martedì, gennaio 31, 2012

Vertenza Sardegna, da Cappellacci nessuna contrarietà al coinvolgimento del Consiglio

Nel corso della riunione con i parlamentari sardi e i capigruppo consiliari che si è tenuta oggi a Roma per discutere le strategie con cui affrontare il confronto con il Governo sulla ‘Vertenza Sardegna’ non ho in alcun modo riscontrato, né nelle parole, né negli atteggiamenti del presidente Cappellacci, contrarietà ad un dibattito in Consiglio sull’argomento”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando alle affermazioni del pari grado del Partito Democratico, Giampaolo Diana, su quanto sarebbe avvenuto nell’incontro odierno.

“Ad ulteriore riprova di ciò”, prosegue Mario Diana, “va sottolineato come sia stato lo stesso Cappellacci a farsi carico del coinvolgimento dell’Assemblea, richiedendone la convocazione per riferire all’Aula circa lo stato dei rapporti con l’esecutivo nazionale e discutere le priorità da affrontare in vista della convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio regionale allargata ai parlamentari eletti nell’Isola e alle parti sociali, che sarà successivamente decisa dai capigruppo con la presidente Lombardo”.

“Quanto riferito dall’on. Giampaolo Diana risulta pertanto privo di fondamento”, conclude il capogruppo del Pdl, “e del tutto fuori luogo rispetto ad un contesto in cui nessuno dei partecipanti ha messo in dubbio la necessità di restituire all’Assemblea il suo ruolo centrale come luogo di confronto politico in cui elaborare le idee e le strategie che la Giunta, di concerto con il Consiglio, porterà avanti nel confronto con le Istituzioni nazionali”.

venerdì, gennaio 27, 2012

Crisi, richiesta dimissioni Cappellacci è monotona e priva di utilità

Prendiamo atto della monotonia con cui l’on. Giampaolo Diana chiede, per l’ennesima volta, le dimissioni del presidente Cappellacci”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà, Mario Diana, replicando al comunicato stampa con cui il pari grado del Partito Democratico chiede le dimissioni del Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, per non aver ancora, a suo dire, dato risposte adeguate alla crisi economica ed occupazionale che investe la Sardegna. “La richiesta dell’esponente del Pd ha la stessa, manifesta utilità nell’affrontare concretamente i problemi dell’economia sarda delle tante che l’hanno preceduta”.

“Le critiche su un presunto immobilismo della Giunta regionale, poi, appaiono a dir poco paradossali se vengono espresse nel giorno in cui il Presidente ha avviato un proficuo dialogo con i manifestanti che hanno inscenato azioni di protesta in tutta l’Isola in questa settimana”, sottolinea Mario Diana. “La Giunta e la maggioranza sono impegnate da tempo nell’affrontare i problemi della Sardegna e stanno operando per dare risposte immediate alle istanze del movimento che sta portando nelle piazze e sulle strade la comprensibile rabbia delle categorie produttive più colpite dalla crisi economica”.

“Nell’occasione, ribadiamo all’on. Giampaolo Diana l’invito a partecipare all’incontro con i parlamentari sardi e i capigruppo consiliari che si terrà martedì nella sede istituzionale della Regione a Roma”, conclude il capogruppo del Pdl. “In quella sede, l’on. Giampaolo Diana potrà finalmente confrontarsi con il presidente Cappellacci e con la maggioranza di centrodestra che governa la Regione, esponendo le idee e le proposte che il suo partito intende portare avanti per aiutare la Sardegna ad uscire dalla crisi”.

giovedì, gennaio 26, 2012

Vertenza Alcoa, ribadito impegno a intervenire presso i massimi organi istituzionali

Nel corso dell’incontro odierno con i rappresentanti sindacali di Alcoa e con i sindaci del Sulcis-Iglesiente ho avuto modo di ribadire l’impegno ad affrontare con la massima serietà e decisione la grave vertenza occupazionale che investe lo stabilimento di Portovesme, intervenendo presso gli organi istituzionali competenti, in primis il Governo nazionale, affinché siano individuate ed attuate nei tempi più rapidi le misure necessarie a impedire la chiusura della fabbrica”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, a seguito dell’incontro con i capigruppo consiliari in cui si è discusso della decisione di Alcoa di chiudere il sito produttivo di Portovesme.

“Già dai prossimi appuntamenti fissati, a partire dall’incontro di martedì a Roma con i parlamentari sardi, avrò modo di portare avanti concretamente tale impegno”, prosegue e conclude Diana. “L’obiettivo della mobilitazione può essere soltanto uno: evitare che il Sulcis-Iglesiente si trovi a subire l’ennesima beffa, la chiusura di un’azienda che metterebbe definitivamente in ginocchio il tessuto sociale del territorio più povero d’Italia. Quella del Sulcis è un’emergenza di portata nazionale e pertanto non si può pensare di risolverla limitando il proprio raggio d’azione alla sfera locale”.

mercoledì, gennaio 25, 2012

Finanziaria, “grande soddisfazione” per approvazione in Commissione

Il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, esprime “grande soddisfazione” per l’approvazione della manovra finanziaria da parte della Commissione Bilancio, anche a nome degli altri tre commissari del Pdl, Renato Lai, Sisinnio Piras, Teodoro Rodin e Carlo Sanjust.

“La Commissione ha lavorato molto e bene, impegnandosi per cercare di dare risposte concrete alle istanze che ci sono state rappresentate da tutte le parti sociali”, riferisce Diana. “I tagli che sono stati operati rispetto al disegno di legge presentato dalla Giunta regionale sono stati equilibrati e finalizzati a recuperare risorse da investire per dare risposte immediate alla grave crisi economica che investe la Sardegna. Uno dei punti più qualificanti della manovra, reso possibile grazie alla riprogrammazione delle risorse ‘tagliate’, è lo sblocco del Fondo unico per le autonomie locali: non appena la finanziaria sarà entrata in vigore, ai Comuni andrà il saldo delle ultime due tranche dei finanziamenti spettanti per il 2011 e il 40 per cento di quelli relativi al 2012. E’ una misura studiata per fare fronte ai problemi di liquidità degli enti locali e per immettere in circolazione sin da subito risorse importanti da destinare alla creazione di nuova occupazione”.

“Mi preme infine sottolineare”, conclude il capogruppo, “l’atteggiamento responsabile e costruttivo tenuto dall’opposizione, che ha consentito di portare avanti in tempi rapidi un’enorme mole di lavoro che sarebbe stato altrimenti impossibile affrontare e che ha contribuito fattivamente a qualificare il disegno di legge attraverso la riprogrammazione delle risorse”.

venerdì, gennaio 20, 2012

Riforme, il bipolarismo non è in discussione

Stentiamo a credere che l’on. Maninchedda possa avere pronunciato, in merito alla situazione politica regionale, le parole che gli vengono attribuite dagli organi di informazione”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando a quanto, secondo le agenzie di stampa, avrebbe affermato il consigliere del Partito Sardo d’Azione, Paolo Maninchedda, durante il seminario del comitato ‘Il Fiocco Verde’ che si è tenuto stamani a Cagliari.

“In qualità di presidente della Commissione Autonomia, che ha il compito esaminare le proposte di riforma istituzionale della Regione”, sottolinea Diana, “l’on. Maninchedda sa bene che in Sardegna il sistema bipolare non è oggetto di discussione”.

“Quanto all’auspicio che si possa andare il prima possibile alle elezioni regionali”, conclude il capogruppo, “non voglio pensare che questo sia un preciso orientamento politico del Psd’az perché, se così fosse, sarebbe necessario rivedere la composizione della coalizione di maggioranza che governa la Regione”.

mercoledì, gennaio 18, 2012

Vertenza Alcoa, da gruppo Pdl solidarietà ai dipendenti e appoggio a Cappellacci e Zedda

Il gruppo consiliare del Popolo della Libertà è vicino ai dipendenti dello stabilimento Alcoa di Portovesme, ai lavoratori dell’indotto, alle loro famiglie e alle comunità del Sulcis-Iglesiente colpite dall’inaccettabile decisione della multinazionale dell’alluminio di chiudere il sito e di porre fine alla sua produzione in Sardegna”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, a nome di tutti i consiglieri del gruppo.

“Non possiamo permettere”, sottolinea Diana, “che il disimpegno della Alcoa, azienda che nel corso degli anni ha potuto godere di condizioni produttive particolarmente vantaggiose grazie all’impiego di ingenti risorse pubbliche, contribuisca ad aggravare la situazione economica ed occupazionale della provincia più povera d’Italia. Con o senza l’azienda di Pittsburgh, la produzione di alluminio primario deve continuare e deve restare a Portovesme, per dare garanzie a un tessuto industriale fortemente legato alla filiera dell’alluminio, che deve essere rilanciato e non certo smantellato”.

“Per questo, il gruppo assicura il proprio totale appoggio alle iniziative portate avanti dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e dall’Assessore regionale all’Industria, Alessandra Zedda, per scongiurare la chiusura dello stabilimento e la messa in mobilità dei lavoratori”, conclude il capogruppo. “I consiglieri lanciano inoltre un appello al partito, a tutti i livelli, dai parlamentari eletti in Sardegna fino ai massimi vertici nazionali, affinché intervengano presso il Governo nazionale e le Istituzioni comunitarie per impedire una catastrofe che avrebbe gravi ripercussioni sull’economia nazionale ed europea, stante la volontà di Alcoa di ridurre drasticamente la produzione in tutto il Vecchio Continente, preludio ad un totale disimpegno che andrebbe a vantaggio dei nostri competitori sui mercati internazionali”.

sabato, gennaio 14, 2012

Sanità, la Regione sta pagando la disastrosa operazione di riscrittura dell’art. 8 dello Statuto

Non possiamo tacere davanti alle provocazioni che giungono dall’on. Lai su una materia della quale ormai abbiamo compreso praticamente tutto, in particolare per quanto riguarda il pessimo operato dell’assessore Dirindin e la disastrosa operazione conclusa dal centrosinistra nella passata legislatura con la riscrittura dell’art. 8 dello Statuto e con la decisione di accollarci interamente i costi sanitari regionali”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando all’intervento del segretario regionale del Partito Democratico, Silvio Lai, nel corso di un convegno in materia di sanità che si è tenuto stamani a Cagliari.
“Tanto per citare un esempio, la Regione sta intervenendo per ripianare i debiti del San Giovanni Battista di Ploaghe, realtà che l’on. Lai ben conosce visto che si trova nel suo territorio di provenienza”, prosegue Diana. “Nella scorsa legislatura, il centrosinistra ha lasciato che la struttura crescesse a dismisura per poi abbandonarla a se stessa. Per questo, oggi ci troviamo a dover impiegare qualcosa come 25 milioni di euro per scongiurarne la chiusura. Si potrebbe fare un discorso analogo per quanto riguarda il ricorso al lavoro interinale, che nel sistema sanitario isolano non è stato certo introdotto dal centrodestra”.
“Infine, per quanto attiene a presunti incarichi che sarebbero già stati assegnati”, conclude il capogruppo, “c’è ben poco da replicare: tali incarichi esistono soltanto nella fantasia dell’on. Lai, dal momento che non risulta alcuna decisione in tal senso e che, addirittura, l’Agenzia regionale della Sanità cui fa riferimento il segretario democratico non è stata neppure costituita”.

venerdì, gennaio 13, 2012

Morte ten. col. Gallo, profondo cordoglio e vicinanza a famiglia e Brigata Sassari

Profondo cordoglio” è espresso dal capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, a nome dell’intero gruppo consiliare, per la morte del tenente colonnello della Brigata Sassari, Giovanni Gallo, deceduto oggi a Herat, in Afghanistan. “E’ un dolore insopportabile dover apprendere la notizia della morte di un sardo così lontano dalla sua terra e dalla sua famiglia. La nostra più sincera vicinanza va alla famiglia del tenente colonnello Gallo e alla Brigata Sassari, che si trova a perdere un altro soldato nel corso di una missione difficile e rischiosa che fa onore al nostro popolo”.

giovedì, gennaio 12, 2012

Finanziaria, sistemi informativi sono un buco nero nelle casse regionali

Per quanto concerne il problema del costo eccessivo dei sistemi informativi della Regione, che la Commissione Bilancio sta affrontando in questi giorni al fine di individuare risorse da ‘liberare’ per poterle destinare ad interventi finalizzati al rilancio produttivo dell’Isola e alla creazione di nuova occupazione, le audizioni di stamani hanno evidenziato come ci sia ancora molto lavoro da fare per rimediare a scelte sbagliate risalenti alla passata legislatura”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.

“Il problema più grande in cui ci siamo imbattuti è quello relativo al Sibar, il sistema unificato per la gestione della contabilità, del protocollo, delle risorse umane e dei documenti interni dell’Amministrazione”, prosegue Diana. “La realizzazione del Sibar è stata decisa tra il 2006 e il 2007 dall’allora governatore Renato Soru e dall’Assessore agli Affari Generali, Massimo Dadea, e a tutt’oggi sembra essere ancora impossibile avere un quadro chiaro di quanto sia costata l’implementazione del sistema, eccetto per il fatto che si tratta di una cifra nell’ordine delle centinaia di milioni di euro”.

“In un momento di gravissima crisi economica ed occupazionale come quello che la Sardegna sta attraversando, la Regione non può permettersi di sostenere una quantità di sistemi informativi, spesso sovradimensionati e ridondanti, che si stanno rivelando una sorta di ‘buco nero’ nelle casse regionali”, conclude il capogruppo. “Ben venga, pertanto, il lavoro in cui si sta impegnando la Terza Commissione, pur con la consapevolezza che si tratta di un compito lungo e per niente agevole, ma necessario per porre fine a uno spreco di risorse pubbliche non più accettabile”.

martedì, gennaio 10, 2012

Vertenza Alcoa, sì a mobilitazione unitaria, no a strumentalizzazioni

In un momento drammatico, in cui uno dei territori più svantaggiati della Sardegna, il Sulcis-Iglesiente, rischia di essere investito da una nuova, catastrofica crisi occupazionale, tutto sarebbe lecito aspettarsi tranne dover assistere alle solite strumentalizzazioni politiche, mai così fuori luogo, da parte di qualche esponente del centrosinistra”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando a nome dell’intero gruppo al comunicato stampa del coordinatore regionale di Sinistra, Ecologia e Libertà, Michele Piras, sull’annunciata chiusura dello stabilimento Alcoa di Portovesme.

“E’ bene che Piras e chiunque altro dovesse sentirsi tentato di seguirlo su questa discutibile strada ricordino che già una volta la fermata della Alcoa è stata scongiurata grazie all’enorme impegno profuso dalla Giunta regionale”, sottolinea Diana. “Anche stavolta, il presidente Cappellacci e l’assessore Zedda si stanno muovendo con la massima tempestività, coscienti del fatto che non c’è un minuto da perdere. L’immediata attivazione dell’esecutivo dovrebbe però essere supportata da una mobilitazione unitaria di tutta la Sardegna, dalle parti sociali fino ai partiti politici, affinché possano esserci delle concrete speranze di riuscita”.

“Il piano di ridimensionamento presentato da Alcoa non è un problema solo dell’Isola o dell’Italia ma dell’intera Unione Europea, dal momento che è previsto un sensibile taglio della produzione di alluminio nel Vecchio Continente a vantaggio di stabilimenti già operanti o di prossima entrata in funzione in paesi nostri concorrenti, che magari traggono vantaggio da manodopera ed energia a basso costo a discapito delle condizioni di vita e di sicurezza dei lavoratori e del rispetto dell’ambiente”, conclude il capogruppo. “Al cospetto di un simile scenario, appare evidente come il problema sia di natura strettamente politica e come esso richieda una mobilitazione decisa e unitaria di tutti i Sardi. In questo momento, non si sente proprio il bisogno di qualcuno che remi contro gli interessi dell’Isola”.