lunedì, febbraio 11, 2013

Con i Riformatori fuori dalla maggioranza, il voto di sfiducia è una mera formalità


“Prendiamo atto che, con l’uscita dei Riformatori dalla maggioranza annunciata dall’on. Vargiu, l’approvazione della mozione di sfiducia alla giunta Cappellacci si riduce ad una mera formalità e possiamo annunciare sin da oggi ai sardi che torneranno alle urne in primavera per le elezioni regionali anticipate”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando il comunicato stampa con cui il consigliere regionale dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, ha duramente attaccato le ultime decisioni politiche del governatore Ugo Cappellacci.
“Dire che le iniziative del Presidente della Regione ‘hanno l’odore rancido della campagna elettorale’ equivale, evidentemente, a disconoscerle”, sottolinea Diana, “pertanto ci aspettiamo che il gruppo dell’on. Vargiu faccia seguire i fatti alle parole e si schieri con l’opposizione nel voto di mercoledì”.
“Ormai è chiaro che la legislatura è giunta al termine”, conclude il capogruppo, “e il voto sulla mozione di sfiducia sarà l’occasione per fare quello che i sardi chiedono da tanto tempo: mandare a casa un esecutivo che in quattro anni non è stato capace di fare nulla per la Sardegna”.

sabato, febbraio 09, 2013

Fiume Santo, esuberi sono logica conseguenza del disimpegno della Regione


“Gli esuberi annunciati da E.On. nella centrale elettrica di Fiume Santo sono la logica conseguenza del disimpegno mostrato finora dalla Giunta regionale nonostante i ripetuti appelli affinché si reagisse con decisione alle intenzioni, più volte manifestate dalla multinazionale tedesca, di rinunciare ad investire in Sardegna”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando la notizia dell’imminente taglio di 120 posti di lavoro nella centrale E.On. a Porto Torres.
“E’ certamente un duro colpo per il governatore Cappellacci trovarsi a dover affrontare una vertenza per lui nuova proprio nel giorno in cui ha ricevuto ad Oristano l’investitura ufficiale di leader del centrodestra alle prossime elezioni regionali”, prosegue Diana. “Il fatto è che se l’esecutivo avesse dedicato lo stesso impegno profuso per il Sulcis anche al resto della Sardegna, come avrebbe dovuto visto che è chiamato a governare l’intera Regione e non solo alcune sue parti, oggi questi centoventi esuberi non ci sarebbero, perché ad E.On. sarebbe già stata imposta la scelta tra realizzare in prima persona il piano industriale già autorizzato, che prevede la realizzazione del nuovo gruppo a carbone al posto dei due vecchi gruppi ad olio combustibile, oppure cedere la centrale a un gruppo industriale disposto ad investire, senza dimenticare che restano sempre a carico della multinazionale tedesca le onerose bonifiche del sito, compromesso soprattutto a causa delle continue deroghe concesse per l’utilizzo dei gruppi ad olio combustibile, obsoleti, pericolosi ed estremamente inquinanti”.
“Ora la Giunta sembra volersi finalmente interessare alla vertenza, sperando di non arrivare fuori tempo massimo”, conclude il capogruppo. “Magari potrebbe essere giunto il momento di tirar fuori dal cilindro i fantomatici gruppi cinesi che si sarebbero detti interessati a rilevare la centrale e scoprire quali sono le loro reali intenzioni, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione del piano industriale. Oppure provare ad aprire una trattativa seria con chi ha davvero manifestato l’interesse a realizzare il nuovo gruppo a carbone. In ogni caso, non può essere concesso ad E.On. di ridimensionare un sito produttivo per massimizzare i propri profitti a discapito del tessuto sociale del territorio e dell’economia di tutta l’Isola, che ha bisogno di affrancarsi dal duopolio energetico Enel-E.On. per poter accedere a forniture energetiche sicure e a prezzi accettabili”.

venerdì, febbraio 01, 2013

Province, Riformatori facciano dimettere loro consiglieri e vicepresidente del Consiglio


“Prima di chiedere – o fare finta di chiedere – al presidente Napolitano lo scioglimento del Consiglio regionale reo di non aver soppresso le Province sarde, i Riformatori farebbero bene a chiarire la loro attuale posizione politica in seno all’Assemblea che, alla luce delle dichiarazioni fatte oggi, appare a dir poco ambigua”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando la conferenza stampa in cui, stamani, i Riformatori hanno annunciato l’intenzione di richiedere al Capo dello Stato di intervenire sulla mancata attuazione del dettato referendario.
“I Riformatori, infatti, sono una presenza ben strutturata all’interno della maggioranza che governa la Regione”, sottolinea Diana. “Sarebbe pertanto un necessario elemento di chiarezza che prendessero una volta per tutte le distanze da quella coalizione e da quegli organi istituzionali rei di non assumere gli atti conseguenti all’esito referendario, a cominciare dall’abbandonare la Giunta regionale e la maggioranza, ma soprattutto facendo dimettere i loro consiglieri regionali e il loro vicepresidente del Consiglio”.
“In mancanza di atti del genere”, conclude il capogruppo, “appare evidente come i Riformatori stiano cercando di cavalcare la situazione in ottica elettorale, paventando sfracelli a uso e consumo dell’elettorato e tenendosi ben stretta nel contempo la loro posizione di comodo all’interno dell’Assemblea, della Giunta e dei posti di sottogoverno”.