sabato, novembre 29, 2008

Funtanazza, ecco i veri aspiranti cementificatori

Mentre in pubblico gettava tonnellate di fango sulle Istituzioni regionali ed in particolare sul Consiglio, in privato tentava una delle sue solite operazioni immobiliari spericolate. Peccato però che questa volta al governatore Renato Soru sia andata male e che non soltanto i suoi piani su Funtanazza siano stati bloccati dal Comune di Arbus ma che la cosa sia diventata di dominio pubblico, dimostrando una volta per tutte come i rigidi principi ambientalisti da sempre sbandierati siano da intendersi validi per tutti tranne che per se stesso”: è il commento del consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, alla notizia dello stop al progetto per la riqualificazione dell’ex colonia marina di Funtanazza decretato dalla commissione edilizia del Comune di Arbus.

“Che Soru non sia un campione di coerenza, l’opposizione lo ha sempre denunciato”, prosegue Diana. “Ora c’è una prova in più: mentre si dimetteva dalla carica di governatore sparando a zero contro gli ‘aspiranti cementificatori’ rei di aver cassato quattro parole di un suo emendamento, Soru proponeva un progetto, privo della relazione tecnica e di quella paesaggistica, per sfruttare una delle grandi opportunità offerte agli speculatori dal Piano paesaggistico regionale, quella del premio di cubatura, demolendo una parte della struttura per realizzare un centinaio di villette. Ma guai a parlare di colata di cemento: le villette sarebbero state realizzate in pietra locale e perfettamente integrate nel paesaggio. Forse è per questo che l’ex governatore ha ritenuto superfluo presentare la relazione paesaggistica: non dovrebbe forse essere sufficiente il suo nome per garantire il rispetto dell’ambiente e l’assenza di fini speculativi? Peccato soltanto che l’ex colonia di Funtanazza sia un bene di enorme valenza storica e identitaria e che pertanto debba essere tutelato e valorizzato come tale, non certo trasformato in un resort per vacanze a cinque stelle. Se non lo faranno le leggi e gli atti di pianificazione della Regione, pensati per dare ampio spazio agli speculatori, lo faranno i cittadini ed i loro rappresentanti”.

“Insomma, sembrerebbe la solita storia di vizi privati e pubbliche virtù che ha caratterizzato il mandato di Soru sin dal primo giorno”, conclude il consigliere, “se non fosse che questa volta c’è di mezzo la crisi politica della Regione, provocata ad arte dall’ex governatore nel tentativo di rilanciare la sua immagine in vista dell’inevitabile ricandidatura ponendosi agli occhi dell’opinione pubblica come la vittima innocente degli interessi inconfessabili di biechi speculatori. Per questo è necessario denunciare quanto Soru sta tentando di fare a Funtanazza, perché sia chiaro al di là di ogni dubbio chi sono gli aspiranti cementificatori e chi quelli che si battono per cercare di fermarli, dentro e fuori il Consiglio regionale”.

venerdì, novembre 28, 2008

Centrodestra, anche An in grado di indicare candidato governatore

Deve essere chiaro, se ancora non lo fosse e per evitare fraintendimenti, che il Pdl nasce dal geniale intuito di Fini e Berlusconi”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, “e pertanto ogni e qualsiasi decisione, anche in Sardegna, dovrà essere presa in un tavolo paritario con le forze politiche che si riconoscono nel centrodestra, convinti come siamo che anche Alleanza Nazionale sia in grado di indicare un candidato alla presidenza della Regione in grado di proporre agli elettori un programma condiviso di totale alternativa all’attuale inconsistente e litigioso governo di centrosinistra”.

martedì, novembre 25, 2008

Ora è ufficiale: l’avventura politica di Renato Soru è finita

Quanto è accaduto pochi minuti fa nell’aula del Consiglio regionale è la manifestazione evidente di quanto andava covando da diverso tempo nell’ormai ex maggioranza di centrosinistra e che l’opposizione ha tante volte segnalato: l’ampio voto negativo con cui il centrodestra e settori del centrosinistra hanno bocciato parte di un emendamento di sintesi alla legge urbanistica considerato fondamentale dal governatore Renato Soru chiude una pagina politica durata quattro anni e mezzo. La tredicesima legislatura regionale è terminata questa sera”: è il commento del consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, ai fatti accaduti oggi in Consiglio regionale.

“Gli scambi di accuse tra esponenti della coalizione di governo, l’ennesimo appello dai toni velatamente minacciosi di Soru, i 55 voti contrari alla sua proposta, la sua uscita dall’Aula insieme all’Assessore all’Urbanistica, Gianvalerio Sanna, ed il successivo ritiro dell’intera Giunta segnano la fine dell’esperienza di governo del proprietario di Tiscali”, prosegue Diana. “Se è vero quanto da lui stesso argomentato a più riprese, il suo esecutivo è andato sotto su una votazione di importanza fondamentale per la sopravvivenza della maggioranza. Ora ci aspettiamo le debite conseguenze e la sua uscita dall’Aula fa sperare che queste non tardino a concretizzarsi”.

“Per i sardi si è aperta oggi una pagina nuova”, conclude il consigliere. “Presto, i danni fatti da Soru e dalla sua giunta potranno essere riparati e le istanze della Sardegna potranno finalmente trovare ascolto da parte della Regione. Le elezioni regionali e la prossima legislatura sono dietro l’angolo e i cittadini potranno scegliere di lasciarsi alle spalle l’esperienza negativa degli ultimi anni e gettare le basi del rilancio della nostra Isola”.

venerdì, novembre 21, 2008

Legge urbanistica, il tramonto del centrosinistra

Se quella testimoniata dal vertice di maggioranza convocato oggi dal governatore Renato Soru è la reale consistenza numerica della coalizione che governa la Regione, allora siamo veramente giunti all’ultimo atto di una legislatura che, se dovesse finire oggi, certo nessuno rimpiangerebbe”: è il commento del consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, alla notizia della riunione del centrosinistra sulla legge urbanistica regionale annullata stamani a causa delle numerose assenze.

“Ormai quasi tutto il centrosinistra è passato dalla parte di coloro i quali non hanno problemi ad ammettere pubblicamente che la conclusione anticipata dell’avventura di governo di Soru sarebbe la cosa migliore per la Sardegna e quanto accaduto oggi ne è la prova”, prosegue Diana. “Non fa eccezione il Pd, che si prepara a ricandidare l’attuale governatore per un secondo mandato voltandogli apertamente le spalle ed esponendolo ad una delle più brutte figure della sua avventura politica, un vertice di maggioranza andato deserto come certe incredibili gare d’appalto viste di recente in Regione, dall’affidamento in gestione degli ex negozi Isola all’ennesimo tentativo di dismissione dei siti minerari del Sulcis passando per il giallo dei treni spagnoli”.

“La legislatura iniziata all’insegna dell’armata invincibile che dominava il Consiglio regionale dando via libera a tutte le proposte partorite dalla mente del governatore, comprese quelle più insensate, si è trasformata in una ritirata in disordine, un fuggi fuggi generale in cui quasi nessuno sembra più disposto a dare il minimo appoggio a Soru”, conclude il consigliere. “A questo punto è necessario che anch’egli prenda atto che la legge urbanistica su cui ha scommesso la sua carriera politica è inaccettabile per la maggior parte dei sardi che è chiamato a governare e che la sua scommessa è persa. E’ giunto il momento che Soru si faccia da parte e lasci ad altri il compito di riparare i danni fatti dal 2004 ad oggi”.

lunedì, novembre 17, 2008

Assessore Secci sorprendente: su Corte dei Conti non esiste nessuna polemica

Siamo a dir poco sorpresi dalle affermazioni rese dall’Assessore regionale al Bilancio, Eliseo Secci, nel comunicato stampa con cui ha voluto controbattere alla nostra interpellanza sul procedimento per la parificazione del bilancio regionale 2006”, dichiara il consigliere regionale Mario Diana, primo firmatario dell’interpellanza del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale sul rinvio dell’udienza della Corte dei Conti per la parificazione del rendiconto 2006. “In particolare ci stupisce, oltre al linguaggio totalmente fuori luogo adottato dall’Assessore, ben diverso dal tono del nostro documento, la preoccupazione in merito alla serenità di giudizio della Corte, sulla quale non nutriamo il benché minimo dubbio”.

“Da parte nostra”, rimarca Diana, “non c’è stato alcun tentativo di condizionare i magistrati, tanto è vero che l’interpellanza si rivolge direttamente al Presidente della Regione, al quale chiediamo risposte precise e circostanziate sul modo in cui la Giunta regionale sta affrontando il processo di parificazione. Consideriamo il nostro atteggiamento un atto di responsabilità in qualità di consiglieri regionali, vale a dire di membri dell’organo istituzionale cui spetta il compito di approvare ed eventualmente modificare il bilancio della Regione. Se questo è ciò che Secci definisce ‘gettare fango sulle istituzioni’, allora sarebbe il caso che l’Assessore spiegasse quale atteggiamento dovrebbe tenere, a suo avviso, il Consiglio regionale nei confronti di un bilancio che ha approvato, del quale è responsabile e su cui pendono un pronunciamento negativo della Corte Costituzionale e un processo di parificazione che scopriamo ogni giorno più incerto. Se davvero la Giunta ha modificato di propria iniziativa, con un atto amministrativo, una legge regionale, non sarebbe forse questo ‘gettare fango sulle istituzioni’, dal momento che l’esecutivo si sarebbe attribuito, in dispregio a qualsiasi regola democratica, un ruolo che non gli compete? E non è forse ‘gettare fango sulle istituzioni’ indirizzare determinati epiteti a dei consiglieri regionali che stanno cercando di svolgere i loro compiti istituzionali?”

“Infine, per quanto riguarda il presunto tentativo di ‘indebolire la Giunta e il suo presidente’, siamo del parere che tutto il nostro impegno non potrà mai bastare a fare all’esecutivo e al governatore gli stessi danni che vengono quotidianamente fatti loro dal partito di cui l’assessore Secci è espressione e che, in ogni caso, né la Giunta, né il presidente possano essere resi più deboli di quanto lo siano oggi, non riuscendo neppure ad immaginare un grado di debolezza maggiore”, conclude il consigliere. “Per quanto ci riguarda, attendiamo fiduciosi che la discussione in Aula della nostra interpellanza con i requisiti di urgenza che le sono evidentemente propri possa finalmente farci avere quelle risposte che, con il suo comunicato, Secci si è ben guardato dal darci. Nel frattempo, invitiamo l’Assessore a non lanciarsi in polemiche politiche strumentali, a meno che non voglia dare l’impressione di essere proprio lui, o l’istituzione che rappresenta, a sentire il bisogno di minare la serenità di giudizio della Corte dei Conti”.

mercoledì, novembre 12, 2008

Bilancio 2006, Soru riferisca su nuovo rinvio della Corte dei Conti

Come è possibile che la Giunta regionale abbia potuto applicare delle “rettifiche contabili” nel rendiconto 2006 quando è al Consiglio regionale che spetta il compito di approvare e modificare le leggi di bilancio? Lo chiedono i consiglieri regionali del gruppo di Alleanza Nazionale in un’interpellanza, di cui è primo firmatario Mario Diana, al Presidente della Regione, Renato Soru, e all’Assessore regionale al Bilancio, Eliseo Secci. I consiglieri chiedono inoltre che la Giunta richieda un parere pro veritate sul rendiconto ad uno o più esperti in materia. Il gruppo solleciterà che l’interpellanza sia discussa in Consiglio con la massima urgenza.

L’interpellanza è stata presentata nello stesso giorno in cui la Corte dei Conti della Sardegna ha deciso di rinviare di un mese, per la precisione all’11 dicembre, l’udienza per la parificazione del rendiconto 2006 prevista per domani, “ritenendo”, si legge nell’ordinanza della Corte, “il tempo a disposizione non sufficiente per l’esame della documentazione presentata”. Il rendiconto 2006 è quello su cui grava il pronunciamento negativo della Corte Costituzionale, che “ha riconosciuto”, ricordano Diana e gli altri firmatari nell’interpellanza, “la non legittimità dell’anticipazione nel bilancio della Regione delle entrate fiscali preventivate per le annualità future”. Dopo il pronunciamento della Consulta, la Corte dei Conti ha assegnato al governatore il termine del 31 ottobre affinché la Regione provvedesse alle rettifiche contabili necessarie a superare il vizio di legittimità sollevato dai giudici. Il 29 ottobre, la Regione ha trasmesso alla Corte dei Conti il rendiconto rettificato.

“A giudicare dalla decisione della Corte dei Conti di rinviare di un mese la prevista udienza di parificazione”, prosegue l’interpellanza, “la rettifica contabile apportata dalla Giunta regionale potrebbe essersi rivelata non esaustiva ai fini dell’adeguamento del rendiconto”. Inoltre, fanno notare i consiglieri della destra, la titolarità dell’approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto generale spetta unicamente al Consiglio regionale, il quale “non ha apportato alcuna modifica nel rendiconto 2006 a seguito del pronunciamento della Corte Costituzionale”. Il nodo, perciò, deve ancora essere affrontato, anche alla luce del fatto che “la Corte dei Conti deve ancora esprimere il giudizio di parificazione sui rendiconti 2007 e 2008, relativi a bilanci di previsione nei quali è stata ripetuta l’operazione di anticipazione delle entrate fiscali preventivate per le future annualità di bilancio, e che il Consiglio regionale si appresta ad esaminare il bilancio di previsione per il 2009, nel quale potrebbe figurare ancora una volta tale operazione contabile”.

Il gruppo di Alleanza Nazionale chiede pertanto a Soru e Secci “come si è provveduto alla rettifica contabile” e “se ritengono che tale rettifica sia stata apportata nel pieno rispetto di tutte le norme di legge vigenti”. Inoltre, nell’interpellanza si chiede, “ai fini di provvedere alla rettifica del rendiconto 2006, di adottare le correzioni che si rendessero eventualmente necessarie nel rendiconto 2007 e di evitare la possibilità di incorrere in vizi di legittimità costituzionale nella redazione del rendiconto 2008 e del bilancio di previsione 2009”, che la Giunta richieda “un parere pro veritate sul rendiconto 2006, alla luce dell’avvenuto pronunciamento della Corte Costituzionale al riguardo, ad uno o più professionisti di comprovata esperienza in materia”.



INTERPELLANZA DIANA – ARTIZZU – LIORI – MORO – SANNA Matteo sul rinvio del giudizio di parificazione del rendiconto 2006 da parte della Corte dei Conti


I sottoscritti,

PREMESSO che, in data odierna, le Sezioni Riunite per la Regione Sardegna della Corte dei Conti hanno rinviato il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2006, precedentemente fissato per il 13 novembre p.v., all’udienza dell’11 dicembre p.v., ritenendo il tempo a disposizione non sufficiente per l’esame della documentazione presentata;

CONSIDERATO che, in seguito al parere con cui la Corte Costituzionale ha riconosciuto la non legittimità dell’anticipazione nel bilancio della Regione delle entrate fiscali preventivate per le annualità future, la Corte dei Conti ha assegnato al Presidente della Regione il termine del 31 ottobre u.s. affinché la Regione provvedesse alle rettifiche contabili necessarie ad adeguare il rendiconto 2006 al parere espresso dalla Corte Costituzionale;

VERIFICATO che, con nota del 29 ottobre u.s., la Regione ha riproposto alla Corte dei Conti gli elaborati del rendiconto 2006, avendo “provveduto alla rettifica contabile” resasi necessaria dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale;

RITENUTO che, a giudicare dalla decisione della Corte dei Conti di rinviare di un mese la prevista udienza di parificazione, la rettifica contabile apportata dalla Giunta regionale potrebbe essersi rivelata non esaustiva ai fini dell’adeguamento del rendiconto 2006 al pronunciamento della Corte Costituzionale;

SOTTOLINEATO che la Corte dei Conti deve ancora esprimere il giudizio di parificazione sui rendiconti 2007 e 2008, relativi a bilanci di previsione nei quali è stata ripetuta l’operazione di anticipazione delle entrate fiscali preventivate per le future annualità di bilancio, e che il Consiglio regionale si appresta ad esaminare il bilancio di previsione per il 2009, nel quale potrebbe figurare ancora una volta l’operazione contabile di cui sopra;

RAMMENTATO che, essendo il bilancio di previsione ed il rendiconto generale leggi regionali, la titolarità della loro approvazione e modifica spetta unicamente al Consiglio regionale;

VALUTATO che il Consiglio regionale non ha apportato alcuna modifica nel rendiconto 2006 a seguito del pronunciamento della Corte Costituzionale;


CHIEDONO DI INTERPELLARE

il Presidente della Regione e l’Assessore regionale al Bilancio

affinché riferiscano

  • Come si è provveduto alla rettifica contabile che la Giunta regionale afferma di aver apportato nel rendiconto 2006 nella nota con cui ne trasmette gli elaborati alla Corte dei Conti;

  • Se ritengono che tale rettifica sia stata apportata nel pieno rispetto di tutte le norme di legge vigenti;

  • Ai fini di provvedere alla rettifica del rendiconto 2006, di adottare le correzioni che si rendessero eventualmente necessarie nel rendiconto 2007 e di evitare la possibilità di incorrere in vizi di legittimità costituzionale nella redazione del rendiconto 2008 e del bilancio di previsione 2009, quali misure la Giunta regionale intende adottare affinché sia richiesto un parere pro veritate sul rendiconto 2006, alla luce dell’avvenuto pronunciamento della Corte Costituzionale al riguardo, ad uno o più professionisti di comprovata esperienza in materia.

lunedì, novembre 10, 2008

Eolico, il Tar boccia l’esclusiva dell’Enel

Il pronunciamento con cui il Tar del Lazio ha sospeso l’ampliamento del parco eolico di Littigheddu spazza via le politiche contro l’energia eolica promosse finora dal governatore Renato Soru, rende carta straccia l’accordo sottoscritto tra la Regione e l’Enel, sul quale è mancata ogni minima forma di trasparenza, e apre la strada alla liberalizzazione degli impianti eolici in Sardegna, pur nel rispetto delle norme per la tutela dell’ambiente e del paesaggio”: è il commento del consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, alla notizia della sospensione cautelativa dei lavori di ampliamento del parco di Littigheddu decisa dal tribunale amministrativo del Lazio.

“I giudici amministrativi dimostrano ancora una volta un concetto che l’opposizione va ripetendo da tempo, vale a dire che l’integralismo ambientalista di Soru non è altro che un paravento dietro cui si celano interessi oscuri e che ben poco hanno a che vedere con il bene dei sardi”, prosegue Diana. “Non solo, perché al danno si aggiunge la beffa: una volta di più, i magistrati hanno dato torto alla Regione perché non si è dimostrata sufficientemente attenta alla difesa dell’ambiente”.

“Nel rigettare un accordo che affidava all’Enel l’esclusiva per la creazione e l’ampliamento dei parchi eolici in Sardegna in cambio della dismissione di pezzi pregiati del patrimonio immobiliare della società nell’Isola – un’operazione i cui contorni sono apparsi sin da subito assai poco chiari”, conclude Diana, “il Tar ha posto le basi per la ripresa dello sviluppo della produzione di energia eolica in Sardegna, vale a dire quello che i veri ambientalisti vanno chiedendo già da qualche anno e che Soru ha sempre voluto impedire”.

Il porto di Oristano escluso dalla rotta Salerno-Cagliari-Valencia

Di seguito, l'interpellanza del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale illustrata stamani dall'on. Mario Diana in una conferenza stampa ad Oristano.


INTERPELLANZA DIANA – ARTIZZU – LIORI – MORO – SANNA Matteo sull’esclusione del porto industriale di Oristano dai nuovi collegamenti di trasporto merci nel bacino mediterraneo con scalo in Sardegna


I sottoscritti,

PREMESSO che l’Assessore regionale ai Trasporti ha partecipato, nella giornata del 7 novembre u.s., alla conferenza stampa di presentazione di un nuovo collegamento navale per il trasporto delle merci tra i porti di Salerno, Cagliari e Valencia gestito da un operatore privato;

CONSIDERATO che la scelta di escludere il porto industriale di Oristano dal collegamento di cui sopra appare del tutto incomprensibile dal punto di vista logistico, essendo tale scalo, con i suoi 12 metri di pescaggio e i piazzali e le banchine più ampi in Sardegna, quello meglio attrezzato per accogliere navi merci di migliaia di tonnellate e potendo contare su una collocazione ideale per servire i collegamenti con le regioni del Maghreb e dell’Europa occidentale;

CONSIDERATO ALTRESI’ che lo scarso interessamento che l’Amministrazione regionale attualmente in carica ha sempre mostrato nei confronti del porto industriale di Oristano comporta pesanti ripercussioni per l’economia della Sardegna centrale, che potrebbe trovare importanti occasioni di sviluppo se solo avesse la possibilità di sfruttare le principali rotte commerciali internazionali per l’esportazione di prodotti e materie prime provenienti dal territorio;

SOTTOLINEATO che, a cadenza pressoché quotidiana, merci per migliaia di tonnellate transitano al largo di Oristano lungo le rotte che dall’Estremo Oriente, attraverso il Canale di Suez, dal Medio Oriente e dall’Africa settentrionale vanno verso l’Europa occidentale e settentrionale, senza che l’Oristanese e, più in generale, la Sardegna centrale possano in alcun modo essere parte di tale traffico;


CHIEDONO DI INTERPELLARE

l’Assessore regionale ai Trasporti

affinché riferisca

  • Quale ruolo ha avuto la Regione nell’attivazione del collegamento Salerno-Cagliari-Valencia;

  • Se sono state investite risorse pubbliche al fine di favorire l’attivazione del collegamento di cui sopra;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare, di concerto con il soggetto privato che gestisce il collegamento ed eventualmente con il Ministero dei Trasporti, affinché la rotta Salerno-Cagliari-Valencia preveda un ulteriore scalo ad Oristano;

  • Quali misure la Giunta regionale ha in essere al fine di favorire l’attivazione di collegamenti merci internazionali con scalo ad Oristano.


venerdì, novembre 07, 2008

Piano di Assetto Idrogeologico, accelerare la realizzazione degli interventi

Snellire l’iter burocratico per la spendita delle risorse stanziate dalla Regione per finanziare gli interventi previsti nel Piano di Assetto Idrogeologico, in modo da accelerarne i tempi di realizzazione: è quello che chiedono i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Matteo Sanna e Mario Diana, in un’interrogazione al Presidente della Regione, Renato Soru, e agli Assessori regionali agli Enti Locali, Gianvalerio Sanna, e alla Programmazione, Eliseo Secci, in seguito ai danni provocati nei Comuni della Bassa Gallura dal nubifragio del 4 novembre.

I due consiglieri ricordano i danni causati a privati, imprese ed infrastrutture pubbliche dalla calamità naturale che ha colpito centri come Olbia, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Budoni e San Teodoro. “I danni”, si legge nell’interrogazione, “sono stati ulteriormente aggravati dalla mancata realizzazione degli interventi di riassetto idrogeologico necessari nell’area interessata, peraltro previsti nel Piano di Assetto Idrogeologico”. Per l’attuazione del Piano, con una delibera del 29 aprile scorso, la Giunta regionale ha stanziato 55.450.000 euro a valere sulla Misura 4.1.1 del Por 2007/2013.

I due consiglieri chiedono dunque “quali sono i meccanismi di spendita delle risorse stanziate”, se sono state stanziate risorse a copertura degli interventi previsti nella Provincia di Olbia e Tempio, se le risorse sono state trasferite ai Comuni interessati e per quali ragioni i lavori, “la cui urgenza è stata dimostrata per l’ennesima volta e nel modo più drammatico dai fatti del 4 novembre”, non sono ancora iniziati. Sanna e Diana chiedono inoltre cosa la Giunta intende fare per “snellire il processo burocratico di spendita delle risorse Por”, accelerando così la realizzazione degli interventi, e se è allo studio la possibilità che sia la Regione stessa a bandire al posto dei Comuni le gare di appalto per i singoli lavori, in modo da “ridurre il numero dei passaggi burocratici necessari ed abbreviare così l’iter di spendita delle risorse”.



INTERROGAZIONE SANNA Matteo – DIANA, con richiesta di risposta scritta, sulle misure da attuare per il riassetto idrogeologico dei Comuni della Gallura colpiti dall’evento meteorologico calamitoso del 4 novembre 2008


I sottoscritti,

PREMESSO che, nella mattina del 4 novembre u.s., si sono verificati eventi piovosi di portata straordinaria che hanno interessato gran parte dei Comuni della Bassa Gallura, tra cui Olbia, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Budoni e San Teodoro;

CONSIDERATO che gli eventi piovosi di cui sopra hanno arrecato gravi danni a privati cittadini, imprese ed infrastrutture pubbliche;

VERIFICATO che i danni provocati dalla calamità naturale sono stati ulteriormente aggravati dalla mancata realizzazione degli interventi di riassetto idrogeologico necessari nell’area interessata, peraltro previsti nel Piano di Assetto Idrogeologico approvato con Decreto del Presidente della Regione n. 67 del 2006;

SOTTOLINEATO che, con Del. n. 25/14 del 29 aprile 2008, la Giunta regionale ha disposto lo stanziamento di Euro 55.450.000, a valere sulla Misura 4.1.1 – ‘Prevenzione e mitigazione dei fenomeni di degrado del suolo, recupero dei contesti degradati, attuazione dei piani di prevenzione dei rischi sia di origine antropica che naturale’ del Por 2007/2013, per la realizzazione delle azioni di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, erosione e degrado e desertificazione del suolo attraverso attività di prevenzione, difesa, mitigazione del rischio idraulico e geologico previste dal Piano di Assetto Idrogeologico;


CHIEDONO DI INTERROGARE

il Presidente della Regione e gli Assessori regionali agli Enti Locali, Finanze e Urbanistica e alla Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio

affinché riferiscano

  • Quali sono i meccanismi di spendita delle risorse stanziate nella Del. n. 25/14 del 2008 per la realizzazione degli interventi previsti nel Piano di Assetto Idrogeologico;

  • Se risultano stanziate risorse per la realizzazione degli interventi inseriti nel Piano di Assetto Idrogeologico relativamente alla Provincia di Olbia e Tempio;

  • Se tali risorse sono state trasferite ai Comuni interessati dagli interventi;

  • Per quali ragioni gli interventi di cui sopra, la cui urgenza è stata dimostrata per l’ennesima volta e nel modo più drammatico dai fatti del 4 novembre u.s., non risultano ancora in fase di realizzazione;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di snellire il processo burocratico di spendita delle risorse Por stanziate a copertura degli interventi previsti nel Piano di Assetto Idrogeologico, accelerandone così la realizzazione;

  • Se è allo studio la possibilità che sia la Regione stessa, anziché i Comuni interessati, a bandire le gare di appalto per la realizzazione dei singoli interventi, al fine di ridurre il numero dei passaggi burocratici necessari ed abbreviare così l’iter di spendita delle risorse.

giovedì, novembre 06, 2008

Blocco movimentazione bovini, subito un nuovo vaccino per la blue tongue

Sblocco dell’indennità compensativa e del premio per il benessere animale e adozione di un nuovo protocollo vaccinale per la blue tongue che consenta di evitare il ricorso al blocco della movimentazione dei bovini: sono le proposte che i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Matteo Sanna e Mario Diana, hanno presentato in un’interrogazione urgente indirizzata agli Assessori regionali alla Sanità, Nerina Dirindin, e all’Agricoltura, Francesco Foddis.

L’interrogazione fa seguito alla manifestazione di ieri mattina, con cui gli allevatori hanno bloccato, procedendo a passo d’uomo con i trattori, il tratto della SS 199 tra Olbia e Monti. “La scelta, del tutto ingiustificata, di utilizzare per il sierotipo 1 il vaccino vivo attenuato”, spiegano i due consiglieri, “anziché, come avviene in tutte le altre Regioni – italiane e non – interessate dall’epizoozia, il vaccino spento, è all’origine del blocco della movimentazione, dal momento che il protocollo vaccinale impone che i bovini possono essere movimentati solo ed esclusivamente tra i mesi di dicembre ed aprile”.

Il blocco “comporta gravi danni economici per le aziende, che si trovano costrette a continuare ad allevare bovini già pronti per essere avviati all’ingrasso nei centri dell’Italia peninsulare nell’attesa della ‘finestra’ temporale in cui è consentita la movimentazione”. Le perdite si sono ulteriormente aggravate negli ultimi tempi “a causa del forte aumento dei prezzi dei mangimi”. Nell’arco di otto anni, le conseguenze della blue tongue hanno portato “ad una riduzione media del 50 per cento nelle vendite di bovini da parte delle aziende della Gallura, con picchi dell’80 per cento”, tanto che, nella sola Provincia di Olbia e Tempio, “centinaia di imprese zootecniche versano sull’orlo del fallimento”.

Sanna e Diana chiedono dunque ai due assessori perché la Regione non ha ancora erogato il premio per il benessere animale e l’indennità compensativa 2007-2008 e perché non è stato possibile erogare quella per l’annualità 2006-2007, e cosa la Giunta regionale intende fare sia per erogare immediatamente l’indennità più recente che per “individuare risorse straordinarie” per cercare di recuperare quella andata persa lo scorso anno. Infine, i due consiglieri chiedono che l’esecutivo, “di concerto con le organizzazioni rappresentative del comparto zootecnico”, si attivi per l’adozione di “un nuovo protocollo vaccinale per la blue tongue, che consenta di evitare il ricorso al blocco della movimentazione dei bovini”.



INTERROGAZIONE URGENTE SANNA Matteo – DIANA, con richiesta di risposta scritta, sul blocco della movimentazione dei bovini


I sottoscritti,

PREMESSO che, nella giornata di ieri, oltre quaranta allevatori hanno posto in essere una manifestazione, rallentando con i loro trattori il traffico lungo la SS 199 nel tratto compreso tra i Comuni di Olbia e Monti, per protestare contro il blocco della movimentazione dei bovini imposto dal protocollo vaccinale attualmente utilizzato dalla Regione per contrastare il virus della blue tongue;

CONSIDERATO che la scelta, del tutto ingiustificata, di utilizzare per il sierotipo 1 il vaccino vivo attenuato anziché, come avviene in tutte le altre Regioni – italiane e non – interessate dall’epizoozia, il vaccino spento, è all’origine del blocco della movimentazione, dal momento che il protocollo vaccinale impone che i bovini possono essere movimentati solo ed esclusivamente tra i mesi di dicembre ed aprile;

VALUTATO che il blocco della movimentazione comporta gravi danni economici per le aziende, che si trovano costrette a continuare ad allevare bovini già pronti per essere avviati all’ingrasso nei centri dell’Italia peninsulare nell’attesa della ‘finestra’ temporale in cui è consentita la movimentazione;

SOTTOLINEATO che, sebbene il problema del blocco della movimentazione esista ormai da otto anni, nei tempi recenti le perdite economiche che esso determina per le aziende si sono aggravate a causa del forte aumento dei prezzi dei mangimi;

VERIFICATO che, nell’arco di otto anni, il blocco della movimentazione dei bovini ha portato ad una riduzione media del 50 per cento nelle vendite di bovini da parte delle aziende della Gallura, con picchi dell’80 per cento;

ATTESTATO che, nella sola Gallura, centinaia di imprese zootecniche versano sull’orlo del fallimento a causa delle perdite finanziarie causate dal blocco della movimentazione;


CHIEDONO DI INTERROGARE

gli Assessori all’Igiene e Sanità e all’Agricoltura e Riforma Agropastorale

affinché riferiscano

  • Per quali ragioni la Regione non ha ancora provveduto all’erogazione dell’indennità compensativa relativamente all’annualità 2007-2008 e per quali ragioni non è stato possibile erogare l’indennità relativa all’annualità 2006-2007;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di erogare, con decorrenza immediata, l’indennità compensativa ed il premio per il benessere animale per l’annualità 2007-2008, nonché per individuare risorse straordinarie da destinare alla copertura dell’indennità compensativa 2006-2007;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare, di concerto con le organizzazioni rappresentative del comparto zootecnico, al fine di adottare un nuovo protocollo vaccinale per la blue tongue, che consenta di evitare il ricorso al blocco della movimentazione dei bovini.

mercoledì, novembre 05, 2008

Consiglio bloccato, si va verso l’esercizio provvisorio?

I propositi di avere la legge finanziaria approvata, per la prima volta nella legislatura, entro i termini necessari ad evitare il ricorso all’esercizio provvisorio sono a un passo dal naufragare miseramente: con il Consiglio regionale bloccato e la maggioranza che non ha la più pallida idea di come condurre in porto il difficile cammino della legge urbanistica, l’approvazione del bilancio entro il 31 dicembre sembra sempre più una chimera”: è il commento del consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, in seguito al rinvio delle sedute consiliari di ieri pomeriggio e questa mattina a causa della mancanza del numero legale.

“Intanto, prendiamo atto che neppure quest’anno la Giunta regionale è riuscita a presentare la finanziaria entro i termini fissati dalla legge”, prosegue Diana. “Il 30 settembre è trascorso ormai da più di un mese, eppure del disegno di legge ancora non si vede l’ombra. Se poi si considerano i sotterfugi cui il centrosinistra sta ricorrendo per dilazionare l’esame degli articoli più spinosi della legge urbanistica, quelli su cui ancora non esiste alcun accordo tra il governatore Renato Soru e la coalizione che dichiara di sostenerlo, appare evidente come i tempi dell’esame della manovra di bilancio siano destinati a dilatarsi a dismisura, né più, né meno come è accaduto negli anni passati”.

“E non è solo la finanziaria a restare bloccata dai conflitti interni della maggioranza”, conclude il consigliere. “A fine mese, infatti, scadrà il mandato del commissario straordinario dell’Autorità d’Ambito ed entro quella data dovrà essere approvata la legge che ne proroga gli organismi in carica per altri tre mesi nell’attesa che l’organo legislativo approvi la riforma dell’Autorità, pena la sua impossibilità ad operare. Andando avanti di questo passo, difficilmente il Consiglio sarà in grado di rispettare il termine e la responsabilità andrà ascritta solo ed esclusivamente al centrosinistra”.