata dall’on. Sabatini si limita a proposte palesemente irrealizzabili come quella di istituire un fondo di rotazione per anticipare i pagamenti alle imprese che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione, considerato che tale fondo non sarebbe esente dai vincoli del patto di stabilità, allora risulta difficile trovare, da parte dell’opposizione, l’intenzione di dialogare in maniera costruttiva con la maggioranza al fine di migliorare l’impianto della manovra”.

“Nel merito”, conclude il capogruppo, “sarebbe assai più utile – e anzi, a mio avviso, necessario – incrementare il fondo di controgaranzia per i consorzi fidi, strumento non sottoposto al patto di stabilità che consente di alleviare le difficoltà che le imprese isolane trovano quando si devono rivolgere al sistema bancario. A tale incremento dovrebbero aggiungersi delle misure che prevedano, in linea con quanto stabilito dalla manovra per il riordino dei conti pubblici appena approvata dal Parlamento, l’ingresso della Regione nel capitale dei consorzi fidi, affinché possa essere ulteriormente rafforzata la loro posizione nel mercato del credito”.

giovedì, dicembre 22, 2011

Vertenza entrate, l’opposizione si impegni in una battaglia unitaria sul patto di stabilità

In questo momento, polemiche come quelle inscenate dall’opposizione dopo l’audizione del presidente Cappellacci in Commissione Bilancio sono puramente strumentali e non sono in grado di produrre effetti di alcun genere”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando alle reazioni con cui diversi esponenti del centrosinistra hanno fatto seguito all’audizione del Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, sui contatti avuti in settimana con il governo Monti relativamente alla vertenza sulle entrate erariali che lo Stato deve alla Sardegna.

“L’art. 8 dello Statuto, riscritto nella scorsa legislatura per volere dell’allora presidente Soru, penalizza oltremodo la Sardegna perché incide negativamente sul patto di stabilità”, argomenta Diana. “La scelta di farci carico dei costi relativi al trasporto pubblico locale e alla continuità territoriale fa sì che il tetto massimo di spesa della Regione si riduca di 150 milioni di euro, risorse che in precedenza erano a carico dello Stato e che pertanto non rientravano nei vincoli del patto. Ciò ci penalizza doppiamente perché il Governo trasferisce solo le risorse effettivamente spendibili, quindi quanto eccede i vincoli del patto viene trattenuto nelle casse statali andando ad alimentare i crediti che la Sardegna vanta nei confronti dello Stato. Il problema esiste dalla scorsa legislatura, quando è stato siglato l’accordo per la revisione dell’art. 8, ma soltanto ora si sta attivando una forte rivendicazione per chiedere la rimodulazione del patto di stabilità”.

“Se lo schema di norme di attuazione dell’art. 8 proposto dalla Regione non ha ancora avuto risposta, noi speriamo la abbia ora; tuttavia, permane il problema della spendibilità delle risorse, che può essere recuperata solamente allentando i vincoli del patto”, conclude il capogruppo. “Il resto sono solo chiacchiere che non spostano di un millimetro il fronte della vertenza. Per questo chiediamo ancora una volta all’opposizione di volersi unire alla maggioranza in una battaglia unitaria che parta dal Consiglio e che coinvolga tutti, a partire dal presidente Cappellacci, che non si può certo pensare di escludere essendo egli il legale rappresentante della Regione nelle trattative con il Governo”.

mercoledì, dicembre 07, 2011

Costi della politica, da Palomba aspettiamo un intervento sui doppi vitalizi

Più che sulle indennità di carica dei consiglieri regionali, dall’on. Palomba ci saremmo aspettati un intervento sui doppi vitalizi dei parlamentari, argomento cui i cittadini sono particolarmente sensibili nell’attuale congiuntura di crisi economica che porta a non vedere di buon occhio certi privilegi che distinguono alcuni politici di lungo corso dalla gente comune che fatica ad arrivare alla fine del mese”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando al comunicato stampa del deputato di Italia dei Valori, Federico Palomba, sui tagli alle spese decisi oggi dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio.

“Appare a dir poco stupefacente che l’on. Palomba trovi da ridire sull’operato di un’Assemblea regionale all’avanguardia in Italia per quanto riguarda la riduzione dei costi della politica”, prosegue e conclude Diana. “Forse sarebbe meglio se il deputato dipietrista si impegnasse più concretamente affinché anche la Camera si allineasse alle iniziative portate avanti dal Consiglio regionale della Sardegna, tagliando le proprie spese così come nell’Isola stiamo facendo sin dall’inizio dell’attuale legislatura”.

martedì, dicembre 06, 2011

Finanziaria, possibile stop ai lavori in Commissione se confermati i tagli statali

Da parte della Giunta regionale non c’è alcun atteggiamento remissivo nell’affrontare la vertenza sui trasferimenti che lo Stato deve alla Sardegna: l’esecutivo sta portando avanti con grande impegno il confronto con il Governo nazionale, non solo per quanto riguarda la compartecipazione alle entrate erariali e lo sblocco dei Fondi per le Aree Sottoutilizzate, ma anche rivendicando la revisione del patto di stabilità”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando alle dichiarazioni del consigliere del Partito Democratico, Franco Sabatini.

“Se fossero confermate le indiscrezioni sulla manovra elaborata dal governo Monti, che prevedono diverse misure fortemente penalizzanti per la Sardegna”, prosegue Diana, “non escludiamo, dopo un attento esame della situazione d’intesa con il presidente Cappellacci e con l’assessore La Spisa, una sosta dei lavori sulla finanziaria regionale in Commissione per concordare nuove forme di protesta unitarie che coinvolgano la Giunta e l’intero Consiglio”.

“In alternativa”, conclude il capogruppo, “è possibile ipotizzare una rapidissima approvazione della manovra finanziaria così com’è, impegnandoci a portare avanti unitariamente e con rinnovato impegno la vertenza sui trasferimenti statali e quindi a ricorrere immediatamente a un assestamento di bilancio nel momento in cui il Governo dovesse riconoscere alla Sardegna quanto dovuto”.

martedì, novembre 29, 2011

Fenosu, dal Consiglio regionale un impegno per salvare lo scalo oristanese

L’ordine del giorno unitario sull’aeroporto di Fenosu approvato stamani può rappresentare un punto di svolta per il salvataggio e il rilancio dello scalo oristanese”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, primo firmatario del documento.

“Il pronunciamento dell’Assemblea, infatti”, prosegue Diana, “prevede che la Regione, in qualità di azionista della Sogeaor, adotti le misure necessarie per superare l’attuale situazione di crisi economica e gestionale e che dia attuazione a quanto enunciato nellIntesa Generale Quadro tra Governo e Regione Sardegna per lintegrazione del programma delle infrastrutture strategiche e nel Piano Regione dei Trasporti. I due documenti prevedono, tra le altre cose, un finanziamento di 3 milioni 750 mila euro per il potenziamento dell’aeroporto, che saranno erogati dopo l’adozione del piano industriale, la realizzazione di un raccordo ferroviario, l’allungamento della pista per accogliere aerei con una capacità fino a novanta passeggeri e la messa in campo di una struttura organizzativa che renda lo scalo competitivo non soltanto sul piano dei trasporti ma anche della promozione e dell’attrazione turistica”.

“L’ordine del giorno, pur sottolineando come Fenosu, grazie alla sua posizione baricentrica, si candidi ad essere la sede di servizio deputata per la protezione civile, il servizio antincendio e le forze di polizia, mira a potenziare il trasporto passeggeri, tanto che viene richiesto il suo inserimento tra le basi della continuità territoriale”, conclude il capogruppo. “Con l’attuazione degli impegni sottoscritti dal Consiglio sarà possibile non soltanto salvare l’aeroporto ma farne un volano per lo sviluppo economico della Provincia, mettendo così a frutto le ingenti risorse pubbliche investite finora per la realizzazione e per la gestione”.



ORDINE DEL GIORNO DIANA Mario – DEDONI – DIANA Giampaolo – SALIS – SANNA Giacomo – STERI – URAS – GALLUS – GRECO – OBINU – SANNA G.V. - SOLINAS sul rilancio dellaeroporto di Fenosu-Oristano


PREMESSO che, nellallegato allIntesa Generale Quadro tra Governo e Regione Sardegna per lintegrazione del programma delle infrastrutture strategiche, siglata il 20 giugno u.s., si ritiene che il completamento delle infrastrutture nello scalo aeroportuale di Oristano-Fenosu possa comportareun ulteriore miglioramento del sistema di offerta del trasporto isolano, che, stando al medesimo documento,a beneficio dello scalo oristanese risultano stanziati (opere non inserite in I.G.Q.) ulteriori Euro 3.750.000 per interventi di potenziamento strutturalee chele relative direttive circa la programmazione saranno definite di seguito alla approvazione del piano industriale;

CONSIDERATO che, con lIntesa generale quadro di cui sopra, è stata finanziata la realizzazione di un raccordo ferroviario al servizio dellaeroporto di Oristano-Fenosu;

SOTTOLINEATO che, nel Piano Regionale dei Trasporti approvato dalla Giunta regionale con Del. n. 66/23 del 27 novembre 2008, si afferma quanto segue:Lo scalo di Oristano-Fenosu, da un lato, può svilupparsi come scalo merci che passeggeri in considerazione della sua collocazione geografica baricentrica; dallaltro non si può non tener presente la sua vicinanza con lo scalo di Elmas, dal quale dista solo 50 minuti;

RIPORTATO che, nel Piano Regionale dei Trasporti, si ritieneindispensabile che si inizi ad operare per mettere a punto una struttura gestionale-organizzativa e promozionale, che si prepari, quando le infrastrutture saranno pronte, a:

    • rendere le operazioni di assistenza veloci ed efficienti, in modo da proporsi particolarmente aggressivi ed appetibili sul mercato;

    • vendere i servizi aeroportuali di aviariohandling, servizi centralizzati, assistenza bagagli, servizi di pista, ecc.a condizioni competitive e favorevoli per i vettori interessati;

    • organizzare e sviluppare i servizi commerciali in modo da rendere lo scalo un punto di attrazione e di riferimento per il territorio circostante;

    • prendere in considerazione lipotesi diaffittarelaeroporto ad un singolo vettore che voglia basarsi su Oristano per il proprio network;

    • proporre tutta la Sardegna in quei Paesi quali, ad esempio, Olanda, Danimarca, Scandinavia, Repubbliche Baltiche ed Est Europa, tramite azioni dirette di marketing in loco, partecipando alle principali manifestazioni turistiche estere e puntando su particolari settori (bike, horse, golf, vela, enogastronomia, ecc.);

    • contattare direttamente i vettori low-cost presso le loro sedi per elaborare insieme una strategia oppure affidarsi a broker esperti e capaci sia nel reperire aeromobili che nel promuovere il mercato turistico incoming lasciando alle imprese sarde quello outgoing;

RIPORTATO INOLTRE che, nel Piano Regionale dei Trasporti, si prosegue sostenendo che il rilancio dellaeroporto di Oristano-Fenosudeve avvenire in una logica di messa a sistema degli aeroscali, allinterno della quale ciascuna struttura possa valorizzare sia le proprie vocazioni che quelle dellintera Sardegna secondo rapporti di integrazione e complementarietàe che si prevede il completamento dei lavori di adeguamento previsti, finalizzati ad accogliere aerei con capacità fino a novanta passeggeri, ed in particolare dellallungamento della pista già incluso nel Piano di Sviluppo Aeroportuale;

EVIDENZIATO che la particolare posizione geografica dellaeroporto di Oristano-Fenosu lo mette nelle condizioni di potersi sviluppare, oltre che nel trasporto merci, come sede di servizio per la protezione civile, il servizio antincendio e per le forze di polizia;

RAMMENTATA la situazione di gravissima crisi finanziaria in cui versa la Società di Gestione Aeroporti Oristano S.p.A. (Sogeaor), che gestisce lo scalo di Oristano-Fenosu, nella quale sono state investite ingenti risorse pubbliche da parte della Regione e degli Enti Locali;


IL CONSIGLIO REGIONALE

impegna la Giunta regionale

affinché

  • Ponga in essere quanto necessario al fine di dare concreta attuazione a quanto enunciato nellIntesa Generale Quadro tra Governo e Regione Sardegna per lintegrazione del programma delle infrastrutture strategiche e nel Piano Regione dei Trasporti;

  • In qualità di socio della Sogeaor S.p.A., adotti le necessarie misure finalizzate a superare lattuale situazione di crisi economica e gestionale;

  • Studi un percorso che preveda linclusione dello scalo di Oristano-Fenosu tra gli aeroporti sardi sede di partenza e arrivo dei collegamenti in continuità territoriale tra lIsola e le principali città italiane.

sabato, novembre 26, 2011

Vertenza Sardegna, bene la proposta di Sabatini ma aspettiamo la visita di Napolitano

La proposta dell’on. Sabatini per l’istituzione di una commissione paritetica con il compito di raccogliere e coordinare le varie proposte per affrontare la cosiddetta ‘Vertenza Sardegna’ non può che essere accolta con favore, perché va nella direzione da me più volte auspicata di un impegno responsabile da parte dell’opposizione a dare un contributo concreto per risolvere i problemi più gravi dell’Isola”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al consigliere del Partito Democratico, Franco Sabatini.

“Al di là di quanto una simile commissione, indiscutibilmente utile, potrà rivelarsi risolutiva”, prosegue Diana, “è senza dubbio positivo che esponenti del centrosinistra dimostrino la loro disponibilità a superare la sterile contrapposizione tra gli schieramenti politici, che finora ha determinato solo ritardi nell’attività consiliare e gravi danni all’economia sarda, confrontandosi con la maggioranza almeno sulle questioni di interesse generale della Sardegna”.

“Ciò detto”, conclude il capogruppo, “restiamo in attesa di avere notizie della prevista visita del Presidente della Repubblica in Consiglio regionale, chiesta dalla presidente Lombardo e rinviata a causa della situazione politica nazionale: visto l’impegno profuso dal presidente Napolitano per la formazione del nuovo Governo, ci aspettiamo che questo momento di incontro possa essere di fondamentale importanza per agevolare il dialogo tra le Istituzioni isolane e il nuovo esecutivo nazionale”.

giovedì, novembre 24, 2011

Finanziaria, incomprensibile lettura totalmente negativa dell’opposizione

Appare a dir poco incomprensibile la lettura totalmente negativa che l’opposizione dà della manovra finanziaria quando ancora non è iniziato neppure l’esame della legge da parte della Commissione Bilancio”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica all’analisi del disegno di legge finanziaria fatta da alcuni consiglieri del centrosinistra.

“Sappiamo tutti che la situazione finanziaria ed economica in cui versa la Regione non è delle migliori”, sottolinea Diana. “Ciononostante ci stiamo impegnando ad elaborare una manovra impostata sul rigore, sullo sviluppo e sulla tutela delle fasce più deboli della popolazione, con gli evidenti limiti che derivano dall’applicazione del patto di stabilità, che da tempo la Giunta regionale sta cercando attivamente di rinegoziare con il Governo nazionale. In questo momento sarebbe molto più utile se l’opposizione si impegnasse a dare un contributo costruttivo, presentando proposte in grado di limitare i danni derivanti dal patto di stabilità e dal mancato trasferimento delle entrate erariali dovuteci dallo Stato. Su quest’ultimo punto, in particolare – sebbene più volentieri ci saremmo astenuti dal citare quanto è accaduto nella scorsa legislatura – giova far notare che, quando era il centrosinistra a governare la Regione, le entrate sono state iscritte in bilancio quando ancora non era stato riscritto l’articolo 8 dello Statuto, quindi senza alcun riconoscimento dei nostri diritti da parte dello Stato e sulla base di valutazioni unilaterali ed arbitrarie operate dalla stessa Giunta allora in carica”.

“Auspichiamo che con l’opposizione si possa avere un confronto serio e corretto”, conclude il capogruppo, “anche perché, se l’attuale posizione di totale chiusura dovesse perdurare e dovesse tradursi in atteggiamenti ostruzionistici volti a ritardare l’approvazione della manovra, si aggiungerebbero altri danni a quelli che già il tessuto economico isolano sta patendo”.

lunedì, novembre 21, 2011

Centro intermodale di Oristano, la Regione sblocchi il contenzioso Comune-Rfi

La Giunta regionale intervenga per risolvere il contenzioso tra Rfi e il Comune di Oristano e sbloccare così la realizzazione del centro intermodale per il trasporto passeggeri: è quello che chiede il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in un’interrogazione urgente rivolta all’Assessore regionale ai Trasporti, Christian Solinas.

Nell’interrogazione, Diana ricostruisce cronologicamente la vicenda, fin dai primi incontri tra Regione, Provincia, Comune e Rfi, la società del gruppo Trenitalia che gestisce la rete ferroviaria nazionale, e dal protocollo di intesa siglato il 30 aprile 2008, che prevedeva la realizzazione del centro nei pressi della stazione ferroviaria di Oristano; l’opera sarebbe stata finanziata interamente dalla Regione con uno stanziamento di 8 milioni di euro. Nel marzo 2010, la Regione ha stornato 7 milioni dai fondi stanziati, lasciando il milione necessario per finanziare la progettazione e impegnandosi a ripristinare le risorse iniziali una volta completato l’iter preliminare dell’opera, che comprende anche l’acquisizione da parte del Comune dei terreni su cui dovrà essere realizzata, di proprietà di Rfi. Il 15 settembre dello scorso anno, la Provincia ha stipulato il contratto per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva.

Si giunge così al 12 luglio 2011, quando le parti interessate hanno concordato la bozza definitiva dell’Accordo di Programma per la realizzazione dell’opera, nella quale si prevedeva la cessione gratuita dei terreni da parte di Rfi. Quando però, il 21 settembre, il testo definitivo del documento è stato trasmesso alle parti per fissare la data per la stipulazione, Rfi ha replicato con una controproposta nella quale si prevede la cessione dei terreni per la somma di 2,5 milioni di euro (a fronte di un valore che non supera i 200 mila). La cessione delle aree, inoltre, avverrebbe come standard di lottizzazione e non in cambio della valorizzazione urbanistica, quindi senza alcuna contropartita da parte di Rfi.

Tra la stesura della bozza definitiva dell’Accordo di Programma e la trasmissione del testo finale alle parti (e quindi l’invio da parte di Rfi della propria controproposta), fa notare il capogruppo, “è sopravvenuta l’entrata in vigore del Piano Urbanistico Comunale di Oristano, con conseguente acquisizione di valore urbanistico da parte delle aree su cui si dovrebbe realizzare il centro intermodale”. Allo stato attuale, secondo Diana, si prefigura “il concreto rischio che l’incomprensibile atteggiamento di Rfi possa determinare la mancata realizzazione dell’opera, che la Regione si è impegnata a rifinanziare solo dopo l’avvenuta acquisizione delle aree da parte del Comune”.

Il consigliere oristanese chiede pertanto all’assessore Solinas cosa la Giunta regionale intenda fare per “ottenere da parte di Rfi il rispetto di quanto concordato con le altre parti interessate alla realizzazione del centro intermodale e dunque la cessione a titolo gratuito delle aree di sua proprietà al Comune di Oristano”.



INTERROGAZIONE URGENTE DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sul centro intermodale di Oristano


Il sottoscritto,

PREMESSO che il 30 aprile 2008, a seguito delle interlocuzioni avviate nel giugno 2007 tra la Regione Autonoma della Sardegna, la Provincia di Oristano, il Comune di Oristano e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., i soggetti testé citati hanno sottoscritto un protocollo di intesa per la realizzazione di un centro intermodale per il trasporto passeggeri, da realizzarsi nei pressi della stazione ferroviaria di Oristano;

CONSIDERATO che il protocollo di intesa di cui sopra prevedeva il finanziamento dellopera con la somma di Euro 8.000.000, a totale carico della Regione;

SOTTOLINEATO che, nel marzo 2010, la Regione ha stornato Euro 7.000.000 dal finanziamento concesso, mantenendo la somma di Euro 1.000.000 necessaria per la progettazione (allepoca in fase di assegnazione da parte della Provincia) ed impegnandosi al reintegro delle risorse una volta terminate le fase preliminari della progettazione e dellacquisizione delle aree su cui realizzare lopera;

RILEVATO che, il 15 settembre 2010, la Provincia ha stipulato il contratto per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva;

VERIFICATO che, il 12 luglio 2011, le parti interessate hanno concordato la bozza definitiva dellAccordo di Programma per la realizzazione dellopera, su terreni di proprietà di Rfi precedentemente individuati e di cui è stata prevista la cessione a titolo gratuito al Comune;

PRESO ATTO che, il 21 settembre 2011, il testo finale dellAccordo di Programma è stato trasmesso alle parti al fine di fissare la data per la stipulazione e che Rfi ha replicato otto giorni dopo con una controproposta che disattendeva quanto concordato nelle prolungate interlocuzioni per la stesura del documento;

APPRESO che la controproposta di cui sopra prevede la cessione dei terreni a titolo oneroso per la somma di Euro 2.500.000 (a fronte di un valore delle aree non superiore a Euro 200.000), cessione che avverrebbe come standard di lottizzazione e non in cambio della valorizzazione urbanistica, quindi senza alcuna contropartita da parte di Rfi;

VALUTATO che, tra la stesura della bozza definitiva dellAccordo di Programma e la trasmissione del testo finale alle parti (e quindi linvio da parte di Rfi della propria controproposta), è sopravvenuta lentrata in vigore del Piano Urbanistico Comunale di Oristano, con conseguente acquisizione di valore urbanistico da parte delle aree su cui si dovrebbe realizzare il centro intermodale;

SEGNALATO il concreto rischio che lincomprensibile atteggiamento di Rfi possa determinare la mancata realizzazione dellopera, che la Regione si è impegnata a rifinanziare solo dopo lavvenuta acquisizione delle aree da parte del Comune di Oristano;


CHIEDE DI INTERROGARE

l’Assessore regionale ai Trasporti

affinché riferisca

Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di ottenere da parte di Rfi il rispetto di quanto concordato con le altre parti interessate alla realizzazione del centro intermodale e dunque la cessione a titolo gratuito delle aree di sua proprietà al Comune di Oristano.